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Sessione: 29.01.2002

Nel corso del mese di dicembre 2001 l'Amministrazione imposte del Cantone dei Grigioni ha informato i comuni, senza alcuna preliminare consultazione, della prevista riorganizzazione dei commissariati fiscali, con modifiche dei settori di lavoro e una diversa assegnazione degli stessi. Si tratta di adeguare l'organizzazione al cambiamento che entrerà in vigore nel 2002 con il passaggio alla tassazione annuale.
Questa riorganizzazione non ha, in talune regioni del Cantone, tenuto conto della situazione locale ed ha proceduto con una centralizzazione del lavoro presso l'Amministrazione cantonale rinunciando a potenziare, a livello locale, i già esistenti commissariati fiscali distrettuali.
Nel Moesano, ad esempio, talune categorie di contribuenti dei comuni di Soazza, Lostallo, Cama, Leggia, Verdabbio, San Vittore, Castaneda e Santa Maria sono state assegnate a tre diversi commissari presso l'Amministrazione cantonale a Coira. Questa organizzazione creerà degli importanti disagi ai comuni interessati e ai contribuenti in quanto:
- non è più possibile un contatto diretto, a seconda delle necessità, tra segretario comunale e commissario fiscale e tra contribuente e commissario fiscale;
- si creano delle difficoltà di comunicazione a causa della lingua tra segretari comunali e contribuenti da una parte e commissari fiscali dall'altra;
- si centralizzano dei posti di lavoro penalizzando ulteriormente le zone periferiche;
- si impegna in più lingue un servizio (amministrazione imposte) che dal profilo delle competenze linguistiche (in particolare per l'italiano) è notoriamente sottodotato.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte i sottoscritti Granconsiglieri chiedono al Governo:

1. di ripensare la riorganizzazione del servizio amministrazione imposte e modificarla tenendo conto:
a) della richiesta di potenziare i commissariati distrettuali
b) della richiesta di Autorità, funzionari e contribuenti di avere a disposizione nella regione un commissario che si esprima nella lingua della regione
c) eventualmente della richiesta di organizzare i commissariati per regioni linguistiche (ad esempio trovare una soluzione di riorganizzazione a livello di Grigioni Italiano);
2. di agire immediatamente e, ancora per l'anno in corso, mettere in vigore un dispositivo riorganizzativo rivisto sulla scorta delle qui esposte richieste.

Coira, 29 gennaio 2002
Name: Keller, Peretti, Zarro, Battaglia, Beck, Butzerin, Casanova (Vignogn), Cavegn, Cavigelli, Demarmels, Dermont, Giovannini, Giuliani, Gross, Lardi, Lemm, Loi, Looser, Märchy, Möhr, Müller, Noi, Pfenninger, Plozza, Portner, Righetti, Trachsel

Session: 29.01.2002
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo

Con il passaggio alla tassazione praenumerando annuale, per l'imposizione fiscale delle persone fisiche si sono dovute adeguare anche le strutture del Cantone e dei comuni. Con la modifica della legislazione si è potuto disciplinare in modo nuovo la collaborazione dei comuni alla tassazione. I comuni maggiori potevano scegliere in quale misura intendevano collaborare alla tassazione. Ai comuni minori che ne avevano fatto richiesta è stata data la possibilità di riunirsi in alleanze di comuni e di assumersi ugualmente mansioni di tassazione. Questi lavori di tassazione svolti dai comuni vengono indennizzati generosamente dal Cantone; infatti, le collaboratrici e i collaboratori dei comuni che svolgono queste mansioni vengono finanziati pressoché interamente dal Cantone nonostante essi adempiano anche funzioni comunali.

Grazie alle innovazioni citate, il numero dei comuni che collaborano alla tassazione
è passato da una quarantina a ben 94. Inoltre 54 comuni si sono riuniti in 7 alleanze comunali e in questa forma si sono assunti lavori di tassazione. Le innovazioni hanno permesso di creare nuovi posti di lavoro in numerose regioni. Alcune purtroppo non si sono avvalse di queste possibilità.

L'assegnazione dei commissari fiscali ai singoli comuni è un compito che rientra nell'ambito di competenza dell'Amministrazione cantonale delle imposte, ai sensi dell'art. 165 della legge sulle imposte (LIG). Al proposito l'Amministrazione delle
imposte gode di un'ampia libertà di strutturazione e discrezionalità. Va ribadito che l'Amministrazione delle imposte ha disciplinato in modo competente ed esaustivo la collaborazione con i comuni e l'assegnazione dei commissari fiscali.
L'Amministrazione delle imposte peraltro non può concordare l'assegnazione dei commissari fiscali con ognuno dei 209 comuni del Cantone. Un simile modo di procedere dovrebbe essere ritenuto come altamente inefficiente e inefficace. Pertanto il Governo non vede nessun motivo di interferire nelle decisioni dell'Amministrazione delle imposte.

Nel Moesano, a cui le firmatarie e i firmatari del postulato fanno riferimento, non
è stato eliminato alcun posto di lavoro. Poiché il lavoro supplementare derivante
dalla tassazione praenumerando annuale comporta un volume di lavoro pari ad un impiego a metà tempo, presso il commissariato delle imposte di Roveredo non è stato nemmeno possibile creare nuovi posti di lavoro.

Con il passaggio alla tassazione praenumerando annuale si è ottenuto il rafforza-
mento desiderato delle regioni e dei comuni. L'organizzazione dell'Amministrazione delle imposte quindi non deve essere adeguata. I posti esterni dell'Amministrazione cantonale delle imposte non possono venire rafforzati con il personale attuale. L'assegnazione di commissari fiscali che parlano la lingua della regione è garantita. Non si può tuttavia sempre assicurare che si tratti della madrelingua delle colla-
boratrici o dei collaboratori fiscali in loco. Per ragioni di ordine geografico e orga-
nizzativo non si può prendere in considerazione una soluzione uniforme per i comuni italofoni.

Un ulteriore rafforzamento delle regioni può essere ottenuto solamente attraverso alleanze di comuni che si assumono funzioni di tassazione. Per la tassazione attuale dell'anno fiscale 2001, tuttavia, ciò non è più possibile per ovvi motivi. Una delega di lavori di tassazione è possibile peraltro solo nella misura in cui sono disponibili i mezzi finanziari previsti per legge.

Di conseguenza, qualora i comuni siano disposti a collaborare alla tassazione nella misura necessaria, si può prendere in considerazione una soluzione debitamente modificata per l'anno 2002.

Sulla base dei motivi esposti non sussiste alcuna necessità di intervento da parte del Cantone. Il postulato quindi deve essere respinto.

Data: 19. febbraio 2002