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Sessione: 26.03.2002

Per lungo tempo la Svizzera ha creduto di essere immune dal fenomeno della corruzione. Era facile indicare altri Stati, tra cui per esempio era comune il richiamo alle condizioni mafiose vigenti nel sud del Paese ai nostri confini. La storia più recente mostra, come peraltro c'era da aspettarsi, che anche da noi il male della corruzione imperversa. Di riflesso, come mezzo deterrente preventivo di ordine generale, si è passati a inasprire le norme del diritto penale concernenti la corruzione (art. 322ter - art. 322octies CP, in vigore dal 01.05.2000). I casi di corruzione venuti alla luce recentemente in tutto il Paese fanno presumere che neanche il nostro Cantone possa sottrarsi all'andamento generale. Sulla base di questa premessa si chiede al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Quanti procedimenti di indagine penale per corruzione sono stati avviati nel Cantone dei Grigioni nel 1999, nel 2000 e nel 2001? A quale esito hanno portato finora i procedimenti penali avviati?

2. Quanti specialisti in corruzione sono attualmente attivi presso la polizia cantonale, gli uffici dei giudici istruttori e la Procura pubblica? Come valuta il Governo queste risorse umane in termini quantitativi e qualitativi?

3. Il Governo condivide l'opinione delle firmatarie e dei firmatari dell'interpellanza secondo cui almeno in minima parte e indirettamente anche nei Grigioni la corruzione è un problema da prendere sul serio? Se sì, il Governo è disposto ad adottare i provvedimenti necessari al riguardo? Concretamente quali?

Coira, 26 marzo 2002

Name: Augustin (Coira), Righetti, Augustin (Almens), Arquint, Berther (Sedrun), Brasser, Capaul, Caviezel (Coira), Caviezel (Pitasch), Dalbert, Frigg, Jäger, Locher, Luzio, Maissen, Michel, Noi, Schütz, Wettstein, Zindel

Session: 26.03.2002
Vorstoss: it Interpellation


Risposta del Governo

Con l'entrata in vigore il 1° maggio 2000 della revisione del diritto penale in materia
di corruzione da un lato la corruzione d'impiegati stranieri è divenuta passibile di pena e dall'altro la corruzione attiva d'impiegati svizzeri viene punita più severamente e sottoposta ad un termine di prescrizione più lungo. A partire da questa data sono passibili di pena anche la concessione e l'accettazione di vantaggi in vista della direzione del servizio. L'obiettivo della revisione consisteva nel combattere le reti di corruzione già sul nascere. Con l'introduzione delle nuove norme penali anche l'adesione alla Convenzione OCSE contro la corruzione transfrontaliera, decretata nel 1999, ha potuto essere attuata ed hanno potuto essere create le basi legali per sottoscrivere l'Accordo sul diritto penale del Consiglio d'Europa contro la corruzione.

Riguardo alle nuove norme penali la Procura pubblica dei Grigioni ha organizzato e svolto nel febbraio 2001 per le proprie collaboratrici ed i propri collaboratori e per gli appartenenti al corpo della Polizia cantonale una manifestazione di perfezionamento professionale, che come punto chiave prevedeva una conferenza sul tema: „Das neue schweizerische Korruptionsstrafrecht“.

In relazione all'inasprimento della legislazione ci si attendeva in generale un aumento delle denunce, fatto questo che però finora non si è verificato sul piano svizzero.

Circa le domande poste:

1. Nel 1999 come pure nel 2000 nei Grigioni non sono state condotte inchieste penali del genere. Nel 2001 è stata aperto un procedimento che attualmente è ancora in sospeso.

2. Una vera e propria specializzazione a livello d'istruzione penale non sussiste a tutt'oggi. Nel quadro della speciale assegnazione interna dei compiti un giu-dice istruttore della Procura pubblica dei Grigioni è stato incaricato dello speciale disbrigo dei futuri casi penali di corruzione. Presso la Polizia cantonale i casi di corruzione penale vengono elaborati sulla base della loro connessione con le cause penali di matrice economica dal Servizio speciale 3 della Polizia criminale, che conta quattro collaboratori.

3. La corruzione quale fenomeno sociale rappresenta indubbiamente un serio problema. Le esperienze finora fatte nel Cantone dei Grigioni (come d'al-tronde in tutta la Svizzera) hanno dimostrato tuttavia che dal profilo quantitativo il problema non è grave nell'ottica odierna e che finora le risorse cantonali per combatterlo sono bastate.
Nei Grigioni anche il settore degli appalti pubblici, generalmente definito come particolarmente soggetto a reati di corruzione, a modo di vedere del Governo, non è toccato dal problema. Questa situazione soddisfacente è non da ultimo riconducibile al fatto che le prescrizioni cantonali in materia di appalti provvedono alla trasparenza dei processi di aggiudicazione e che la tutela giuridica all'atto di aggiudicare incarichi pubblici nel nostro Cantone effettivamente funziona. Inoltre, è cosa recente, gli offerenti sono tenuti a sottoscrivere, nel quadro della procedura cantonale di aggiudicazione, una cosiddetta “clausola d'integrità”.
La stessa cosa infine vale per il divieto di accettare regali da parte delle collaboratrici e dei collaboratori cantonali. Le relative disposizioni in materia di diritto del personale costituiscono un efficace strumento per poter intervenire in caso di necessità. Secondo l'avviso del Governo queste prescrizioni vengono in effetti rispettate, di modo che anche sotto questo aspetto al momento non s'impongono ulteriori misure.
Infine occorre rinviare pure all'art. 340bis CP, secondo cui le autorità federali preposte all'azione penale sono tenute ad occuparsi di reati connessi con la corruzione, se essi sono stati commessi prevalentemente all'estero o se sono stati commessi in più cantoni e non hanno un chiaro riferimento in un cantone. Parimenti sottostanno alla giurisdizione federale i reati di corruzione commessi da un membro dell'autorità o da un funzionario federale o che sono stati commessi contro la Confederazione. Tenendo conto delle ampliate competenze federali, per il momento non s'impone anche per tale ragione un potenziamento dal lato del personale della Procura pubblica e della Polizia cantonale.

Riepilogando il punto di vista del Governo circa la questione sollevata nel titolodell'interpellanza è: i Grigioni non si lasciano corrompere!

Data: 23 aprile 2002