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Sessione: 28.05.2002
Il Dipartimento federale delle finanze e la Banca Nazionale Svizzera hanno convenuto che quest'ultima, nel quadro della riduzione delle riserve auree, a partire dal 2003 aumenti la ripartizione degli utili alla Confederazione e ai cantoni dagli attuali fr. 1.5 mia. a fr. 2.5 mia.. Giusta l'accordo i cantoni ne ricevono 2/3 e la Confederazione 1/3. L'accordo vale per gli anni 2003 - 2007, presumibilmente fino al 2012.
Il Cantone dei Grigioni riceve attualmente fr. 26.6 mio. all'anno. Tale importo verrà probabilmente aumentato di fr. 17.7 mio. per raggiungere fr. 44.3 mio.. Questi mezzi della BNS ripartiti tra i cantoni non sono vincolati a un determinato scopo.
L'estate scorsa i comuni sono stati informati sul previsto finanziamento residuo della Cassa cantonale pensioni, secondo cui essi dovranno coprire oltre fr. 80 mio. del presunto disavanzo di fr. 345 mio.. Il finanziamento residuo incide gravemente sulla maggior parte dei comuni. Per molti il limite del sopportabile è raggiunto o addirittura superato. La situazione finanziaria di vari comuni grigioni peggiorerà, anche se la quota del finanziamento a carico di ogni singolo comune viene ripartita su oltre cinque anni mediante la costituzione di accantonamenti. In tal modo non si possono nemmeno escludere spostamenti verso il basso nel gruppo di capacità finanziaria, fatto questo che si ripercuote di nuovo negativamente sul Cantone, in quanto devono essere versati maggiori sussidi. D'altra parte i comuni si vedono confrontati con un numero sempre maggiore di nuovi compiti, anche da parte del Cantone come ad esempio nel settore delle scuole (incentivazione dei bambini con doti speciali, vigilanza scolastica ecc.).
Le firmatarie e i firmatari dell'interpellanza sono dell'avviso che anche i comuni dovranno partecipare a questa insperata manna pecuniaria. Il Governo è disposto ad impiegare interamente o in parte la ripartizione supplementare degli utili della BNS a copertura della quota spettante ai comuni per appianare il disavanzo della Cassa cantonale pensioni?

Coira, 28 maggio 2002
Name: Tramèr, Nigg, Tuor (Disentis/Mustér), Ambühl, Bär, Berther (Sedrun), Bucher, Büsser, Cahannes, Casanova (Vignogn), Catrina, Cavegn, Christ, Claus, Comazzi, Crapp, Dalbert, Demarmels, Dermont, Donatsch, Feltscher, Geisseler, Giacometti, Giuliani, Hanimann, Hartmann, Hess, Jeker, Jenny, Joos, Kessler, Lardi, Loepfe, Luzio, Maissen, Möhr, Nick, Parolini, Pfiffner, Plozza, Portner, Quinter, Ratti, Robustelli, Roffler, Scharplatz, Stiffler, Thomann, Tremp, Tuor (Trun), Vetsch, Walther, Wettstein, Zanolari, Zarro

Session: 28.05.2002
Vorstoss: it Interpellation


Risposta del Governo


Secondo le firmatarie e i firmatari dell'interpellanza il Cantone deve utilizzare interamente o in parte la ripartizione degli utili supplementari della Banca Nazionale Svizzera (BNS), attesi a partire dal 2003, per coprire la quota spettante ai comuni del disavanzo della Cassa cantonale pensioni (CCP).

In relazione a ciò occorre ricordare che il decreto aggiuntivo del Gran Consiglio (sessione di ottobre 2000) esige il finanziamento residuo secondo il principio di causalità della Cassa cantonale pensioni da parte dei datori di lavoro. Esso obbliga il Governo ad accertare il debito di copertura pro rata per ogni datore di lavoro associato obbligatoriamente e a disciplinarlo contrattualmente entro la fine del 2001. Le trattative con i datori di lavoro, soprattutto con i comuni, hanno avuto luogo. Nel frattempo molti contratti sono stati formati. Numerosi comuni hanno provveduto ad accantonamenti, seguendo le raccomandazioni del Governo, in occasione della chiusura dei conti 2001. Singoli comuni sono inoltre intenzionati ad effettuare pagamenti parziali nel corso di quest'anno. Una revoca del decreto del Gran Consiglio sopra menzionato va quindi respinta. Ciò sarebbe pure in contraddizione con il decreto concernente il piano finanziario del Gran Consiglio, secondo cui si devono evitare per quanto possibile spostamenti degli oneri tra il Cantone ed i comuni.

Il finanziamento residuo della CCP incide indubbiamente pesantemente sulla maggior parte dei comuni. Siccome però i comuni a loro volta hanno approfittato in passato dei contributi troppo bassi alla CCP e contribuito perciò all'accumulo del disavanzo, la loro partecipazione al finanziamento residuo è giustificata. Solo per ragioni di completezza si ricorda che anche il Cantone è colpito fortemente dal finanziamento residuo. Ciononostante il Governo è intenzionato a proporre al Gran Consiglio che il Cantone si assuma una quota supplementare dell'importo dei comuni. Quest'ultimi sono stati informati al riguardo. Un ulteriore spostamento degli oneri dai comuni al Cantone non è tuttavia né giustificato dal profilo oggettivo né pretendibile da quello finanziario.

Negli ultimi anni i Grigioni sono stati gravati ulteriormente in modo massiccio da parte della Confederazione. Ciò è da mettere in relazione con il chiaro balzo in avanti fatto dal nostro Cantone in seno alla classificazione intercantonale della capacità finanziaria. Il maggiore aggravio che ne risulta pari a oltre 35 milioni di franchi all'anno viene sopportato dal Cantone nella misura del 95 %, sebbene la capacità finanziaria includa in ugual misura la situazione dei comuni. Anche le massicce spese supplementari nel settore delle ospedalizzazioni extracantonali come pure in quello della riduzione dei premi delle casse malati vengono sopportate dal Cantone senza partecipazione dei comuni.

Nei prossimi anni verranno ad aggiungersi per il Cantone ulteriori oneri supplementari di grande incidenza finanziaria, quali segnatamente:

- gli assegni di mercato per il personale ospedaliero (dal 2002);
- il sussidiamento dei pazienti d'ospedale assicurati come semiprivati e privati (dal 2002);
- i contributi d'investimento molto più elevati alla FR (dal 2003);
- il conguaglio della progressione a freddo per le imposte cantonali (dal 2005);
- il pacchetto fiscale 2001 della Confederazione per lo sgravio delle famiglie (dal 2005).

Questo elenco non è definitivo. La quota supplementare degli utili della BNS, attesa a partire dal 2003, non basterà d'altronde nemmeno a compensare ad es. le spese supplementari causate dal finanziamento ospedaliero dei pazienti semiprivati e privati nonché le oscillazioni annuali dei canoni d'acqua. Alla luce di quanto esposto è quindi impensabile un impiego di queste quote degli utili ai sensi della proposta delle firmatarie e dei firmatari dell'interpellanza.

Data: 25 giugno 2002