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Sessione: 27.08.2002
Il 4 marzo 2001 il Popolo dei Grigioni ha accettato a grande maggioranza la revisione parziale della legge sulla cura degli ammalati. Un punto centrale di questa revisione era la possibilità di forme complementari di alloggio ed assistenza per persone anziane nel nostro Cantone. Queste possibilità poggiano sul prospetto programmatico sulla terza età nei Grigioni del novembre 1996.

Sulla base di queste nuove possibilità, associazioni e organizzazioni si sono attivate nel Cantone e hanno messo a punto concetti e piani, in certi casi in modo addirittura esemplare, dimostrando di aver capito i principi del prospetto programmatico sulla terza età e di volerlo realizzare. Le forme complementari di alloggio e di assistenza che sono state proposte (appartamenti assistiti, gruppi di cura), alla luce dell'evoluzione della popolazione e della carenza di posti di cura nel Cantone (occupazione dei posti di cura per il 97% nella case di cura e di riposo nonché lunghe liste d'attesa), sono da accogliere con grande favore.

Al riguardo va anche menzionato il fatto che le forme complementari di alloggio e di assistenza sono particolarmente adatte per le località periferiche dei Grigioni.

Nella legge sulla cura degli ammalati (art. 28b) del 4 marzo 2001 sono ancorate anche una "cura ed assistenza sufficienti e professionalmente qualificate" di persone anziane e persone bisognose di cura nei Grigioni nonché prestazioni da parte di istituzioni che soddisfano le prescrizioni di qualità fissate dal Cantone.

A questo riguardo, nel corso dell'attuazione delle norme della legge sulla cura degli ammalati (messa in vigore il 1.1.2002) sono sorti diversi problemi.

Pertanto rivolgiamo al Governo le seguenti domande:

1. Quanto è informato il Governo sulla carenza di posti nelle case di cura e di riposo del Cantone e delle lunghe liste d'attesa per posti di cura?

2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui vi sono delle persone anziane che, a causa della mancanza di posti letto disponibili in case di cura e di riposo, ricevono le cure in ospedale (a volte per mesi) dove non si sentono a loro agio contribuendo così contemporaneamente seppure involontariamente (e inutilmente) a gonfiare i costi della sanità?

3. Il Governo sfrutta a sufficienza la disponibilità di organizzazioni e associazioni e dei comuni che vorrebbero approntare e realizzare dei progetti di cura e assistenza degli anziani conformi alla legge? Dà loro anche un sostegno e, se sì, in che forma?

4. Da parte del Governo vi è la volontà di realizzare forme complementari di alloggio e di assistenza per gli anziani nei Grigioni?

5. Come mette in pratica il Governo le prescrizioni circa la garanzia di qualità e il controllo di qualità? Ha già elaborato e licenziato un concetto in proposito? Chi esegue i controlli?

Coira, 27 agosto 2002

Name: Pfiffner, Noi, Bucher, Arquint, Frigg, Jäger, Locher, Looser, Meyer, Pfenninger, Schmutz, Schütz, Trepp, Zindel

Session: 27.08.2002
Vorstoss: it Interpellation


Risposta del Governo

Alle domande poste il Governo risponde come segue:

1. L'attuale situazione dei posti disponibili nelle case di riposo e di cura nel Cantone dei Grigioni è nota al Governo. Complessivamente il tasso di occupazione dei posti in queste strutture è molto elevato. Ciononostante anche adesso una persona bisognosa di cure può accedervi entro tempi ragionevoli. Le attuali liste d'attesa delle case di riposo e di cura vanno ridimensionate nel senso che spesso le iscrizioni vengono fatte molto presto e in diversi istituti contemporaneamente.

2. Il Governo condivide questa opinione ma non dispone di dati a suffragio del fatto che nel Cantone dei Grigioni vi siano delle persone anziane in cura ospedaliera solo perché non vi sono posti liberi in case di cura e di riposo. Anche la durata della degenza negli ospedali per la cura delle malattie acute, che mediamente si sta riducendo da anni, fa presumere che persone anziane bisognose di cure riescano ad essere collocate in case di riposo e di cura entro tempi adeguati. Con lo strumento per la verifica dell'adeguatezza della durata delle degenze ospedaliere, citato nel rapporto del 30 giugno 1998 sull'andamento dei costi nella sanità del Cantone come misura per contenere i costi, si può studiare più a fondo il fenomeno.

3. A questa domanda si risponde incondizionatamente in modo affermativo. L'Ufficio dell'igiene pubblica in qualità di servizio cantonale competente negli anni scorsi ha sostenuto l'elaborazione di progetti per la cura e l'assistenza degli anziani attraverso una collaborazione attiva in gruppi di progetto e facendo da tramite per contatti con innumerevoli organizzazioni, associazioni e comuni. In passato l'Ufficio dell'igiene pubblica, in collaborazione con l'Ufficio edile, ha dato l'impulso iniziale a molti progetti affinché potessero per lo meno raggiungere la fase di realizzazione. A questo proposito, per quanto riguarda la distribuzione dei compiti va detto che per l'approntamento di servizi per la cura e l'assistenza di anziani, ai sensi della legge sulla cura degli ammalati sono competenti i comuni.

4. Il Governo è dell'avviso che occorra perseguire una politica che offra un'ampia scelta di forme complementari di alloggio e assistenza per gli anziani nel Cantone. Cionondimeno il Cantone non dispone delle basi legali per realizzare tali servizi. L'iniziativa pertanto deve partire dai privati o dai comuni. I servizi cantonali competenti sono disponibili per offrire consulenza agli interessati e per sostenere ed accompagnare lo sviluppo di proposte alternative. Il Governo spera che nei prossimi anni vengano realizzate altre strutture complementari di alloggio e assistenza.

5. Le prescrizioni circa la garanzia di qualità e il controllo di qualità vengono attuate nel quadro del rilascio e del rinnovo delle autorizzazioni di esercizio per le case di riposo e di cura e per i reparti ospedalieri per malati cronici, attività per la quale la competenza spetta al Dipartimento di giustizia, polizia e sanità. Per il momento il Dipartimento prevede di rilasciare autorizzazioni con durata biennale. Attualmente si sta impegnando per mettere in pratica le esigenze contenute nella legge sull'igiene pubblica, in particolare in riferimento alla quantità e alla qualità professionale della cura e all'assistenza. L'esame della qualità, ossia della garanzia e della promozione della qualità, deve essere affidato a un servizio esterno che utilizzerà uno strumento di valutazione della qualità ammesso dal Dipartimento.

Data: 22 ottobre 2002