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Sessione: 11.06.2003
Nella sessione di ottobre 2000 il Gran Consiglio ha approvato la revisione totale dell'Ordinanza sulla Cassa cantonale pensioni. Il deficit di garanzia per il 1° gennaio 2005 va pagato dai datori di lavoro obbligatoriamente affiliati. Questo finanziamento residuo comporta per il Cantone ed i comuni enormi obblighi finanziari. Nel messaggio presentato da Governo (quaderno n. 3/2000-2001) , il deficit di garanzia di allora era stato annunciato a 312 mio. di franchi.

Negli ultimi due anni e mezzo le relative condizioni quadro sono radicalmente mutate. Il deficit di garanzia è quasi raddoppiato ed il 31 dicembre 2002 ammontava a 616 mio. di franchi (risp. 554 mio. al valore di mercato). Gli oneri per il Cantone ed i comuni aumenteranno proporzionalmente. Il solo Cantone dovrà trovare un importo di 375 - 400 mio. di franchi, a cui vanno aggiunti i contributi dei comuni pari a circa 150 mio di franchi e quelli delle istituzioni indipendenti per ca. 110 mio di franchi. Allora si calcolava una somma di 50 000.-- franchi per ogni impiegato comunale. Alla fine del 2002 questa somma era già cresciuta a 84 000.-- franchi. Notoriamente il Cantone si trova confrontato con enormi problemi finanziari e attualmente sta allestendo un radicale pacchetto di risparmi. In numerosi comuni la situazione non è migliore, dopo che sono stati sovraccaricati con sempre maggiori compiti. Anche le discussioni accesesi a livello nazionale sui rapporti all'interno del 2° pilastro attirano l'attenzione.

In considerazione delle enormi somme che vengono sottratte ai bilanci e che graveranno profondamente e a lungo sulle situazioni finanziarie, si impone urgentemente un nuovo e generale riesame delle modalità di pagamento della Cassa cantonale pensioni. In questa difficile situazione il Governo deve anche indicare possibilità alternative di finanziamento, ad esempio vanno esaminate le domande riguardo obblighi di garanzia o prestiti con scadenze a lungo termine. Questi investimenti dovrebbero essere interessanti per una cassa pensioni anche dopo le esperienze degli ultimi anni. Il Governo deve inoltre far luce in particolare sulle conseguenze finanziarie per il Cantone ed i comuni, tanto più che altri Cantoni si sono trovati in una situazione difficile per motivi analoghi. Come minimo il Governo dovrebbe esaminare la possibilità di concedere almeno un termine prolungato di cinque anni per la restituzione dei contributi cantonali e comunali.

Coira, 11 giugno 2003

Name: Capaul, Parolini, Zarro, Bär, Beck, Berther (Sedrun), Biancotti, Bundi, Casanova (Vignogn), Cathomas, Caviezel (Pitasch), Cavigelli, Kleis-Kümin, Luzio, Maissen, Parpan, Pfister, Crapp, Demarmels, Dermont, Fallet, Farrèr, Federspiel, Geisseler, Giacometti, Hardegger, Hartmann, Hess, Quinter, Rizzi, Schmid, Tomaschett, Tramèr, Tuor, Zanetti, Zanolari, Zindel

Session: 11.06.2003
Vorstoss: it Auftrag



Risposta del Governo

Nella sessione di ottobre 2000 il Gran Consiglio ha deciso un finanziamento residuo della Cassa cantonale pensioni negli anni 2005 2011. L'obiettivo del finanziamento residuo è quello di rendere giuridicamente indipendente la cassa e di renderla indipendente dalla garanzia dello Stato.

Il deficit di garanzia della Cassa cantonale pensioni va integralmente pagato entro il 31.12.2011. Per le datrici ed i datori di lavoro obbligatoriamente affiliati viene rilevato l'importo dovuto alla Cassa pensioni al 1.1.2005; esso va in seguito pagato entro il 31.12.2011 di principio in sette rate. La base di calcolo è costituita dalla quota percentuale all'intero disavanzo di ogni singolo datore di lavoro obbligatoriamente affiliato, calcolata al 31.12.2000. Le rate annuali vanno stabilite entro il 31.12.2004 e pagate entro la scadenza convenuta.

Dalla fine del 2000 le condizioni quadro sono notevolmente peggiorate e con esse anche la situazione per la Cassa cantonale pensioni. Questo fatto è fonte di grande preoccupazione anche per il Governo. Il motivo principale per il peggioramento della situazione è riconducibile al ribasso delle borse che dura ormai da tre anni.

Il pagamento del disavanzo tocca in pari misura il Cantone ed i comuni. Alla luce delle misure di risparmio del Cantone il carico supplementare si fa sentire in modo particolare. Il momento per un finanziamento residuo è però sempre sfavorevole. Il Governo intende perciò attenersi fondamentalmente al finanziamento residuo della Cassa pensioni deciso dal Gran Consiglio.

La Cassa cantonale pensioni ha comunicato ai comuni le condizioni per l'accettazione di acconti e per la concessione di prestiti nel quadro del finanziamento residuo. Sulla base della data termine stabilita dal Gran Consiglio per il finanziamento residuo è stato previsto di concedere prestiti fino al più tardi al 31.12.2011. Il Governo è tuttavia pronto ad esaminare se la durata dei prestiti da garantire dalla Cassa pensioni possa essere prolungato di al massimo dieci anni fino al 2021. Nel quadro di prestiti di durata maggiore anche l'ammortamento verrebbe distribuito su un periodo maggiore. Ciò contribuirebbe ad uniformare il carico sui bilanci.

In vista del finanziamento residuo vanno create le relative basi giuridiche. Il Governo intende presentarle per tempo al Gran Consiglio nel quadro di una revisione della Legge sulla gestione finanziaria.

Va inoltre fatto osservare che attualmente la Confederazione sta esaminando misure per l'eliminazione della sottocopertura nella previdenza professionale. Secondo i tempi previsti le misure di risanamento proposte potrebbero entrare in vigore al più presto l'1.4.2004. I corrispettivi adeguamenti della LPP devono ancora essere decisi dalle Camere federali. Il Governo osserva attentamente anche questi sviluppi e al momento opportuno per quanto ciò sarà sensato proporrà o avvierà le relative misure.

Come esposto il Governo ritiene però giusto e importante non scostarsi dal finanziamento residuo deciso dal Gran Consiglio.

Il Governo è disposto ad accogliere questo incarico ai sensi di quanto esposto.

Datum: 2 settembre 2003