Interpellanza Noi concernente i danni causati dalla situazione climatica dell'estate 2003 e la responsabilità dello Stato in questo contesto
Sessione: 28.08.2003
La situazione climatica nel nostro Paese, come negli altri Paesi del resto, è stata durante l' estate 2003 assolutamente eccezionale. Questo stato di eccezzionalità ha avuto ripercussioni sulla qualità dell' aria e sulle colture in generale nel nostro Paese. Nel Canton Grigioni è stata soprattutto la regione al sud del cantone ad essere toccata da questa calamità.
Per citare soltanto due esempi di disagio ai quali la nostra popolazione è stata sottoposta, facciamo notare che il tasso d' ozono a Roveredo ha superato per ben 23 giorni durante il mese di luglio e, già oggi, per ben 23 giorni durante il mese di agosto, il limite posto dall' ordinanza federale. Inoltre i valori non hanno solo superato quelli stabiliti dall' ordinanza ma durante diversi giorni sono riusciti quasi a raddoppiarli.
L'altro esempio si riferisce alle colture, alle quali fanno capo anche piccole industrie quali giardinieri e fioristi che arrischiano di venir gettati sul lastrico in seguito alla distruzione del loro lavoro ad opera della siccità.
Il Canton Ticino ha già deciso misure di risarcimento per ciò che riguarda l' agricoltura e credo che anche il nostro cantone si stia muovendo in questa direzione. Restano però escluse da queste misure le suddette piccole imprese.
Chiediamo perciò al Governo:
- Sono previste misure di risarcimento per le industrie che non rientrano nell' ambito agricolo?
- Quali misure si prenderanno concretamente per la salvaguardia della qualità dell' aria nel Moesano?
Coira, 28 agosto 2003
Name: Noi-Togni, Pedrini, Fasani, Toschini
Session: 28.08.2003
Vorstoss: it Interpellation
Risposta del Governo
Alle domande concrete si può rispondere come segue:
1. Sono previste misure di risarcimento per le industrie che non rientrano nell'ambito agricolo?
ai sensi dell'art. 65 cpv. 3 dell'Ordinanza sull'assicurazione contro la disoccupazione (OADI) “l'indennità per intemperie“ può essere pagata anche ad aziende che si dedicano unicamente alla viticoltura, alla coltivazione delle piante, alla frutticoltura e alla orticoltura, se gli usuali lavori stagionali non possono essere eseguiti a causa di siccità o di umidità straordinarie. Le notifiche devono avvenire al più tardi il 5° giorno del mese successivo. In tutto il Cantone un'unica azienda, un giardiniere del Moesano, ha fatto valere e anche ottenuto un'indennità per intemperie per i mesi di giugno e di luglio 2003.
2. Quali misure si prenderanno concretamente per la salvaguardia della qualità dell'aria nel Moesano?
da un lato la qualità dell'aria nel Moesano viene influenzata dalla produzione locale di sostanze inquinanti, in estate prevalentemente dalle emissioni nocive del traffico di transito. D'altro lato gioca un ruolo anche l'importazione di sostanze inquinanti dalla zona confinante a sud. Per quanto riguarda la riduzione del traffico di transito hanno effetto, come noto, le misure introdotte già da diverso tempo, come la gestione del traffico pesante su una sola corsia nella galleria del San Bernardino. L'importazione di sostanze nocive non può essere influenzata. Secondo le basi disponibili, una riduzione della velocità del traffico porta ad una certa riduzione dell'emissione di sostanze nocive, nella misura del 10%. Non è da attendersi una tale riduzione delle immissioni, in particolare di ozono. Ci si può comunque attendere un effetto, soltanto se questa misura viene attuata in un'area più vasta. Per questo motivo, quando il Cantone Ticino ha disposto una limitazione della velocità sulle autostrade nel periodo dall'11 al 17 agosto 2003, il Cantone si è adeguato con l'A13 nella bassa Mesolcina. Già in novembre si dovrà discutere con la Confederazione in merito alla base per la disposizione di limitazioni della velocità in future situazioni analoghe di superamento dei valori limite di sostanze inquinanti.
In generale va ricordato che una mitigazione delle conseguenze dei mutamenti climatici che si possono ora constatare e che sono stati provocati da attività umane, potrà essere raggiunta anche a lungo termine solo con un cambiamento del comportamento. Il primo passo in questa direzione è la sensibilizzazione della popolazione da parte delle autorità e dei media. Riconoscendo l'importanza e l'urgenza della protezione del clima, il Governo si impegnerà entro i limiti delle sue possibilità affinché venga rafforzata la coscienza collettiva della popolazione per questa problematica e affinché venga risvegliata e promossa la comprensione per i necessari cambiamenti comportamentali.
Data: 31 ottobre 2003