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Sessione: 08.12.2003
Anche nel Cantone dei Grigioni vi sono grosse difficoltà in relazione alle piene provocate dal rilascio di acqua delle centrali idroelettriche sia riguardo al pericolo per le persone che anche riguardo a diversi problemi ecologici. Due eventi registrati quest'estate (Vallese e San Gallo), quello in Vallese ha purtroppo anche fatto una vittima, hanno messo drammaticamente in evidenza il problema del pericolo per le persone. Tuttavia sono gravi anche i problemi ecologici in particolare quelli relativi agli habitat dei pesci.
Dato che oltre alla regolamentazione delle acque residue secondo la legge sulla protezione delle acque si attribuisce molta importanza anche alla cosiddetta gestione delle piene, si pongono le seguenti domande:

1. Come valuta il Governo la situazione della gestione delle piene e del pericolo per le persone nel Cantone dei Grigioni?

2. L'attrattività e l'importanza di fiumi e torrenti prossimi allo stato naturale sono di grande importanza anche per il turismo. In caso di possibili soluzioni in che misura si terrà anche conto dell'utilizzazione di fiumi e torrenti da parte di „ospiti”? (momento e coordinamento della piena rivestono un ruolo importante)

3. Maggiori difficoltà con la piena emergono evidentemente anche in relazione al concetto di sviluppo della regione del Reno alpino. Quali sono i possibili approcci di soluzione?

4. E' prevista una migliore coordinazione tra le centrali idroelettriche in riferimento al rilascio delle acque e sono previste anche misure di natura edilizia o tecnica?

5. Si prevede di perseguire ev. una soluzione combinata in relazione al cosiddetto risanamento delle acque residue?

6. Nel rapporto di risanamento (acque residue) annunciato per il 2004 è stato preso in considerazione il problema delle piene?

Coira, 8 dicembre 2003
Session: 8.12.2003
Vorstoss: itName: Pfenninger, Schütz, Bucher-Brini, Arquint, Baselgia-Brunner, Frigg-Walt, Jaag, Jäger, Meyer Persili (Coira), Noi, Peyer, Pfiffner, Trepp, Caviezel (Coira), Gartmann


Risposta del Governo

Per quanto attiene alla domanda 1: nel nostro Cantone fino ad oggi non abbiamo per fortuna registrato, per quanto ne sappiamo, alcun evento di piena con gravi pericoli per le persone o addirittura decessi. Questo dato di fatto dovrebbe tra l'altro essere riconducibile al fatto che le persone che si trattengono nelle vicinanze di un corso d'acqua sono in linea di principio consapevoli del pericolo potenziale e si comportano di conseguenza.

I gestori delle centrali idroelettriche interessati prendono molto sul serio le questioni di sicurezza in generale, ma in particolare le questioni relative alla crescita repentina del livello dell'acqua nei corsi d'acqua pubblici. Con diverse misure si tiene regolarmente conto dei pericoli che ne risultano. Si sono dimostrati validi tra gli altri la cosiddetta l'ondata di avvertimento che anticipa la piena vera e propria, i maggiori deflussi di notte, i pannelli d'avviso standardizzati, i segnali d'avviso acustici ed visivi, la sorveglianza delle captazioni d'acqua mediante videocamere, le misure edilizie alle captazioni d'acqua, i fogli di informazione generale, i dispositivi d'allarme, le informazioni nei media o in Internet, nonché le informazioni mirate nell'ambito di manifestazioni (ad es. canyoning, river-rafting).

È tuttavia indispensabile che anche le persone che si trattengono nelle aree prossime a corsi d'acqua con rischio di piena siano coscienti della propria responsabilità e sviluppino una consapevolezza del pericolo.

Per quanto attiene alla domanda 2: nel periodo estivo, quando gli spazi fluviali vengono sfruttati anche turisticamente, gli impianti idroelettrici gestiscono di regola il volume di deflusso con fluttuazioni minori. In caso di un deflusso di base estivo nettamente maggiore le momentanee variazioni generate durante la fase di produzione risultano inoltre molto meno forti che d'inverno. D'altra parte nei mesi invernali il numero di persone che si trattiene nelle vicinanze di corsi d'acqua è tendenzialmente inferiore per via dell'accesso in parte difficile.

Per quanto attiene alle domande 3 e 4: la ”Internationale Regierungskommission Alpenrhein” (IRKA) attribuisce la massima importanza alla protezione contro le piene, all'acqua freatica, all'ecologia e allo sfruttamento della forza idrica nella regione del Reno alpino. È appurato che le piene artificiali regolarmente prodotte nel Reno per la maggior parte incanalato tra Reichenau ed il Lago di Costanza devono essere considerate problematiche dal punto di vista ecologico. L'IRKA si occupa perciò nell'ambito del progetto “Concetto di sviluppo del Reno alpino” di possibili misure che dovrebbero attenuare queste piene. Non sono ancora disponibili risultati concreti.

Per quanto attiene alle domande 5 e 6: sebbene l'obiettivo delle misure di risanamento giusta la legge federale sulla protezione delle acque non sia quello di minimizzare le piene, il Governo esaminerà, in relazione al menzionato rapporto di risanamento, anche le possibilità per migliorare in generale la situazione ecologica delle acque interessate.

Data: 3 febbraio 2004