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Sessione: 09.12.2003
Le elezioni del Consiglio nazionale dell'ottobre 2003 rappresentano un indice importante della volontà politica dell'Elettorato. Di fatto solo con le elezioni federali che hanno luogo ogni quattro anni viene confermata una tendenza politica. Si può tra l'altro affermare quanto segue:

1. La Svizzera deve prendere atto di una rinnovata polarizzazione dell'Elettorato.

2. I più giovani e gli adolescenti si interessano sempre meno alla politica.

Molti però di coloro che se ne interessano sono disposti in misura ancora maggiore ad assumere posizioni in parte molto diverse ed a sostenerle anche energicamente.
Per questo motivo il coinvolgimento dei giovani nella politica ed il confronto politico condotto correttamente sono una premessa importante per evitare in futuro un'ulteriore polarizzazione che possa creare conflitti potenziali.
Nel Cantone dei Grigioni, con la riforma del Parlamento è stata creata un nuova Commissione permanente, la cosiddetta Commissione strategica che si occupa di questioni relative al futuro. In Gran Consiglio non vi sono però purtroppo molti giovani politici, sicché lo sguardo al futuro è pregiudicato.

In base a quanto esposto sopra, le e gli interpellanti pongono al Governo le seguenti domande:

1. Il Governo condivide l'opinione secondo cui i giovani si allontanano sempre più dalla politica mentre sarebbe necessario il dialogo politico?

2. Il Governo può immaginare di discutere, in collaborazione con la Commissione strategica, questioni riguardanti il futuro con gruppi di giovani ?

3. Per il Governo sarebbe ipotizzabile che queste discussioni abbiano luogo in un Parlamento dei giovani?

4. Il Governo risp. l'Amministrazione sono disposti ad impegnarsi attivamente all'interno di un gruppo parlamentare per il lavoro, la creazione e la fondazione di un Parlamento dei giovani?
Il nuovo Parlamento dei giovani potrebbe venire realizzato sul modello del Gran Consiglio attualmente in carica. Così ad esempio, una simile rappresentanza di tutti i circoli con tutti i partiti in una sessione che si terrebbe due volte all'anno potrebbe permettere una collaborazione con la Commissione strategica.

Coira, 9 dicembre 2003

Name: Marti, Sax, Hartmann (Coira), Arquint, Baselgia-Brunner, Berther (Sedrun), Bleiker, Bundi, Büsser, Casanova (Vignogn), Casanova (Coira), Casty, Caviezel-Sutter (Thusis), Christoffel-Casty, Crapp, Demarmels, Dermont, Donatsch, Farrér, Feltscher, Fleischhauer, Frigg-Walt, Geisseler, Hanimann, Hess, Hübscher, Jäger, Jenny, Joos-Buchli, Kessler, Kleis-Kümin, Krättli-Lori, Loepfe, Maissen, Meyer-Grass (Klosters), Michel, Parpan, Pedrini, Peyer, Pfenninger, Pfiffner, Quinter, Righetti, Rizzi, Robustelli, Schütz, Stiffler, Thomann, Trachsel, Tramèr, Tremp, Tuor, Wettstein, Zanetti, Zarn, Blumenthal, Caviezel (Coira), Comazzi, Gartmann, Hauser, Toschini, Valär

Session: 9.12.2003
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

Il ritiro nella sfera privata rispecchia un'attuale tendenza sociale di cambiamenti che caratterizza la fase adolescenziale e rappresenta inoltre nelle democrazie di massa e quindi anche in Svizzera un fenomeno diffuso (cfr. vgl. Shell Jugendstudie 2000; Reichenbach R. & Oser F., Zwischen Phatos und Entwicklung. Zur Lage der politischen Bildung in der Schweiz, 2000). Alla domanda se questo sviluppo rappresenti un pericolo per le democrazie, gli studiosi di scienze politiche danno risposte contrastanti. Per il Governo è comunque fuori discussione che il futuro delle democrazie dipenda in modo decisivo anche da come la generazione successiva percepirà la politica e da come sarà politicamente impegnata. In merito alle domande concrete:

Per quanto attiene alla domanda 1:
Bisogna tracciare un quadro differenziato. I risultati di uno studio condotto sui giovani mostrano che la distanza dei giovani dalla politica aumenta in modo sistematico. La politica all'interno delle istituzioni del sistema politico viene vista come non influenzabile, non configurabile e come non appartenete alla propria sfera privata. D'altro canto vi sono indizi che indicano che, se i problemi sono concreti e percepibili e gli effetti del proprio agire visibili, i giovani sono disposti ad impegnarsi in modo responsabile nel loro ambiente per compiti volti al benessere pubblico (Edelstein, in Edelstein, Oser & Schuster, Moralische Erziehung in der Schule: Entwicklungspsychologie und pädagogische Praxis, 2000). Sarebbe quindi problematico parlare di una „crisi di fiducia generale nei confronti della politica“ da parte dei giovani. Da uno studio condotto dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) sulle conoscenze di politica, la concezione democratica e l'impegno sociale dei giovani nel confronto con 27 altri Paesi si rileva che la fiducia dei giovani svizzeri (15enni) nelle istituzioni statali e politiche è superiore alla media; ciononostante i partiti politici si trovano dietro le altre istituzioni (governo centrale, governi locali, tribunali, polizia) (cfr. Oser F. & Biedermann H., Jugend ohne Politik, 2003). Per contro, in base a questo studio, i giovani svizzeri partecipano in misura minore alla politica, mostrano un minor interesse alla politica e da adulti lasciano intravedere una partecipazione inferiore rispetto ai loro coetanei.

Per quanto attiene alla domanda 2:
Il Governo apprezzerebbe se gruppi di giovani si interessassero maggiormente e più energicamente a questioni relative al futuro. Esso è anche disposto ad accogliere i loro suggerimenti o le loro richieste. Il Governo vorrebbe però condurre il dialogo vero e proprio sulle importanti questioni relative al futuro nei processi già istituzionalizzati nella Costituzione del programma politico e strategico (cfr. art. 34, 42 cpv. 2 e 46 Cost. cant.) e con gli strumenti di pianificazione previsti (programma di Governo e piano finanziario).

Per quanto attiene alle domande 2 - 4:
In Svizzera ci sono una serie di parlamenti di giovani a livello comunale e cantonale con diversi organi responsabili e con una partecipazione pubblica risp. un sostegno pubblico diversi (cfr. anche . Il Governo vedrebbe con molto favore se anche nel Cantone dei Grigioni venisse intrapresa (nuovamente) una simile iniziativa. Esso reputa però chiaramente che questa iniziativa dovrebbe partire da privati. Esso respinge per vari motivi una partecipazione del Governo o dell'Amministrazione cantonale alla fondazione, all'organizzazione o alla direzione di una tale istituzione. Un influsso diretto dello Stato sulla partecipazione politica, cosa che avverrebbe se esso prendesse parte a tali progetti, è una questione delicata. Inoltre anche le risorse finanziarie e di personale del Cantone al momento molto limitate non consentono una tale partecipazione.

Data: 16 marzo 2004