Recentemente è stato concluso risp., forse più correttamente, „affossato“ il progetto USIS (Esame del sistema di sicurezza interna della Svizzera) di Confederazione e Cantoni, dopo che non da ultimo alla fine dell'anno scorso la più accanita sostenitrice del progetto, la Consigliera federale Metzler, non è stata rieletta. Il progetto USIS era forse troppo ambizioso. In febbraio, a Berna, la Conferenza dei capi dei dipartimenti di giustizia e polizia (CCDGP) ha tratto la quintessenza del fallimento del progetto: la sicurezza interna rimane in primo luogo compito dei Cantoni.
Parallelamente a ciò occorre constatare che la Confederazione, primo fra tutti il DDPS, sta estendendo in modo duraturo e fattivo il numero di interventi dell'esercito a sostegno della polizia, e a quanto pare, come dimostra la più recente presa di posizione del Consigliere federale Schmid, sta riposizionando strategicamente l'esercito, vale a dire si allontana dalla sicurezza esterna, poiché non si vede più alcun nemico, per occuparsi della sicurezza interna, per celare così la profonda crisi di identità e di senso del nuovo esercito.
Su questo sfondo sorgono diverse domande che interessano anche i Cantoni, che in base alla Costituzione sono competenti per la sicurezza interna:
1. Come valuta in modo molto generale il Governo il fallimento del progetto USIS?
2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui i soldati non sono agenti di polizia e non dovranno esserlo neanche in futuro?
3. Il Governo condivide l'opinione secondo cui mischiare sicurezza interna ed esterna è problematico sia dal punto di vista del diritto costituzionale che della politica costituzionale, e nuoce inoltre al sistema di milizia?
4. Il Governo è disposto, nell'ambito delle sue competenze, ad intervenire a Berna affinché non sia abusi ancor più di oggi dell'esercito per compiti di polizia?
5. Il Governo è disposto, nei limiti della sue possibilità, a prendere posizione a Berna, prima di tutto dinanzi ai Consiglieri federali Schmid e Blocher, contro il Dipartimento nazionale di sicurezza che si vorrebbe creare, poiché la sovranità cantonale sulla polizia verrebbe così minata per vie traverse ma comunque in modo mirato?
6. Recentemente, il Corpo delle guardie di confine II e la Polizia cantonale del Cantone di Turgovia hanno deciso di collaborare più strettamente al fine di affrontare non da ultimo le nuove forme di criminalità transfrontaliera. Com'è risp. sarà nei Grigioni la collaborazione tra la Polizia cantonale ed il Corpo delle guardie di confine? Il Governo condivide l'opinione secondo cui anche in questo ambito dovrebbe valere il principio: uno territorio un capo?
7. Dall'inizio del 2002 i Cantoni non possono più indagare su casi complessi di riciclaggio di denaro, corruzione e criminalità organizzata. Secondo diverse notizie questa Polizia criminale federale non convince. Il Governo è dell'avviso che questa analisi della situazione sia pertinente anche per il nostro Cantone? In futuro, il Cantone dei Grigioni, come anche altri Cantoni, vuole di nuovo indagare esso stesso su simili casi?
Coira, 21 aprile 2004
Name: Augustin, Righetti, Berther (Sedrun), Büsser, Cavigelli, Demarmels, Farrér, Federspiel, Geisseler, Kleis-Kümin, Loepfe, Maissen, Parpan, Plozza, Quinter, Sax, Tremp, Tuor, Thurner
Session: 21.04.2004
Vorstoss: it Anfrage