Tre anni fa l'Anno internazionale del volontariato dell'ONU ha richiamato l'attenzione sull'immenso e impagabile lavoro di milioni di cittadine e cittadini svizzeri. Il 40% di loro fa volontariato, prestando 500 milioni di ore di lavoro a favore della comunità. Per questo nel 2001 sono stati postulati indennità, certificati sociali e una formazione gratuita. Nella risposta all'interpellanza Cavegn del 1.6.2001 il Governo ha precisato: "Il Governo attribuisce grande importanza al volontariato in tutti i settori della società e, nel quadro delle basi legali esistenti e delle possibilità finanziarie, sostiene questo tipo di attività". Cosa è stato attuato? Pochissimo! Perlopiù mancano i mezzi finanziari.
Molte concittadine e molti concittadini che a titolo gratuito curano malati, si prendono cura di bambini, prestano volontariato sociale, offrono ai giovani una formazione sportiva o musicale, dirigono associazioni, prestano lavoro culturale, curano la natura ecc., lo fanno per convinzione e non richiedono alcuna indennità finanziaria per il loro impegno. Spesso vengono però anche criticati per via del loro lavoro a favore della comunità. Secondo noi hanno diritto almeno ad un riconoscimento pubblico. Confederazione, Cantoni, comuni ed istituzioni assegnano premi in denaro per prestazioni particolari nei settori della cultura, dello sport e della scienza. Non sarebbe quindi anche opportuno un riconoscimento morale per prestazioni particolari nell'ambito del volontariato? Il riconoscimento dovrebbe avere risonanza nella società ed essere efficace. Indennità finanziarie sono poco realistiche, un riconoscimento morale per contro è fattibile e spesso più efficace del denaro.
Un tale riconoscimento potrebbe venire attestato tramite un documento firmato dal Governo e una relativa spilla cantonale. La proposta potrebbe essere presentata al Governo da autorità comunali e regionali, nonché da corporazioni cantonali. Le proposte dovrebbero venire valutate secondo un regolamento unitario che stabilisca i requisiti per un riconoscimento cantonale del volontariato. Il diritto ad un tale riconoscimento dovrebbe essere fatto dipendere dalla durata e dal particolare impegno. L'assegnazione del riconoscimento potrebbe avvenire, da parte dell'ente che ha presentato la proposta, in occasione di una manifestazione regionale o comunale adatta, alla presenza di un membro del Governo o del Parlamento.
Il volontariato è indispensabile per un buon funzionamento della cultura comunale e della nostra comunità. Invitiamo il Governo ad elaborare un programma di riconoscimento con un rispettivo regolamento per "particolari prestazioni nell'ambito del volontariato" e ad organizzare l'assegnazione del riconoscimento.
Coira, 17 giugno 2004
Name: Feltscher, Cavegn, Märchy-Michel, Bär, Baselgia-Brunner, Bucher, Bundi, Büsser, Casanova (Vigogn), Casanova (Coira), Caviezel(Pitasch), Caviezel (Thusis), Cavigelli, Christ, Crapp, Donatsch, Dudli, Fallet, Fasani, Federspiel, Frigg, Hanimann, Hartmann (Champfèr), Hess, Jäger, Jeker, Jenny, Joos-Buchli, Koch, Krättli-Lori, Lemm, Loepfe, Maissen, Mani-Heldstab, Meyer-Grass (Klosters), Meyer Persili (Coira), Mengotti, Michel, Parpan, Pfister, Portner, Robustelli, Schmid, Telli, Trachsel, Tremp, Zanetti, Zegg, Alig, Caviezel (Coira), Valär
Session: 17.06.2004
Vorstoss: it Auftrag