Il mandato di politica linguistica assegnato alla Confederazione ed al Cantone è stato ridefinito con i principi sanciti nell'art. 70 della Costituzione federale. Con l'avamprogetto di legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche, l'Ufficio federale della cultura ha elaborato misure per la sua attuazione. Sia l'art. 70 della Costituzione federale che diversi interventi parlamentari alle Camere federali esigono un maggiore impegno di politica linguistica da parte di Confederazione e Cantone.
Tra gli elementi di spicco dell'avamprogetto figuravano la promozione della competenza linguistica nelle lingue nazionali, la promozione degli scambi di allievi e insegnanti di tutti i livelli formativi, la creazione di un centro di competenze per il plurilinguismo e il sostegno di misure di politica della comprensione realizzate da terzi. Nella nuova legge sulle lingue dovevano essere integrate anche misure di promozione a beneficio del romancio e dell'italiano nel Cantone dei Grigioni ed in Ticino, nonché il sostegno da parte della Confederazione ai Cantoni plurilingue.
Nella sua seduta del 28 aprile 2004 il Consiglio federale ha deciso di rinunciare all'approvazione dell'avamprogetto di legge sulle lingue all'attenzione del Parlamento. La decisione viene motivata con la difficile situazione finanziaria della Confederazione. Con la nuova base legale a partire dal 2008 vi sarebbero stati a disposizione a livello nazionale 17 milioni di franchi supplementari per la promozione linguistica.
Dopo che gli sforzi delle Camere federali per la ripresa della legge nel piano di legislatura sono stati coronati da successo, il Parlamento ha respinto il programma di legislatura nel suo insieme. Con il piano di legislatura il Consiglio federale pianifica gli obiettivi ed i mezzi della propria politica di governo e della propria attività statale.
I Grigioni, quale Cantone trilingue, sono colpiti in modo particolarmente duro da questa decisione. Le firmatarie ed i firmatari chiedono perciò al Governo di rispondere alle seguenti domande:
1. Come valuta il Governo l'attuazione del mandato costituzionale (art. 70 Cost.) e della Carta delle lingue del Consiglio d'Europa?
2. Il Governo intende intervenire presso il Consiglio federale a favore di una legge federale sulle lingue nazionali? Se sì, con quale strategia? In questo contesto è prevista una collaborazione con la Lia Rumantscha e la Pro Grigioni Italiano?
3. Come valuta il Governo le conseguenze di un no alla legge sulle lingue, per quanto riguarda;
a) la promozione linguistica generale,
b) il paesaggio editoriale romancio,
c) un nuovo centro di competenze per il plurilinguismo?
Coira, 18 giugno 2004
Name: Farrér, Bischoff, Parolini, Bachmann, Baselgia-Brunner, Berther (Sedrun), Bleiker, Bundi, Capaul, Casanova (Vignogn), Cavegn, Caviezel (Pitasch), Cavigelli, Christ, Christoffel, Conrad, Dermont, Fallet, Fasani, Fleischhauer, Giacometti, Hartmann (Champfér), Hess, Keller, Koch, Loepfe, Luzio, Maissen, Mengotti, Michel, Montalta, Noi, Perl, Pfister, Plozza, Portner, Quinter, Righetti, Sax, Schmid, Trachsel, Tuor, Wettstein, Zanolari, Zegg, Alig, Guetg, Mainetti
Session: 18.06.2004
Vorstoss: it Anfrage