Ultimamente da parte della polizia sono stati intensificati i controlli della velocità con il sistema di rilievo automatico e cioè i trasgressori non vengono fermati ed identificati subito, ma gli stessi vengono fotografati ed in seguito viene loro trasmessa la notifica di contravvenzione per mezzo posta.
I trasgressori residenti in Svizzera sono facilmente identificabili tramite gli usuali canali di polizia e quindi perseguiti sia dal lato penale che con misure amministrative (ritiro della licenza o ammonimento).
Mentre per i cittadini residenti all'estero vien dato adito ad un iter burocratico dapprima di identificazione ed in seguito di notifica delle fattispecie di legge trasgredite in Svizzera. Il tutto presumibilmente per mezzo di una rogatoria internazionale sulla cui attuazione ed efficacia in certi paesi esteri desta delle grosse perplessità.
Si chiede quindi al lodevole Governo
- Il sistema adottato porta a concreti risultati nella prevenzione degli incidenti e dei reati contro la Lcstr e quindi della sicurezza sulle nostre strade ?
- In che misura vengono rintracciati ed identificati i conducenti trasgressori residenti all'estero ?
- Vale la pena di avviare un iter burocratico laborioso e probabilmente costoso per delle infrazioni che comportano importi di multa di fr. 40.-- ? (ordinanza multe disciplinare UBG)
- Sulla base delle decisioni di multa inviate dalla polizia e delle sentenze emanate dai Circoli interessati in che misura percentuale si giunge all'incasso degli importi che i conducenti residenti all'estero devono erogare alle nostre casse statali ?
- Il sistema adottato non da forse adito ad una maggiore penalizzazione dei conducenti residenti in Svizzera rispetto a coloro che risiedono all'estero e che hanno commesso un identico reato ?
Coira, 20 d'ottobre
Name: Righetti, Keller, Pedrini, Augustin, Berther (Sedrun), Bundi, Dermont, Farrér, Fasani, Kessler, Kleis-Kümin, Luzio, Marti, Mengotti, Noi, Portner, Sax, Zanetti, Zanolari, Monigatti, Nay, Toschini
Session: 20.10.2004
Vorstoss: it Anfrage
Risposta del Governo
1. L'eccesso di velocità è una delle principali cause di incidente. Negli ultimi cinque anni in media il 29% degli incidenti stradali nei Grigioni è da attribuire all'eccesso di velocità. Nello stesso lasso di tempo a causa di incidenti sono rimaste ferite 990 persone e uccise 25 persone. Il numero di feriti e di morti nella circolazione stradale si mantiene relativamente costante nei Grigioni. Ciò costringe però ad adottare relative misure, tra cui anche controlli regolari della velocità.
Controlli della velocità mobili ma anche stazionari hanno un influsso positivo su un comportamento di guida conforme alle prescrizioni. Con simili misure vengono ridotti gli incidenti stradali e le violazioni delle norme della circolazione, nonché aumentata la sicurezza sulle nostre strade. I controlli della velocità, durante i quali i conducenti colpevoli vengono fermati, hanno un maggiore effetto preventivo rispetto alla decisione di multa spedita a casa.
La Polizia cantonale dei Grigioni esegue da anni controlli radar automatici. L'aumento di questo tipo di controlli negli ultimi anni è da ricondurre alla situazione del personale della Polizia cantonale dei Grigioni. I controlli radar automatici possono in effetti venire eseguiti da due collaboratori. Per i controlli della velocità con pattuglie devono essere a disposizione almeno sei collaboratori. Inoltre i controlli con le pattuglie sulla A13 possono essere eseguiti soltanto con un'ampia segnaletica per ridurre gradualmente il limite di velocità e il numero delle corsie. In caso di forte traffico ciò porta spesso dopo breve tempo alla formazione di code non prive di pericoli.
2. La Polizia cantonale dei Grigioni è riuscita a creare negli ultimi anni una rete di relazioni internazionali grazie al quale è possibile rintracciare via e-mail o via fax, in modo facile e senza complicazioni, il detentore straniero. La spesa è di poco superiore a quella sostenuta per il detentore residente in Svizzera. In Germania i detentori di veicolo vengono rintracciati tramite gli uffici dei consigli dei Land, in Austria direttamente dai rispettivi posti di Polizia, in Italia e in Francia tramite i centri di cooperazione di Chiasso e Ginevra.
3. Data la spesa relativamente bassa vale la pena eseguire gli accertamenti tramite il sistema della rogatoria praticato, anche ai sensi di una parità di trattamento giuridico.
4. Non sono ancora disponibili statistiche più precise. Dati significativi possono essere rilevati solo con un notevole dispendio. La Polizia cantonale ha cercato di rilevare i dati del mese di giugno 2004 che dovevano mostrare all'incirca la quota percentuale dei casi in cui si giunge all'incasso degli importi. Nel giugno 2004 la Polizia ha eseguito accertamenti su 343 detentori risp. conducenti in relazione a superamenti del limite di velocità in Paesi limitrofi. 268 casi ossia il 78,12% hanno potuto essere evasi. La percentuale di incassi dalla Germania ammontava all'80,27%, dall'Italia al 70,11%, dall'Austria dal 93,10% e dalla Francia al 55,56%. Con questi incassi sono risultate entrate pari a 47'740 franchi. In generale si può dire che l'incasso di multe inflitte a detentori e conducenti stranieri è buono. In media si parte da una quota compresa tra il 70 e l'80%.
5. Per motivi di parità giuridica è indispensabile che vengano puniti sia i conducenti svizzeri che quelli stranieri, che commettono un'infrazione alle norme della circolazione. Attraverso il sistema della rogatoria si deve fare tutto il possibile affinché anche i detentori stranieri vengano rintracciati e puniti. La quota degli incassi dall'estero dimostra che non si può parlare di disuguaglianza giuridica. Il motivo di ciò è anche da ricondurre spesso al fatto che gli utenti della strada stranieri temono e devono anche temere che in caso di passaggio della frontiera svizzera vengano fermati per non aver pagato le loro multe.
Data: 7 dicembre 2004