Interpellanza Augustin concernente la libera circolazione delle persone con l'UE
Sessione: 08.12.2004
L'1.6.2006 è entrata in vigore la seconda fase della libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l'UE. Da tale data non viene più eseguito nessun controllo generale delle condizioni salariali e di lavoro. Come dimostrano i primi rapporti, non si è verificata l'ondata di immigrazione di manodopera provenienti dall'UE, temuta in alcuni luoghi. Il numero di frontalieri sembra tuttavia essere fortemente aumentato. In questo contesto si invita il Governo a rispondere alle seguenti domande:
1. Quante persone in totale provenienti dall'UE sono immigrate in Svizzera risp. nei Grigioni dall'1.6.2004 fino al momento della risposta della presente interpellanza rispetto ai due anni precedenti?
2. Di quale percentuale è aumentato il numero di cittadini UE domiciliati nei Grigioni dall'introduzione della prima fase della libera circolazione delle persone?
3. Quanti controlli sono stati effettuati dalla cosiddetta Commissione tripartita dall'1.6.2004, quali constatazioni sono state fatte e quali conclusioni sono state tratte?
4. Sono già disponibili rilevamenti statistici di abusi? Se sì, con quali risultati?
Coira, 8 dicembre 2004
Name: Augustin, Cavigelli, Zegg
Session: 8.12.2004
Vorstoss: it Anfrage
Risposta del Governo
Gli Accordi bilaterali sono entrati in vigore l'1.6.2002. Dall'1.6.2004 nell'ambito della procedura di notificazione risp. di ammissione non viene più controllato alcun contratto di lavoro. Per evitare violazioni delle condizioni salariali e di lavoro usuali nella zona e nella professione, dalla metà del 2004 vengono attuate misure d'accompagnamento.
Almeno nel Cantone dei Grigioni non si constata un aumento del numero di permessi per frontalieri. Il numero dei permessi rilasciati a frontalieri è addirittura diminuito rispetto agli anni 2000 e 2001, cosa che tuttavia dipende anche dal fatto che dall'entrata in vigore degli Accordi bilaterali i permessi per frontalieri per rapporti di lavoro che durano più di un anno vengono rilasciati direttamente per la durata di 5 anni.
Risposta alle domande:
1. Per motivi di tecnica di sistema, i dati cantonali per singoli mesi possono essere rilevati soltanto con un onere sproporzionato, motivo per cui qui di seguito si confronteranno valori semestrali. Dall'1.6.2002 al 31.12.2002 nel Cantone dei Grigioni sono stati rilasciati 1'389 permessi annuali a cittadini di Stati membri dell'UE/AELS. Questa cifra comprende anche le conversioni ed i ricongiungimenti familiari. Nel periodo di confronto del 2003 sono stati rilasciati 977 (1.1.-31.12.: 1'502) permessi annuali e nella seconda metà del 2004 807 (1.1.-31.12.:1'307). A livello nazionale tra l'1.6.2002 e il 31.12.2002 sono stati rilasciati 28'510 permessi annuali a cittadini di Stati membri dell'UE/AELS. Nel 2003 (1.1.-31.12.) sono stati rilasciati 37'600 e nel 2004 38'360 permessi. La statistica mostra che sono stati rilasciati molti permessi annuali soprattutto nei primi mesi dopo l'entrata in vigore degli Accordi bilaterali, cosa che non da ultimo può essere ricondotta al forte allentamento della regolamentazione di conversione.
2. Il 31 maggio 2002 sono stati contati nel Cantone dei Grigioni 10'791 cittadini di Stati membri dell'UE/AELS con domicilio. L'aumento netto dei permessi di domicilio tra l'1.6.2002 e il 31.12.2004 è ammontato solamente a 99 (789 nuovi permessi meno 690 partenze). Dato che il permesso di domicilio può essere rilasciato soltanto dopo un soggiorno di 5 anni, per la valutazione dell'immigrazione devono essere considerati anche i 4'198 permessi annuali rilasciati nel periodo in questione. Il totale dei permessi annuali e di domicilio ammonta a 4'297. Se confrontato con l'effettivo totale di 15'129 cittadini di Stati membri dell'UE/AELS con permesso annuale o di domicilio, nel periodo in questione risulta un aumento del 28,4% del numero di cittadini di Stati membri dell'UE/AELS.
3. Su incarico della Commissione tripartita l'Ufficio cantonale per l'industria, arti e mestieri e lavoro (UCIML) ha controllato in totale 56 imprese perlopiù estere con lavoratori distaccati. Il controllo di aziende attive in settori con contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale spetta alle commissioni professionali paritetiche. Da queste commissioni l'UCIML riceve al momento soltanto feedback incompleti sulla loro attività di controllo, motivo per cui attualmente non è possibile fornire indicazioni al riguardo. L'UCIML sta cercando di migliorare questa procedura di feedback.
4. In 20 casi si sono potute constatare violazioni delle condizioni salariali e di lavoro usuali nella zona e nella professione. In 13 casi la manodopera estera ha o superato la durata massima di soggiorno o lavorato nel nostro Cantone senza previa notificazione.
Data: 11 marzo 2005