Il 26 gennaio 2005 sui quotidiani grigionesi si è potuto leggere un articolo che in sostanza aveva il seguente contenuto:
"Richiedente l'asilo respinto condannato per la decima volta
Il Tribunale cantonale dei Grigioni ha condannato un algerino, che da sette anni vive illegalmente in Svizzera, a 30 mesi di detenzione per traffico di droga e altri delitti. Nel 1997 il richiedente l'asilo è entrato in Svizzera sotto falso nome ed è stato assegnato al Cantone dei Grigioni. Dato che la sua domanda d'asilo è stata respinta, dal 1998 si trova illegalmente in Svizzera. Fino all'autunno 2002 abitava nel Centro di transito di Coira, in seguito è stato trasferito in quello di Rueun e poi in quello di Schluein, fino a quando, nel febbraio 2004, ha notificato a quest'ultimo la sua partenza e gli è stato imposto un divieto d'accesso al Centro. Da allora vive dalla sua compagna in Surselva. Fino alla fine del mese di giugno 2004 il richiedente l'asilo respinto ha percepito prestazioni assistenziali per un importo complessivo di fr. 66'500. Sebbene la Polizia degli stranieri dei Grigioni abbia accertato la vera identità presso le autorità algerine, il richiedente l'asilo plurirecidivo non ha potuto essere rimpatriato e l'espulsione pronunciata nei suoi confronti non ha potuto essere eseguita. Egli si trovava in carcerazione in vista di rinvio forzato, cosa che è costata a Confederazione e Cantone ulteriori fr. 30'000.-, tuttavia non sono possibili rinvii forzati verso l'Algeria. Dopo aver dichiarato in Tribunale che sarebbe rimasto qui per sempre, il richiedente l'asilo condannato ha lasciato il Tribunale da uomo libero."
Casi giudiziari di questo tipo non generano soltanto incomprensione e indignazione nel pubblico, essi sono anche scoraggianti per la Polizia e l'Amministrazione. Dato che la fattispecie illustrata probabilmente non è un caso isolato, si pongono le domande seguenti:
1. Quanti richiedenti l'asilo si trovano illegalmente nei Grigioni? Quanti di loro si sono già resi autori di comportamenti delittuosi? Il Governo condivide l'opinione secondo cui tali comportamenti delittuosi generano nell'opinione pubblica un atteggiamento negativo generalizzato nei confronti di richiedenti l'asilo, cosa che nuoce al nostro pensiero umanitario tradizionale?
2. Come giudica il Governo casi simili?
3. La giustizia grigionese sostiene gli sforzi dell'Amministrazione, segnatamente della Polizia degli stranieri?
4. Cosa intraprende il Governo contro i problemi di esecuzione? Il Governo ha apportato proposte di soluzione nella revisione parziale in corso della legislazione sull'asilo?
5. Il Governo è disposto ad adottare misure coercitive supplementari per questi richiedenti l'asilo, ad es. con la realizzazione di ulteriori centri in zone discoste?
Coira, 19 aprile 2005
Name: Janom Steiner, Dudli, Hartmann (Champfèr), Bachmann, Barandun, Berther (Sedrun), Bleiker, Brunold, Butzerin, Casanova (Vignogn), Casty, Cavegn, Cavigelli, Christoffel, Crapp, Dermont, Donatsch, Fleischhauer, Giacometti, Giovannini, Gredig, Hanimann, Hardegger, Heinz, Hübscher, Jeker, Kessler, Krättli-Lori, Lemm, Loepfe, Maissen, Mani-Heldstab, Märchy-Michel, Marti, Montalta, Nigg, Parolini, Pedrini, Perl, Portner, Quinter, Ratti, Righetti, Rizzi, Stiffler, Stoffel, Vetsch, Wettstein, Bezzola, Campell, Foffa, Gubelmann
Session: 19.04.2005
Vorstoss: it Anfrage