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Sessione: 24.04.2006
Secondo la frazione PS lo scorporo dell'organizzazione per richiedenti l'asilo dall'Ufficio cantonale del servizio sociale e la sua subordinazione all'Ufficio per questioni di polizia ha portato a un critico inasprimento delle condizioni di vita dei richiedenti l'asilo e dei candidati all'asilo respinti interessati.

A quanto pare nel settore assistenza della Polizia degli stranieri non sono più impiegati assistenti sociali diplomati. Inoltre a quanto pare vengono sistematicamente disdetti appartamenti nei quali abitano famiglie di rifugiati e le persone che vi vivono, anche famiglie ben integrate, vengono rispedite nei centri di transito. Ciò avviene evidentemente con l'intento dichiarato di aumentare la pressione per la partenza.

Si constata inoltre che si rinuncia agli aiuti all'integrazione, cosicché per gli interessati l'incertezza diventa la quotidianità. In almeno un caso di una paziente fortemente traumatizzata siamo venuti a conoscenza del fatto che sono state cancellate senza motivazione né sostituzione le prestazioni di traduttori, cosa che ha portato alla grave compromissione di un trattamento già difficile.

Riassumendo, si constata che il mescolamento di compiti di polizia e di compiti sociali ha portato a un abbattimento dell'accompagnamento empatico e a un rafforzamento dei repressivi organi esecutivi e di allontanamento.

Le firmatarie ed i firmatari della frazione PS chiedono al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Come valuta ora il Governo lo scorporo dell'organizzazione per richiedenti l'asilo dall'Ufficio cantonale del servizio sociale?

2. Qual è il rapporto tra le risorse finanziarie e di personale impiegate per i compiti repressivi di polizia e quelli dei settori sociali-assistenziali?

3. Con quali mezzi viene attualmente garantita l'assistenza sociale ai richiedenti l'asilo?

4. Come vengono preparati al loro lavoro (istruzione), seguiti (coaching) e controllati (controlling) i collaboratori della Polizia degli stranieri e degli altri uffici competenti?

5. Quali sono gli obiettivi per il loro lavoro e questi mirano piuttosto a raggiungere il maggior numero possibile di rimpatri o a un accompagnamento competente?

6. Secondo il Governo quali cambiamenti si impongono al sistema odierno?

Coira, 24 aprile 2006

Name: Peyer, Trepp, Pfiffner, Arquint, Baselgia, Bucher-Brini, Frigg, Jaag, Jäger, Meyer Persili (Coira), Noi, Pfenninger, Schütz, Zindel, Brasser, Caviezel (Coira)

Session: 24.04.2006
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

1. Il Governo ritiene precoce una valutazione delle nuove strutture organizzative dopo soli quattro mesi. Sulla base delle prime esperienze raccolte con le nuove strutture di gestione, la fusione dell'intero settore dell'asilo e degli stranieri sotto un'unica direzione si è però dimostrata valida. I processi possono essere coordinati in modo più semplice; in particolare nel settore amministrativo possono essere sfruttate sinergie. Risultano anche risparmi finanziari grazie ai quali è possibile compensare i tagli agli indennizzi operati dalla Confederazione a causa del numero in continuo calo di richiedenti l'asilo e di diversi programmi di risparmio della Confederazione.

2. Nel settore collocamento e assistenza lavorano 22 collaboratori (volume di impiego del 1734 percento); le spese salariali sono preventivate in circa fr. 2'630'000.--. Nel settore procedure ed esecuzione lavorano cinque collaboratori (volume di impiego del 450 percento); le spese salariali sono preventivate in circa fr. 425'500.-- . Nella sezione nella quale vengono svolti compiti riguardanti entrambi i settori sono impiegati altri sette collaboratori (volume di impiego del 550 percento).

3. L'assistenza sociale ai richiedenti l'asilo negli alloggi collettivi viene fornita dalla direzione del centro in collaborazione con gli assistenti. Si tratta in sostanza delle stesse persone che hanno già svolto funzioni di assistenza nell'organizzazione per richiedenti l'asilo. I richiedenti l'asilo che sono alloggiati in appartamenti vengono assegnati, nell'ambito del concetto di assistenza rielaborato, ad uno dei quattro alloggi collettivi a Coira (2), Schluein e Landquart. Per quanto riguarda le questioni sociali essi vengono assistiti dalla direzione del centro risp. dagli assistenti dell'alloggio collettivo al quale sono stati assegnati. Per casi complessi sono a disposizione collaboratori competenti con relative conoscenze oppure è possibile fare capo a terzi.

4. Tutti i responsabili del settore collocamento e assistenza sono persone che lavorano già da tempo nel settore dell'asilo e dispongono di un'esperienza professionale specifica pluriennale. Non si impone quindi una preparazione specifica. L'introduzione al lavoro dei futuri collaboratori è specifica ai compiti da svolgere; i nuovi collaboratori vengono istruiti in base alla loro funzione e ai loro compiti. Per quanto riguarda la formazione e il perfezionamento dei collaboratori che lavorano nel settore collocamento e assistenza non sono previste modifiche. Come finora essi frequentano le offerte di perfezionamento specifiche dell'Ufficio federale della migrazione e anche i corsi di perfezionamento generali dell'Ufficio cantonale del personale e dell'organizzazione. Non esiste un sistema di controlling particolare per i collaboratori dell'UPDC. Essi vengono valutati regolarmente dai loro superiori, come tutti gli altri collaboratori dell'Amministrazione cantonale.

5. Al Cantone compete l'assistenza e il collocamento dei richiedenti l'asilo e lo svolgimento degli interrogatori sui motivi d'asilo, nonché l'esecuzione delle decisioni di asilo passate in giudicato (art. 46 cpv. 1 legge sull'asilo; RS 142.31). Nell'adempimento dei suoi compiti l'Ufficio deve attenersi alle direttive della Confederazione, ma anche ai principi generali dell'attività amministrativa. L'assistenza e il collocamento di richiedenti l'asilo devono quindi avvenire in modo tale che le forfettarie e gli indennizzi versati dalla Confederazione siano sufficienti per coprire i costi risultanti e che non debbano essere impiegati mezzi cantonali supplementari. Non esistono ulteriori obiettivi ai sensi di una priorità di un settore di compiti.

6. Secondo il Governo al momento - a soli pochi mesi dall'introduzione - non si impone una correzione delle modifiche organizzative e degli adeguamenti amministrativi introdotti solo il 1° gennaio 2006.

Data: 3 luglio 2006