Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 24.04.2006
Ciò che diviene visibile a livello nazionale, si manifesta anche nei Grigioni. Il numero crescente di persone che dipendono da aiuto morale e materiale è cresciuto in modo non del tutto inatteso in misura tale da non consentirci di far finta di niente. La legge sull'assistenza sociale pubblica nel Cantone dei Grigioni indica inequivocabilmente la direzione dell'aiuto:

L'assistenza sociale pubblica ha per obiettivo quello di assecondare l'autoaiuto e promuovere l'autoresponsabilità. I servizi sociali pubblici si propongono di prevenire l'insorgere di situazioni difficili consigliando, assistendo, intermediando prestazioni di servizio e offrendo aiuto specifico, come pure di eliminare o mitigare le situazioni d'emergenza e le loro cause. Questo è quanto dice la legge.

In primo piano vi deve essere la consulenza sociale, affinché le donne, gli uomini e i giovani colpiti possano essere ricondotti sulla strada dell'autonomia e affinché sia possibile un agire dettato dalla responsabilità propria.
Siamo del parere che in base al "numero di casi" ci si debba porre la domanda se l'obiettivo della consulenza e dell'integrazione in un'attività lucrativa sia raggiungibile. La marginalizzazione deve essere evitata con ogni mezzo. Alle persone in situazioni di vita particolari deve essere offerta una consulenza adeguata. È ovvio che in molti casi possa essere necessario un aiuto materiale per limitare l'impoverimento.

Viviamo in una società che richiede una buona formazione e formazione continua per l'inserimento in un'attività professionale e lucrativa. Riteniamo che per via della loro situazione familiare molte persone colpite abbiano bisogno di recuperare in formazione e in consulenza per uscire dalla disoccupazione. Per questo motivo una buona consulenza negli uffici dei servizi sociali regionali è assolutamente necessaria e ha quindi anche carattere preventivo.

L'agricoltura ci insegna che prima del raccolto deve esserci la semina. Alcuni dei semi seminati sono di nuovo seccati o avrebbero urgentemente bisogno di acqua per dare frutti. La pressione di risparmio ha fatto sì che posti di consulente vacanti siano stati occupati soltanto mesi più tardi. I compiti crescenti e la crescente pressione lavorativa limitano notevolmente il tempo dedicato alla consulenza per ogni persona. Le spese per lo Stato e per l'ente pubblico cresceranno a causa del tempo carente dedicato alla consulenza e dell'indebitamento del singolo.

1. Chiediamo perciò al Governo come intende affrontare il crescente numero di persone in situazioni di vita particolari.

2. Come pensa di osservare la legge sull'assistenza sociale, affinché il principio dell'aiuto all'autoaiuto possa venire maggiormente attuato?

3. A quanto fissa il Governo il numero di casi per un operatore sociale con un impiego al 100%?

Coira, 24 aprile 2006

Name: Schütz, Bucher-Brini, Baselgia, Arquint, Bleiker, Butzerin, Caviezel-Sutter (Thusis), Christ, Frigg, Hanimann, Hartmann, Hess, Jaag, Jäger, Joos, Koch, Krättli-Lori, Lemm, Mani-Heldstab, Marti, Meyer-Grass (Klosters), Meyer Persili (Coira), Michel, Noi, Peyer, Pfenninger, Pfiffner, Pfister, Sax, Trepp, Zindel, Brasser, Caviezel (Coira)

Session: 24.04.2006
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

Diversamente che nella maggior parte degli altri Cantoni, nel Cantone dei Grigioni la consulenza sociale per persone in situazioni di precarietà finanziaria o con problemi sociali viene offerta e finanziata dal Cantone e non dai comuni. L'offerta di consulenza è buona e viene prestata nei servizi sociali regionali da collaboratori professionisti. La richiesta di consulenza e la complessità dei casi, nonché il numero di casi per collaboratore sono cresciuti negli ultimi anni.

Risposta alle domande

1. Negli ultimi tempi il Governo ha adottato diverse misure per far fronte al crescente onere dei servizi sociali regionali:

- Nel marzo 2004 ha sgravato i servizi sociali regionali da diversi compiti che prima, senza che vi fosse una base legale, venivano assunti per motivi di efficienza dai servizi sociali ma che rientravano nella competenza dei comuni.

- Sempre nel marzo 2004 ha autorizzato l'Ufficio del servizio sociale a utilizzare gli introiti conseguiti con la gestione di mandati tutori per il finanziamento di un posto supplementare nei servizi sociali. Con questa misura si è potuta annullare la riduzione di un ulteriore posto di operatore sociale, resasi necessaria nel corso dell'attuazione dell'incarico Feltscher.

- Nel preventivo 2006 ha proposto al Gran Consiglio il finanziamento a carico del conto amministrativo di tre impieghi di operatore sociale, che nel 2004 e nel 2005 sono stati finanziati tramite la decima dell'alcol. Il Gran Consiglio ha poi seguito questa proposta.

- Nel preventivo 2006 ha creato un posto di capo progetto per il coordinamento e il miglioramento della collaborazione istituzionale. Grazie all'intensificazione della collaborazione dei servizi sociali con gli uffici regionali di collocamento, gli uffici AI e altri partner nel settore della collaborazione interistituzionale (CII), deve venire promossa l'integrazione sociale e professionale dei beneficiari di aiuto sociale.

- Il Governo ha unificato nel Dipartimento dell'economia pubblica e socialità, con effetto al 1° gennaio 2007, i servizi cantonali attivi nel settore della sicurezza sociale. Da questa operazione si attende un'ottimizzazione della prassi e delle procedure nei casi rispettivamente nei settori nei quali sono coinvolti i diversi servizi.

2. Il principio dell'aiuto all'autoaiuto viene osservato coinvolgendo gli utenti nel processo di consulenza. Una modifica duratura e necessaria del comportamento può essere raggiunta soltanto se la persona interessata capisce il senso del cambiamento e se viene motivata a farlo. In futuro si dovrà andare ancora di più in questa direzione. Vanno nella stessa direzione anche le nuove norme COSAS e le disposizioni esecutive della legge cantonale sull'assistenza, emanate dal Governo.

3. È poco utile che il Governo stabilisca un numero di casi fisso per operatore sociale con impiego a tempo pieno. Nel 2004 il numero di casi medio per collaboratore nei servizi sociali regionali con impiego al 100% è stato di 99, nel 2005 di 98 dossier. Queste cifre sono superiori rispetto agli anni precedenti.
La dotazione di personale dei servizi sociali regionali e con ciò il numero di casi per collaboratore nei servizi sociali dipende dall'intensità della consulenza necessaria per il singolo utente, dalle condizioni quadro finanziarie del Cantone e dalla distribuzione dei mezzi a livello politico. In questa situazione il Governo fa di tutto per mettere a disposizione dei servizi sociali regionali risorse umane sufficienti per un'adeguata attività di consulenza. Il successo dell'integrazione dei beneficiari di aiuto sociale dipende del resto non soltanto dall'intervento dei servizi sociali, bensì anche dalle opportunità che queste persone in situazioni di vita particolari ricevono sul mercato del lavoro.

Data: 11 luglio 2006