Oggi in molte scuole sono noti casi di allievi che infrangono ripetutamente le regole fondamentali dell'esercizio scolastico. Infrazioni come:
- violazione dell'integrità di altri allievi o di altre persone dell'ambiente scolastico
- rifiuto permanente di dare seguito a incarichi e ordini
- frequente assenza dalle lezioni e rifiuto della scuola
- forte compromissione delle lezioni e della direzione della scuola per via del comportamento di disturbo dell'allievo
rendono impossibile in molti luoghi l'esercizio scolastico in classi intere o avvelenano in modo duraturo il clima in scuole intere. Per motivi pedagogici, ma anche finanziari molte scuole assistono impotenti ad episodi di questo tipo.
La creazione di classi time out rappresenterebbe uno strumento efficace per far fronte a situazioni insostenibili come queste. Dopo l'assegnazione di allievi con difficoltà considerevoli nell'ambito delle competenze personali e sociali a classi time out si assiste nella maggior parte dei casi a una distensione della situazione che impediva l'apprendimento. Dopo una misura di promozione di pedagogia speciale come questa, in un gran numero di casi riesce anche una reintegrazione nella classe regolare. La creazione di classi time out in molti Cantoni e presso molti enti scolastici (nei Grigioni, ad es. a Coira e in fase di progettazione nella regione Fünf Dörfer/Bündner Herrschaft) mostra inoltre chiaramente che l'esigenza di un'offerta di questo tipo è molto grande.
Anche il Governo è da tempo consapevole dell'importanza della problematica. Nell'ottobre del 1999 esso ha pubblicato attraverso l'Ufficio per settori scolastici speciali i "Suggerimenti su come comportarsi in presenza di singolarità del comportamento a scuola e nella scuola dell'infanzia".
Molti comuni e Cantoni hanno riconosciuto che una misura di promozione preventiva come questa rappresenta un importante investimento per il futuro dei giovani. Riconoscono anche che le classi time out menzionate rappresentano un'alternativa economica ad altre istituzioni simili.
Le realtà illustrate costringono molti enti scolastici ad intervenire. Siamo dell'opinione che il Governo debba sostenere gli enti scolastici nel loro agire, affinché non solo comuni e regioni attive e finanziariamente forti possano creare questa offerta urgentemente necessaria.
Invitiamo pertanto il Governo a:
a. emanare delle direttive per le classi time out
b. emanare le basi legali per la creazione di classi time out
c. ridurre con un adeguato sussidio l'elevato onere supplementare a carico degli enti scolastici.
Coira, 6 dicembre 2006
Niederer, Meyer-Grass (Klosters), Mani-Heldstab, Arquint, Augustin, Baselgia-Brunner, Berni, Berther (Disentis), Berther (Sedrun), Blumenthal, Brandenburger, Brüesch, Butzerin, Caduff, Cahannes Renggli, Candinas, Casutt, Cavigelli, Christoffel-Casty, Clavadetscher, Conrad, Dermont, Florin-Caluori, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Geisseler, Hanimann, Hardegger, Jäger, Kleis-Kümin, Koch, Kollegger, Kunz, Loepfe, Märchy-Michel, Menge, Mengotti, Möhr, Parpan, Peer, Peyer, Pfäffli, Pfiffner-Bearth, Pfister, Portner, Sax, Stiffler, Tenchio, Thurner-Steier, Trepp, Troncana-Sauer, Grendelmeier, Gunzinger, Locher Benguerel, Rischatsch
Session: 06.12.2006
Vorstoss: it Auftrag