Nei dibattiti riguardo al diritto all'ottenimento di prestazioni dell'assicurazione invalidità si rimanda sovente a possibili abusi. Concentrando l'attenzione in modo così unilaterale, si dimentica che la grande maggioranza di richiedenti non progettano abusi, bensì chiedono l'accertamento di un diritto a prestazioni per motivi psichici o fisici.
In generale si parte dal presupposto che in caso di danno la persona interessata disponga per due anni di una copertura contro la perdita di guadagno di un'assicurazione d'indennità giornaliera per malattia. Al più tardi dopo questo periodo devono subentrare le prestazioni dell'AI.
Purtroppo la realtà è sovente diversa. L'assicurazione d'indennità giornaliera per malattia non è obbligatoria, oppure il versamento dello stipendio non avviene per due anni. Purtroppo, anche nel caso ideale, finora sovente l'AI non aveva ancora terminato i suoi accertamenti e non era pronta con un'eventuale concessione di rendita quando la persona interessata avrebbe avuto bisogno delle prestazioni. Ciò ha provocato un vuoto di prestazioni più o meno lungo, che spesso ha potuto essere coperto solo con prestazioni dell'assistenza sociale. Spesso una decisione AI non era stata presa nemmeno 24 mesi dopo il danno. Nel migliore dei casi è stata notificata una decisione provvisoria. Anche in assenza di opposizione, ci sono voluti di nuovo diversi mesi fino al versamento delle prime prestazioni, benché la persona interessata vi avesse diritto. A quanto pare si è ricorso molto di rado alla possibilità di versare degli anticipi.
Per tutti gli attori coinvolti sarebbe certo più efficace, meno burocratico e, per i diretti interessati, che si trovano comunque già in una situazione difficile, molto meno gravoso se l'AI potesse giungere a una decisione in tempi più rapidi, pur su basi solide e dopo accertamenti approfonditi. La 5a revisione dell'AI dovrebbe anche aver creato gli strumenti necessari.
Le firmatarie e i firmatari chiedono perciò al Governo:
1. Negli ultimi due anni, quanto è durato in media l'accertamento di una singola domanda, suddivisa per rendita intera, mezza rendita e quarto di rendita?
2. Quali attori hanno provocato quali ritardi?
3. Cosa si intraprende affinché ora, con le disposizioni della 5a revisione dell'AI, le domande di rendita possano essere evase rapidamente e ciononostante in modo serio?
4. Entro quale termine una domanda di rendita deve essere valutata in via definitiva?
5. I servizi competenti dispongono di sufficienti risorse per poter effettivamente raggiungere gli obiettivi fissati?
6. I servizi competenti sono disposti a concedere maggiori anticipi, se nel caso concreto si delinea l'impossibilità di rispettare il termine previsto?
7. Come vengono evase le domande inoltrate con il "vecchio" sistema?
8. Il Governo è disposto a provvedere con ulteriori misure concrete affinché una procedura, inclusa la concessione definitiva delle prestazioni, sia effettivamente evasa alla scadenza del periodo di attesa di 1 anno?
Coira, 21 aprile 2008
Name: Peyer, Baselgia-Brunner, Trepp, Arquint, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Jäger, Menge, Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Thöny, Locher Benguerel, Michel (Coira)
Session: 21.04.2008
Vorstoss: it Anfrage