Negli ultimi anni, le notizie riportate dalla stampa su fatti criminali che hanno visto coinvolti i giovani sono aumentate, e tuttavia costituiscono solo la punta dell'iceberg. L'esperienza fatta con la violenza giovanile dagli organi di sicurezza, dalla Procura dei minorenni, da molte autorità scolastiche, ma anche da singoli cittadini, mostra un quadro della situazione a tinte fosche. Il Governo stesso, nella sua risposta all'interpellanza Niederer concernente "la violenza e i vandalismi perpetrati dai giovani" nei Grigioni del 7 settembre 2007, scrive di un lieve aumento della violenza giovanile, ma che la violenza esercitata è diventata più dura e brutale.
I firmatari sono consapevoli del fatto che il complesso fenomeno della violenza giovanile deve essere affrontato nella sua globalità. Per una considerazione globale, secondo l'opinione di esperti sono necessari quattro assi: misure preventive e repressive, nonché misure per sottrarre i giovani alla spirale della violenza e per attenuare gli effetti della violenza sulle vittime e sugli autori.
Un servizio specializzato autonomo attivo su tutto il territorio cantonale (senza altre incombenze) avrebbe una grande influenza sulla criminalità giovanile nei Grigioni, sopratutto dal punto di vista della prevenzione e della repressione. Un valore aggiunto consiste nel fatto che i poliziotti del servizio giovani, quali conoscitori dell'ambiente, possono portare avanti il dialogo con i giovani, possono comparire in luoghi già noti e intervenire per tempo, e in questo modo si può far comprendere ai giovani che violenza e altri reati non vengono tollerati. Se l'atto punibile non viene contrastato, questo può significare per molti un via libera. Non si deve poter dire "tanto non succede niente…".
Un'altra strategia del servizio giovani deve essere quella di promuovere e sostenere il lavoro di rete e la cooperazione con gli educatori, le scuole e coloro che si occupano dei giovani.
Nei Grigioni non esiste un tale servizio giovani, concepito come punto di riferimento di polizia per i giovani, che possa rispondere a tutte le esigenze di tipo preventivo e repressivo.
Un servizio giovani come inteso dai firmatari esiste, invece, nei Cantoni ZH, SG, AR, LU e SO. Secondo informazioni degli agenti del servizio giovani e di esperti, in questi Cantoni i servizi giovani non vengono contestati e vengono sostenuti in modo trasversale a livello politico. Nel "Bündner Tagblatt" del 3 ottobre 2007, in un rapporto sulla polizia di contatto per i giovani AR si può leggere: "La popolazione vuole una polizia di contatto per i giovani. In un sondaggio, l'85 percento considera il lavoro di questo servizio di polizia di Appenzello Esterno come particolarmente importante".
Per attenuare la situazione relativa alla criminalità giovanile nel nostro Cantone e per affidare alla Polizia cantonale dei Grigioni un mandato corrispondente, i firmatari invitano il Governo ad avviare entro un anno la creazione di un servizio giovani senza altre incombenze e con personale supplementare.
Coira, 11 giugno 2008
Niederer, Hartmann (Coira), Parolini, Arquint, Augustin, Baselgia-Brunner, Berni, Berther (Sedrun), Bezzola (Samedan), Blumenthal, Bondolfi, Brandenburger, Bundi, Caduff, Cahannes Renggli, Candinas, Casutt, Cavigelli, Clavadetscher, DarmsLandolt, Dermont, Dudli, Florin-Caluori, Gartmann-Albin, Geisseler, Jäger, Jenny, Keller, Kessler, Kleis-Kümin, Koch, Kollegger, Mani-Heldstab, Menge, Meyer-Grass (Klosters-Dorf), Michel (Davos Monstein), Montalta, Noi-Togni, Parpan, Pfister, Portner, Ragettli, Righetti, Stiffler, Tenchio, Troncana-Sauer, Tuor, Wettstein, Furrer-Cabalzar, Hartmann (Küblis), Luzio, Märchy-Caduff (Domat/Ems), Michel (Coira), Patt, Scartazzini
Session: 11.06.2008
Vorstoss: it Auftrag