Gli impianti di biogas nelle aziende agricole sono auspicabili per promuovere lo sfruttamento di energie rinnovabili in sostituzione di combustibili fossili e una possibile buona fonte di guadagno supplementare.
Conformemente all'art. 16a cpv. 1bis della legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT), un impianto di biogas può essere ammesso in un'azienda agricola se la biomassa trattata è in stretto rapporto con l'agricoltura, nonché con l'azienda medesima. Secondo l'art. 34a dell'ordinanza sulla pianificazione del territorio (OPT), edifici e impianti necessari alla produzione di energia a partire da biomassa nella zona agricola sono conformi alla zona se sono soddisfatti presupposti ben determinati.
In alcuni luoghi nei Grigioni sono in funzione impianti di biogas gestiti da fattorie che si trovano a una distanza relativamente grande dalle aree di insediamento. Di recente è stata espressa l'intenzione di costruire un impianto di biogas direttamente accanto alle aree di insediamento nella zona villaggio e non presso una fattoria indipendente.
Nella produzione e nell'impiego di biogas vi sono numerosi fonti di pericolo e rischi. Per la valutazione degli aspetti della sicurezza per gli impianti agricoli di biogas, in Svizzera si applicano la pubblicazione della SUVA "Sichere Biogas-Anlagen" (66055.D, 1993), il rapporto n. 530 / 1999 "Sicherheitsregeln für landwirtschaftliche Biogasanlagen" della Stazione federale di ricerche in economia e tecnologia agricola di Tänikon (FAT) e la pubblicazione della SUVA "Explosionsschutz Grundsätze Mindestvorschriften Zonen" (2153.3, ottobre 2005). Il rapporto FAT si riferisce allo stato della tecnica del 1998 e, in questo senso, è superato. Le regole di sicurezza devono essere continuamente adeguate allo stato attuale della tecnica e devono essere prese in considerazione le esperienze fatte. In particolare, in queste pubblicazioni mancano indicazioni relative alle distanze di sicurezza dalle aree di insediamento. Una verifica degli aspetti di sicurezza può essere provvisoriamente effettuata sulla base di regole per impianti di biogas valide nell'UE.
Incidenti a impianti di biogas in Germania mostrano che in seguito ad avarie possono risultare gravi distruzioni con relativi danni finanziari e talvolta anche con esito fatale. Stando all'associazione professionale tedesca Biogas e.V., nel settembre 2007 in Germania erano attivi 3'700 impianti di biogas. Finora in relazione a tali impianti sono note quattro esplosioni. Ciò indicherebbe una probabilità che si verifichino esplosioni relativamente minima. Tuttavia, in ogni caso la possibilità esiste. Per la creazione di un impianto di biogas è perciò assolutamente necessario considerare un'ubicazione che si trovi a distanza sufficiente dall'area di insediamento, così da evitare che le persone nell'area più prossima possano essere messe in pericolo in caso di un'avaria.
In questo contesto si invita il Governo a rispondere alle seguenti domande:
1. Il Governo condivide l'opinione secondo cui il testo "Sicherheitsregeln für landwirtschaftliche Biogasanlagen" del FAT non è sufficiente per la valutazione di impianti di biogas nelle vicinanze prossime alle aree di insediamento?
2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui per possibili avarie gli impianti di biogas nascondono un potenziale pericolo per la vita e la salute, come documentano degli incidenti?
3. Nella procedura EFZ per impianti di biogas in prossimità dell'area di insediamento il Governo è disposto a richiedere una sufficiente distanza di sicurezza affinché la vita e la salute degli abitanti non venga messa in pericolo e a prestare particolare attenzione alla valutazione delle ubicazioni di tali impianti?
Coira, 29 agosto 2008
Blumenthal, Caduff, Berther (Sedrun), Cavigelli, Conrad, Geisseler, Keller, Kollegger, Montalta, Pfister, Portner, Quinter, Thurner-Steier,
Session: 29.08.2008
Vorstoss: it Anfrage