Negli ultimi anni sono sensibilmente aumentati i requisiti che le istituzioni di formazione (p.es. VEBO) pongono a chi termina la scuola e la scuola speciale per poter svolgere una formazione empirica AI (formazione empirica ai sensi dell'AI/solo in istituzioni riconosciute dall'AI). Gli allievi di scuola speciale fanno sempre più fatica a portare a termine una formazione di base con attestato (secondo la LFPr). Aumenta così la necessità di posti per una formazione empirica AI, che oggi vengono però proposti in numero insufficiente. Nel Cantone mancano anche posti di lavoro di nicchia in amministrazioni, artigianato e industria per giovani tra il livello di scuola speciale e di classe regolare. Anche per questi gruppi la VEBO pone esigenze troppo elevate. Spesso rimane così solo il collocamento per garantire una struttura giornaliera minima senza pretese di formazione e di produzione, oppure si ripiega ricorrendo a istituti di formazione fuori Cantone.
La problematica indicata si ripercuote anche sulla necessità di posti occupazionali. Nei prossimi anni, termineranno la scuola sempre più giovani che hanno frequentato la scuola speciale e che avranno bisogno di posti occupazionali.
Già oggi esistono delle liste d'attesta per tali posti, ciò significa che per questi giovani non vi sono soluzioni immediatamente successive alla scuola speciale. Questo porta necessariamente a ulteriori tempi di attesa e alla permanenza nella scuola speciale per un 10°, 11° o/e 12° anno scolastico, con la conseguenza che bisognerà creare anche sempre più posti di scuola speciale. Questa permanenza prolungata nella scuola speciale quale soluzione "sala d'attesa" non è più in grado di coprire adeguatamente la necessità specifica di promozione dei giovani dai 16 ai 20 anni. Se in questo settore non si creano nuovi posti di lavoro (posti occupazionali), in futuro non sarà più possibile collocare questi giovani in modo sensato e tempestivo. La scuola speciale di Olten, ad esempio, negli ultimi anni ha potuto trovare soluzioni per giovani con necessità occupazionali che hanno terminato la scuola unicamente ricorrendo a (onerosi) collocamenti fuori Cantone.
Per questo motivo poniamo al Governo le seguenti domande:
1. Quanti posti di formazione e occupazionali sono a disposizione dei giovani portatori di handicap nel Cantone dei Grigioni?
2. Il Cantone dei Grigioni collabora con istituzioni/ditte per quanto riguarda i collocamenti fuori Cantone e a quanto ammontano le spese?
3. Il Governo pensa di adottare delle misure e creare degli strumenti affinché possa venire messo a disposizione di questi giovani un numero maggiore di posti di formazione e occupazionali?
Coira, 10 febbraio 2009
Gartmann-Albin, Dermont, Arquint, Baselgia-Brunner, Berther (Sedrun), Bezzola (Samedan), Bischoff, Blumenthal, Bondolfi, Bucher-Brini, Bundi, Campell, Candinas, Casparis-Nigg, Casutt, Caviezel (Pitasch), Caviezel-Sutter (Thusis), Christoffel-Casty, Darms-Landolt, Fasani, Feltscher, Frigg-Walt, Geisseler, Hartmann (Coira), Jaag, Jäger, Jenny, Keller, Kessler, Kleis-Kümin, Krättli-Lori, Kunz, Menge, Meyer Persili (Coira), Meyer-Grass (Klosters Dorf), Noi-Togni, Parolini, Perl, Peyer, Pfäffli, Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Plozza, Quinter, Tenchio, Thöny, Thurner-Steier, Toschini, Troncana-Sauer, Valär, Furrer-Cabalzar, Locher Benguerel