In un articolo apparso sul settimanale NZZ am Sonntag del 15 marzo 2009 con il titolo “Rückzug aus Randregionen. Graubünden erwägt, nicht mehr in aussterbende Gemeinde zu investieren” è stata pubblicata una lista di 22 comuni grigionesi qualificati da un rapporto del cantone di Aussterbende Gemeinden.
Il vicecapo dell’Ufficio dell’economia e del turismo (UET/AWT) ha testualmente dichiarato in questo articolo:
a) “…es geht um koordinierten Rückzug, indem zum Beispiel, bewusst keine Investitionen des Kantons in die Aufrechterhaltung der dezentralen Besiedelung in der heutigen Form mehr getätigt werden“;
b) “wenn Talschaften ungünstige Entwicklungschancen haben, sind koordinierter Rückzug und Sterbenlassen theoretisch eine Option“;
c) “das Thema bringt natürlich politischen Zündstoff, trotzdem müssen wir uns damit auseinandersetzen“.
Non ho visto alcuna rettifica di questo articolo. Parto dal presupposto che le affermazioni riportate siano vere. Con la presente chiedo pertanto al Governo:
1. L’incarico all’UET/AWT di allestire una lista di comuni nei quali applicare l’opzione teorica del ritiro coordinato e del lasciare morire è stato conferito dal Governo?
2. Qual è la base legale per una tale valutazione, visto che un alto funzionario afferma che il suo ufficio deve occuparsi di questa tematica?
3. Quali sono i criteri (chiedo l’elenco dettagliato) utilizzati per determinare questi 22 comuni?
4. Quali sono i progetti promossi direttamente dal cantone per migliorare la situazione in questi 22 comuni?
Coira, 22 aprile 2009
Keller, Righetti, Pedrini, Augustin, Berther (Disentis), Blumenthal, Bondolfi, Bundi, Cahannes Renggli, Candinas, Castelberg-Fleischhauer, Cavigelli, Darms-Landolt, Dudli, Fallet, Fasani, Federspiel, Giovanoli, Kleis-Kümin, Kollegger, Mani-Heldstab, Parolini, Pfister, Plozza, Portner, Rizzi, Sax, Stiffler, Stoffel, Tenchio, Thurner-Steier, Toschini, Tuor, Zanetti, Casutt-Derungs (Falera)
Session: 22.04.2009
Vorstoss: it Anfrage