Per motivi contingenti, nel corso della sua recente seduta, la Commissione di giustizia e sicurezza è stata informata dalla Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner e da rappresentanti dell'Amministrazione in merito al progresso dei lavori in relazione all'attuazione della riforma della giustizia nei Circoli. Il 17 maggio 2009 il Popolo grigionese ha chiaramente approvato con oltre il 61% di voti la dissociazione dei compiti giudiziari.
La Commissione ha preso atto del fatto che la riforma della giustizia approvata dal Popolo comporta, per i presidenti di circolo eletti nel giugno 2010 e che entreranno in carica il 1° agosto 2010, un esercizio delle loro funzioni giudiziarie per un periodo di appena cinque mesi. Al posto di un'onerosa e sproporzionata revisione costituzionale per un periodo di carica di soli cinque mesi (da agosto a fine dicembre 2010), come richiesto da una parte dei presidenti di circolo, il Governo ha esaminato diverse possibili soluzioni per garantire il funzionamento della giustizia, sviluppando quattro diversi scenari:
- Scenario 1: elezione dell'attuale funzionario. Questo scenario equivale a un prolungamento del periodo di carica e non necessita di misure accompagnatorie.
- Scenario 2: elezione di una nuova persona, sostenuta da uno specialista o dall'attuale titolare della carica. In questo caso vengono chiamati in causa soprattutto gli attuali titolari della carica, che dovrebbero trasmettere le proprie conoscenze e competenze al nuovo funzionario. Altrimenti si potrebbe ricorrere a specialisti esterni (p.es. giuristi).
- Scenario 3: elezione di una nuova persona senza sostegno da parte di uno specialista. In questo caso, o la persona dispone delle conoscenze e delle competenze necessarie per svolgere i compiti giudiziari, oppure il Tribunale cantonale, quale autorità di vigilanza, adotta le misure necessarie (attribuzione a un'altra presidenza di circolo oppure supplenza straordinaria per cinque mesi).
- Scenario 4: nessuna elezione del presidente di circolo e/o del supplente. In un caso del genere, in cui non si giunge a un'elezione, entrerebbe in considerazione principalmente il possibile insediamento di un commissario governativo da parte del Governo.
Dopo un'approfondita discussione e l'esame degli scenari, la Commissione ritiene all'unanimità che si possa e si debba rinunciare a una revisione costituzionale, tanto più che questa sarebbe valida per soli cinque mesi. L'onere sarebbe assolutamente sproporzionato rispetto ai benefici. La commissione ritiene inoltre adeguate e sensate le proposte di soluzione presentate dal Governo e sostiene perciò gli sforzi del Governo per disciplinare il breve periodo transitorio di cinque mesi.
Persona di riferimento:
Rudolf Kunz, presidente della Commissione di giustizia e sicurezza, tel. 079 754 22 18
Organo: Commissione di giustizia e sicurezza
Fonte: it Commissione di giustizia e sicurezza