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Sessione: 06.12.2010
Nel mese di maggio 2010 il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità ha avviato una procedura di consultazione relativa al progetto per una revisione parziale della legge sull'igiene pubblica del Cantone dei Grigioni. Questa revisione intendeva abolire la restrizione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici. Il Dipartimento sperava così di aumentare l'attrattiva della professione di medico di famiglia nel Cantone dei Grigioni. A seguito del risultato della consultazione chiaramente negativo, il Dipartimento è giunto alla conclusione che il momento non è propizio per abolire la restrizione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici e ha sospeso per il momento la revisione della legge cantonale a seguito dell'imminente revisione della legge federale.

I medici di famiglia sono considerati dalla popolazione un tassello molto importante delle cure di base e di regola il punto di riferimento in caso di malattie e incidenti. Per quanto riguarda lo sviluppo dei costi nel settore sanitario, i medici di famiglia hanno un effetto di catalizzatore e di controllo, dato che con una consulenza competente spesso possono essere evitate costose misure supplementari. Per questo motivo andrebbe intrapreso tutto quanto possibile per mantenere e rafforzare la medicina di famiglia, in particolare in considerazione della grande dispersione degli insediamenti del Cantone dei Grigioni. Tutto questo tenendo presente l'aspetto di un'assistenza sanitaria di base sostenibile e di qualità.

Le firmatarie e i firmatari sono seriamente preoccupati per l'assistenza sanitaria da parte di medici di famiglia su tutto il territorio del Cantone dei Grigioni. La carenza di medici di famiglia comincia infatti già a farsi sentire. A Coira, Landquart, Klosters, St. Moritz, nello Schanfigg e a Zernez sono ad esempio stati chiusi degli studi medici perché non è stato possibile trovare un successore. Ad Arosa un medico generalista ha annunciato la cessazione della propria attività per il mese d'aprile del 2011. Un successore non è previsto, fatto che corrisponde alla riduzione a un solo studio medico per Arosa e l'intero Schanfigg. Evidentemente il Cantone dei Grigioni non è interessante per nuovi medici di famiglia. I motivi consistono a quanto pare nei lunghi orari di presenza nelle vallate, nel grande onere di tempo causato dal servizio di pronto soccorso non retribuito, nelle condizioni geografiche sfavorevoli caratterizzate da lunghi tragitti, nel basso valore del punto tariffario e in una dispensazione di medicamenti limitata per un buon 80% dei medici liberi professionisti.

In questo contesto le firmatarie e i firmatari pongono le seguenti domande al Governo:

1. Che importanza hanno i medici di famiglia per quanto riguarda lo sviluppo dei costi nel settore sanitario?

2. Come valuta il Governo la garanzia dell'assistenza sanitaria da parte dei medici di famiglia nel Cantone dei Grigioni attualmente, a medio e lungo termine?

3. Esistono dei provvedimenti strutturali che possono migliorare la garanzia del assistenza sanitaria? Dei centri sanitari o degli studi medici associati potrebbero ad esempio almeno attenuare il problema?

4. Per contrastare la carenza di medici di famiglia, possono essere attribuiti loro ulteriori compiti rendendo più interessante la professione?

5. Nel quadro dell'adeguamento del contratto tariffale TARMED, può essere raggiunta una compensazione a favore dei medici di famiglia e a scapito degli specialisti? E ciò senza aumento dei costi, ma rafforzando l'assistenza di base?

6. Il Governo potrebbe immaginare una forfetaria supplementare per le visite a domicilio da parte dei medici di famiglia?

7. Il previsto progetto di managed care a livello federale presuppone un'assistenza sanitaria di base funzionante. Come si immagina il Governo l'attuazione di questo progetto portatore di vantaggi, se eventualmente non si dovesse potere contare su un numero sufficiente di medici di famiglia?

Coira, 6 dicembre 2010

Hardegger, Aebli, Buchli-Mannhart, Campell, Casty, Clalüna, Conrad, Dudli, Felix, Grass, Jeker, Koch (Tamins), Kollegger (Coira), Komminoth-Elmer, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Michael (Donat), Montalta, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Parolini, Pedrini, Stiffler (Davos Platz), Tscholl, Vetsch (Klosters Dorf), Loi, Müller (Haldenstein)

Risposta del Governo

Sono diverse le cause della crescente carenza di medici attivi quali fornitori dell'assistenza di base. Per esempio, a seguito dell'introduzione del numerus clausus nel 1998, in Svizzera meno persone studiano medicina. Inoltre, sempre più spesso i medici rimangono negli ospedali anche oltre la durata di specializzazione prescritta. Il titolo di medico specialista in "medicina generale" viene conseguito da sempre meno persone. I medici preferiscono conseguire altri titoli di medico specialista. Infine, soprattutto le donne lavorano spesso soltanto a tempo parziale.

Risposte alle domande

1. L'importanza dei medici di famiglia per quanto riguarda lo sviluppo dei costi dipende in gran parte dal ruolo attribuito loro dalla politica federale. A seconda di come viene strutturato il progetto di managed care previsto, i medici di famiglia potranno giocare un ruolo importante nello sviluppo dei costi.

2. Al momento l'assistenza sanitaria da parte di medici di famiglia è garantita. Nelle regioni più popolate del Cantone sono garantiti anche a lungo termine sia l'assistenza sanitaria di base, sia il servizio medico di pronto soccorso. La situazione a lungo termine è diversa nelle regioni periferiche, in particolare nelle regioni in cui un solo medico si occupa dell'assistenza sanitaria di tutta la valle.

Quali motivi per la rinuncia a rilevare uno studio medico in una valle, i medici interessati adducono in particolare il tempo di presenza troppo elevato nello studio medico, l'obbligo di prestare servizio di picchetto, lo "scarso" guadagno, l'assenza di possibilità di carriera e di perfezionamento professionale, le grandi distanze dai centri come Zurigo o San Gallo, la ridotta offerta culturale, la mancata disponibilità del partner a vivere in una regione di montagna e l'elevato prezzo per rilevare gli studi medici esistenti.

3. Il Governo vede in particolare in una collaborazione rafforzata tra i medici e gli ospedali regionali attivi nell'assistenza sanitaria di base la possibilità di incrementare la garanzia dell'assistenza sanitaria. In molte regioni ospedaliere discoste ciò è il caso già oggi. Nelle regioni ospedaliere Val Müstair, Poschiavo, Bregaglia e Oberhalbstein l'assistenza sanitaria di base e anche l'assistenza d'emergenza vengono oggi perlopiù garantite dai medici attivi nell'ospedale.

4. Attribuire ai medici di famiglia altri compiti non contribuisce a contrastare la loro carenza e a rendere più interessante la loro professione, dato che in questo modo non verrebbero eliminati i motivi che ostacolano il rilevamento di uno studio medico elencati al numero 2.

5. L'adeguamento del Tarmed nel senso auspicato è in discussione da diverso tempo in seno agli organi competenti. Tuttavia, gli specialisti si oppongono a cedere la loro parte della torta a favore dell'assistenza sanitaria di base. Purtroppo i Cantoni non hanno alcun influsso su questo processo.

6. Per le visite a domicilio i medici ricevono un forfait-inconvenienza dagli assicuratori malattia in aggiunta alla tassa per la consultazione. Con l'indennità applicata al momento, dal punto di vista finanziario le visite a domicilio risultano equiparate alle consultazioni in studio. Secondo il Governo, per promuovere le visite a domicilio, invece di introdurre una forfetaria supplementare andrebbe auspicato un aumento del forfait-inconvenienza all'interno del Tarmed.

7. I modelli di managed care mirano in sostanza a influenzare positivamente lo sviluppo dei costi nel settore sanitario e a migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria, grazie a un'organizzazione più efficiente e a strutture e processi migliori. Il possibile effetto del previsto progetto di managed care si limiterà alle regioni più popolose del Cantone, dato che solo in queste regioni l'offerta di prestazioni di assistenza sanitaria raggiunge dimensioni tali per cui un coordinamento può esplicare un sensibile effetto sui costi.

26 gennaio 2011