All'inizio del 2012 la Banca Wegelin ha ceduto gran parte delle proprie attività al gruppo Raiffeisen. Ciò a causa di incombenti azioni giudiziarie da parte di autorità americane per presunta assistenza nell'ambito dell'evasione fiscale. Dalle attività "non USA" è nata la banca Notenstein. Secondo le indicazioni di Raiffeisen, a un mese dal rilevamento della Notenstein essa avrebbe perso dal due al tre percento di clienti privati di questa banca. Da allora, la giustizia americana ha preso di mira altre banche svizzere a causa dell'assistenza nell'ambito dell'evasione fiscale. Tra queste rientrano anche alcune banche cantonali, quindi istituti di proprietà dello Stato.
Il Consiglio federale ha nel frattempo ratificato un accordo relativo a un'imposta liberatoria con Germania e Gran Bretagna. Quello con la Germania sembra tuttavia controverso. Inoltre, il Consiglio federale intende impedire l'afflusso alla piazza finanziaria svizzera di capitali non tassati. Vuole pure estendere l'obbligo di diligenza delle banche.
La Banca Cantonale Grigione BCG detiene, secondo proprie indicazioni, partecipazioni strategiche alla banca privata Bellerive AG di Zurigo pari al 50% (indirettamente 62,7%) e alla Private Client Bank AG di Zurigo pari al 50%.
A questo proposito le firmatarie e i firmatari pongono al Governo le seguenti domande:
1. Per la BCG o per le società in cui è partecipe esiste un rischio elevato in relazione a denaro nero proveniente dagli USA? Se sì, come va valutato?
2. La BCG o le società in cui è partecipe sono state chiamate in causa dalla giustizia americana in merito ad assistenza nell'ambito dell'evasione fiscale? Se sì, con quali conseguenze?
3. Quali rischi esistono per la gestione di patrimoni stranieri presso la BCG o le società in cui è partecipe?
4. Anche la Banca Cantonale Grigione o le società in cui è partecipe hanno perso clienti in relazione al caso della Banca Wegelin? Se sì, quanti?
5. Come reagisce la BCG o le società in cui è partecipe di fronte a clienti potenzialmente problematici?
Coira, 19 marzo 2012
Thöny, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Jaag, Locher Benguerel, Müller (Davos Platz), Noi-Togni, Peyer, Pult, Trepp, Deplazes, Hensel, Monigatti
Risposta del Governo
1. La Banca Cantonale Grigione (BCG) è una banca universale a indirizzo regionale che conta prevalentemente una clientela proveniente dal Cantone dei Grigioni e dalla Svizzera. All'estero la BCG non è presente. La clientela straniera viene servita se si rivolge di propria iniziativa alla Banca in territorio svizzero. In questi casi, a seconda della provenienza della clientela valgono requisiti di accettazione diversi e le prestazioni bancarie usuali fornite non sono volte all'elusione della tassazione o all'aiuto nella sottrazione d'imposta.
L'attività bancaria della BCG legata agli USA era ed è marginale sia per quanto riguarda il numero di clienti, sia per l'ammontare dei valori patrimoniali gestiti. Dal 2008 l'attività bancaria con i clienti provenienti dagli USA è stata continuamente ridotta, fino alla decisione di interrompere le relazioni d'affari con clienti domiciliati negli USA a seguito dell'onere sproporzionato e dell'ulteriore regolamentazione che va delineandosi (legge statunitense FATCA). Per quanto riguarda le attività bancarie transfrontaliere con clientela statunitense, al momento per la BCG non è individuabile un rischio elevato. Questa constatazione vale anche per le società in cui è partecipe.
2. No.
3. Quale banca universale, la BCG si occupa anche di clienti stranieri. Nell'attività con clientela straniera, il rischio principale consiste nel fatto che prestazioni finanziarie fornite in modo corretto secondo il diritto svizzero possono essere qualificate in altro modo da parte di autorità straniere, conformemente al rispettivo diritto. Inoltre, va osservato che quanto era usuale fino a poco tempo fa, oggi per ragioni di opportunità viene considerato in altro modo da parte delle autorità straniere. In aggiunta, non è mai possibile escludere completamente errori da parte di singoli collaboratori. Tuttavia, nel limite delle proprie possibilità la BCG provvede per quanto esigibile e necessario a individuare rapidamente eventuali abusi e, nel migliore dei casi, a impedirli. Questa constatazione vale anche per le società in cui è partecipe.
4. No, nel corso del "caso Wegelin" la BCG non ha perso clienti privati.
5. In caso di clienti "problematici", conformemente al diritto svizzero esistono diversi obblighi. Se dopo degli accertamenti non possono essere confutati dei sospetti, esistono obblighi legali di notifica, di blocco e di informazione. Se il rapporto di fiducia nei confronti di un cliente è compromesso o non più intatto, la BCG si riserva anche la possibilità di interrompere una relazione d'affari. Lo stesso è possibile nel caso in cui il rapporto benefici/onere/rischio non sia ragionevole. Questa constatazione vale anche per le società in cui è partecipe.
11 maggio 2012