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Sessione: 12.02.2013
Il dibattito pubblico in merito allo sviluppo della piazza economica e alla promozione economica nei Grigioni si concentra sul turismo e sull'insediamento di industrie. A livello nazionale, il settore dei servizi negli ultimi decenni è stato il settore economico più dinamico e ha anche creato la maggior parte dei posti di lavoro supplementari. Diversamente dalla situazione svizzera, nei Grigioni i servizi orientati alle esportazioni sono invece aumentati solo in modo limitato.

Quale ramo del settore dei servizi, i servizi alle imprese nei Grigioni hanno un ruolo solo marginale. Anche il Governo grigionese considera scarsa l'offerta di aziende di consulenza grigionesi. Nella sua risposta all'interpellanza Peyer concernente la prassi del Governo nell'aggiudicazione di mandati di studio e simili, il Governo nel 2012 riteneva che nei Grigioni le ditte di consulenza sufficientemente qualificate in grado di elaborare i mandati nella qualità richiesta erano relativamente piccole e poche.

Fattori d'incidenza decisivi per uno sviluppo di successo dei servizi alle imprese, anche in vista di attività orientate all'esportazione, sono ad esempio:
- l'esistenza di una scuola universitaria con neolaureati di alto livello;
- incarichi della Confederazione quali progetti faro che portano a vantaggi conoscitivi;
- l'assunzione di un ruolo di precursore da parte del Cantone in temi di importanza nazionale;
- la promozione mirata da parte del Cantone;
- un elevato grado di esternalizzazione di prestazioni di responsabilità del Cantone.

Tuttavia, nei Grigioni questi fattori trainanti sono quasi assenti.

L'entità della promozione dei servizi alle imprese nei Grigioni può variare da "non agire" a un esplicito inserimento nella legge sullo sviluppo economico nei Grigioni. La promozione più economica consiste tuttavia nel commissionare in modo coerente dei servizi alle imprese grigionesi, naturalmente tenendo conto delle direttive della legge sugli appalti pubblici.

Per questa ragione, il Governo viene incaricato di elaborare e attuare misure con cui possa essere garantito che in futuro le ditte grigionesi forniscano maggiori servizi alle imprese. Il successo delle misure andrà presentato ogni anno.

Coira, 12 febbraio 2013

Kappeler, Dudli, Caduff, Berther (Disentis/Mustér), Caluori, Casty, Casutt Renatus, Casutt-Derungs Silvia, Cavegn, Dosch, Furrer-Cabalzar, Geisseler, Jeker, Jenny, Joos, Koch (Tamins), Koch (Igis), Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Niederer, Niggli-Mathis (Grüsch), Parpan, Rosa, Sax, Tomaschett-Berther (Trun), Tscholl, Wieland, Buchli (Tenna), Degonda, Deplazes, Derungs, Epp, Müller (Susch)

Risposta del Governo

La questione relativa alla maggiore considerazione di imprese grigionesi nell'ambito degli appalti dell'ente pubblico è stata discussa di recente dal Gran Consiglio nel quadro di due interventi parlamentari, nei quali ne è stata richiesta l'attuazione da parte del Governo. Secondo l'incarico Felix concernente l'importanza economica degli appalti pubblici del 17 aprile 2012 e l'incarico Kappeler concernente l'innalzamento dei valori soglia negli appalti pubblici del 31 agosto 2012, in osservanza del diritto di rango superiore la prassi cantonale di aggiudicazione va in sostanza modificata nel senso che bisogna considerare maggiormente gli interessi delle aziende locali all'ottenimento di appalti pubblici. Il presente incarico va nella stessa direzione, si limita tuttavia agli offerenti di cosiddetti servizi per le imprese quale ramo del settore dei servizi.

A seguito degli interventi parlamentari citati, al momento il Governo sta valutando misure possibili per l'ulteriore miglioramento della situazione degli offerenti intracantonali nel quadro di appalti pubblici per tutti i tipi di commesse, ossia commesse edili, di fornitura e di servizi. Non si impone quindi un trattamento speciale di un ramo nel settore delle commesse di servizi, che nel settore dei servizi rappresenta circa il sei per cento di tutti gli impiegati in questo settore. Il Governo consiglia perciò di respingere l'incarico.

Per il resto, il Governo concorda però con i firmatari sul fatto che nei Grigioni, negli ultimi anni lo sviluppo dell'intero settore dei servizi è stato inferiore alla media svizzera. Secondo un'analisi attuale del Forum economico dei Grigioni, i motivi principali della debole crescita sono la stagnazione dell'economia turistica locale, che dura da circa due decenni, e la mancanza di rami economici alternativi.

Nel quadro di questo studio è inoltre stato analizzato più da vicino il potenziale di uno sviluppo e insediamento maggiori di imprese di servizi orientate alle esportazioni. Anche nel caso di ipotesi ottimiste, secondo i risultati dello studio a medio termine potrebbero essere creati al massimo 2'000 posti di lavoro, entità che corrisponde circa alla fluttuazione congiunturale dei posti di lavoro nei Grigioni. Secondo l'opinione degli esperti, misure statali mirate per promuovere in modo duraturo le imprese di servizi orientate alle esportazioni sono di difficile applicazione. Per lo sfruttamento dei potenziali di sviluppo esistenti sarebbe di fondamentale importanza un miglioramento generale delle condizioni quadro aziendali. Vi rientrano in sostanza un contesto fiscale competitivo, ubicazioni abitative attrattive, buone vie di comunicazione, un'elevata disponibilità di superfici a disposizione dell'economia, nonché un'offerta sufficiente di personale specializzato qualificato. Questi temi centrali vengono considerati anche nell'attuale programma di Governo 2013-2016 (PCSv 24: politica fiscale; PCSv 14: sviluppo dello spazio e degli insediamenti; PCSv 10/11: trasporti pubblici / manutenzione stradale e traffico di transito; PCSv 18: sviluppo economico; PCSv 5: formazione economica e sociale).

Il Governo condivide, infine, l'opinione secondo cui l'esistenza di una scuola universitaria nella regione è di grande importanza per lo sviluppo e il rafforzamento delle imprese di servizi orientate alle esportazioni, in particolare per quanto riguarda il reclutamento di personale qualificato. Per rafforzare ulteriormente la piazza universitaria e gli istituti di ricerca, nonché per portare avanti il trasferimento di sapere e tecnologie tra economia e ricerca, le legge sullo sviluppo economico attualmente in fase di revisione, nonché la nuova legge sulle scuole universitarie e la ricerca fissano volutamente dei punti centrali nella promozione delle innovazioni.

2 maggio 2013