Domanda 1 La pianificazione preventiva della protezione delle greggi conduce a un'implementazione delle misure di protezione fondata su un'ampia base. I preparativi d'esercizio vengono attuati ai più svariati livelli in considerazione di diversi fattori e consentono un collocamento mirato di cani da protezione del bestiame idonei. Di conseguenza, le aziende hanno potuto allestire una protezione sostenibile, indipendentemente dal lupo e dall'orso, prima che si verificasse il primo danno. La strategia presenta tuttora le vie giuste da intraprendere per raggiungere gli obiettivi. Essa si rivela efficace soprattutto nel settore dei danni nei confronti di terzi (aspetto della sicurezza) e dei danni agli animali da reddito (efficacia). Rispetto agli anni precedenti, il numero di episodi di morsicatura ha potuto essere ridotto, nonostante un aumento del numero di cani da protezione (2012: 7 episodi da parte dello stesso cane da protezione; 2014: 1 episodio che ha interessato il detentore del cane). Nella zona del branco di lupi sul Calanda vengono nel frattempo tenute sei greggi con cani da protezione. Nel quadro della strategia attuale non è possibile rilevare in che misura attacchi di predatori abbiano potuto essere evitati dai cani da protezione. Partiamo però dal presupposto che essi riducano considerevolmente il danno, in quanto negli anni precedenti senza misure di protezione delle greggi è stato predato un maggior numero di animali da reddito.
Domanda 2 Nel 2014 sono state estivate 54 292 pecore e 6 245 capre.
Domanda 3 Mentre per quanto riguarda le capre non si distingue secondo il tipo di sorveglianza, per quanto riguarda l'estivazione di pecore l'ordinanza sui pagamenti diretti fa distinzione tra sorveglianza permanente, pascoli da rotazione e altri pascoli. Nell'estate 2014, 62 alpi con 40 941 pecore si trovavano sotto sorveglianza permanente, 26 alpi con 3361 pecore erano gestiti come pascoli da rotazione (sempre senza pastore) e 88 alpi con 9990 pecore quali altri pascoli (negli 88 pascoli della categoria altri pascoli sono in parte inclusi pascoli comunitari e alpi che sono sì permanentemente sorvegliati, ma non possono soddisfare tutti i requisiti per la sorveglianza permanente, ragione per cui non rientrano in questa categoria).
Domanda 4 Nell'estate 2015 saranno 24 le greggi o le mandrie sorvegliate da cani da protezione: 22 greggi di pecore, un gregge di capre e una mandria di vacche nutrici.
Domanda 5 Sono disponibili dati precisi soltanto riguardo agli animali abbattuti dai grandi predatori. Altre perdite non vengono rilevate sistematicamente.
Le 9 pecore (lupo) predate nel 2012 sono state abbattute sul Calanda (Alp Ramuz) in un gregge protetto. A queste si aggiungono altre 8 pecore abbattute in territorio di San Gallo. Delle 35 pecore (orso) predate nel 2014, 5 si trovavano in un gregge protetto.
Domanda 6 La pianificazione del raggruppamento di greggi nella zona d'estivazione è sempre parte integrante della consulenza aziendale. Un raggruppamento di greggi va preso in considerazione soltanto se alcune di queste aziende hanno già implementato misure di protezione del bestiame. In molti luoghi sono già stati condotti colloqui e si è proceduto ad accertamenti. Quest'anno una delle aziende applica le misure per la seconda volta. Il raggruppamento si è dimostrato una buona soluzione già nel primo anno. Oltre alle riserve di carattere generale nei confronti della protezione delle greggi, premesse aziendali e atteggiamenti differenti in materia di pianificazione e gestione dell'allevamento, salute degli animali, conduzione del gregge e gestione convenzionale dell'alpe provocano un lungo processo di pianificazione e consulenza. A prescindere da ciò, sovente le relazioni e le situazioni sociali sono altrettanto determinanti per il processo di adeguamento.
Domanda 7 Con la presente strategia per la protezione del bestiame, il Cantone dei Grigioni dispone di una strategia esemplare finalizzata all'implementazione della protezione del bestiame. Il già esistente monitoraggio riferito alle aziende permette di garantire la qualità nonché un accompagnamento e una consulenza costanti delle aziende. Corrispondenti risorse sono necessarie per attuare in modo efficace la protezione del bestiame. Per contro, un monitoraggio annuale sul tema della protezione del bestiame non va considerato come prioritario. Al fine di un impiego efficiente dei mezzi finanziari, si dovrebbe rinunciare a un monitoraggio annuale sul tema della protezione del bestiame.
25 giugno 2015