Nel Cantone dei Grigioni, il numero di richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati (RMNA) è in costante aumento. Con una lettera, il comitato ONU sui diritti del fanciullo ha nel frattempo reso attenta la Confederazione alle lacune nell'accoglienza in Svizzera di richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati, presentando delle raccomandazioni. Per quanto riguarda il trattamento e l'assistenza a tali richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati si registrano notevoli differenze. Alcuni Cantoni hanno avviato un'assistenza regolare, in altri Cantoni i RMNA sono invece abbandonati al loro destino. La Svizzera ha sottoscritto la Convenzione delle Nazioni Unite e deve garantire che i diritti del fanciullo vengano rispettati in tutto il Paese e quindi anche nel Cantone dei Grigioni.
I bambini e gli adolescenti devono ricevere un'assistenza adeguata alla loro età e venire preparati alla vita professionale. Vi rientrano un tragitto casa-scuola non eccessivamente lungo e possibilità di accesso al mondo del lavoro e della formazione. La mancanza di strutture e un'assistenza insufficiente celano il rischio di abbandono e creano persone dipendenti a lungo termine dall'aiuto sociale. In Svizzera, i bambini e gli adolescenti non assistiti dai genitori hanno diritto a un tutore, che viene designato dall'autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA).
Vale la presunzione legale inconfutabile della necessità di protezione dei minori. L'APMA non dispone perciò di nessun margine discrezionale al riguardo. Il rispettivo comune di domicilio è esposto a un onere finanziario sproporzionato dovuto a spese procedurali, indennizzi per i mandatari e costi per il collocamento, senza poter beneficiare di una compensazione versata dal Cantone o da altri comuni. Numerosi Cantoni reagiscono con un'esecuzione sostitutiva e una chiave di ripartizione prestabilita per ovviare a una concentrazione dell'onere su un unico comune.
Situazione attuale:
Attualmente, presso il Centro di transito Landhaus Laret sono collocati 28 RMNA, di cui 10 riconosciuti o ammessi provvisoriamente (rifugiati minorenni non accompagnati). Il Centro di transito Landhaus Laret, previsto quale centro per famiglie, ospita attualmente 100 persone, tra cui 4 famiglie (stato 15.6.2015 / informazione Centro di transito Laret). I posti rimanenti sono occupati da persone singole. Un'osservazione a tale proposito: i richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati non dovrebbero venire collocati in alloggi dove si trovano anche degli adulti. Il 3.6.2015 il Centro di transito Landhaus Laret ha accolto un minorenne non accompagnato di 10 anni. Inoltre, vi si trova anche un minorenne non accompagnato di 12 anni. Finora mancano un collocamento e un'assistenza adeguata. I richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati particolarmente bisognosi di protezione tra i 10 e i 18 anni non sono collocati in un edificio separato o in un'ala che possa essere chiusa a chiave. L'igiene del corpo è carente e già si nota lo stato di abbandono dei richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati. Non è garantita un'alimentazione equilibrata. Sono in aumento le assenze da scuola. Tra i RMNA si trova una persona che si rifiuta di frequentare la scuola. Solo a partire da agosto 2015, presso il Centro di transito Laret lavorerà un pedagogista sociale al 50 per cento.
Presso il Landhaus Laret e l'alloggio di riserva Schiabach, l'attività scolastica è incentrata sul grado inferiore e sul grado superiore, ma non tiene conto delle esigenze dei RMNA più grandi. Di conseguenza, i RMNA ricevono la loro istruzione scolastica presso la scuola St. Catharina di Cazis. La scuola di Cazis ha elaborato una strategia di insegnamento che soddisfa appieno le esigenze dei RMNA. Il tempo di viaggio per recarsi a scuola ammonta però a 1:50 ore per tratta. Questo tempo di viaggio non corrisponde ai criteri per un tragitto casa-scuola conformemente agli art. 11, 41, 19 e 62 della Costituzione federale (Cost.).
Considerate la posizione geografica di Davos e la mancanza di offerte nel settore della formazione scolastica e professionale dopo la scuola dell'obbligo, va riconsiderata la scelta di Davos quale luogo di collocamento dei richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati. A Davos non esistono inoltre né formazioni transitorie, né possibilità per una formazione professionale, e nel settore del lavoro sono insediate soprattutto imprese di servizi che offrono soltanto impieghi su base stagionale.
Per le ragioni esposte, le firmatarie e i firmatari invitano il Governo a elaborare un piano quale base per una struttura di collocamento e di assistenza adeguata. Questo piano dovrà contenere i seguenti punti:
1. Una struttura di collocamento e di assistenza adeguata che soddisfi le esigenze degli interessati (richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati) e che tenga integralmente conto delle basi legislative. Si deve però badare alla disponibilità di un'assistenza 24 ore su 24 per i bambini e gli adolescenti.
2. Stabilire una chiave di ripartizione finanziaria nel Cantone dei Grigioni per l'onere risultante dall'assistenza ai richiedenti l'asilo e rifugiati minorenni non accompagnati, ripartire i costi secondo il luogo in cui vengono generati e secondo la loro entità, rafforzando così la solidarietà tra i comuni.
3. Si dovranno avviare senza indugio e con urgenza i lavori di elaborazione del piano e la sua attuazione al fine di migliorare rapidamente e in modo duraturo la situazione attuale per i bambini e gli adolescenti.
Arosa, 17 giugno 2015
Caviezel (Davos Clavadel), Mani-Heldstab, Locher Benguerel, Aebli, Alig, Atanes, Baselgia-Brunner, Bleiker, Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caduff, Cahenzli-Philipp, Caluori, Casanova (Ilanz), Casanova-Maron (Domat/Ems), Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Clalüna, Claus, Clavadetscher, Crameri, Danuser, Darms-Landolt, Davaz, Della Vedova, Deplazes, Dosch, Dudli, Engler, Epp, Fasani, Felix (Haldenstein), Felix (Scuol), Florin-Caluori, Foffa, Gartmann-Albin, Giacomelli, Grass, Gunzinger, Hardegger, Hartmann, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jaag, Jeker, Jenny, Joos, Kappeler, Kasper, Koch (Tamins), Koch (Igis), Kollegger, Komminoth-Elmer, Kunfermann, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Kuoni, Lamprecht, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Marti, Mathis, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Monigatti, Müller, Nay, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pedrini, Perl, Peyer, Pfäffli, Pfenninger, Pult, Rosa, Salis, Sax, Schneider, Schutz, Steck-Rauch, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Tenchio, Thomann-Frank, Thöny, Tomaschett-Berther (Trun), Toutsch, Troncana-Sauer, Valär, von Ballmoos, Waidacher, Weber, Weidmann, Widmer-Spreiter, Wieland, Bossi, Föhn, Gujan-Dönier, Tuor
Risposta del Governo
Dal 2008 alla fine del 2013, al Cantone dei Grigioni sono stati assegnati complessivamente 41 richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati (RMNA), nel 2014 questo numero ammontava già a 28. Nell'anno in corso, fino alla fine di luglio le assegnazioni sono già state 33. Nei soli mesi di giugno (11) e luglio (13) sono stati assegnati 24 RMNA. Come già nel 2014, anche quest'anno il numero di RMNA è aumentato in maniera sproporzionata rispetto al numero di richiedenti l'asilo, comunque già in forte crescita. Al Cantone dei Grigioni viene assegnata una quota pari al 2,7% di tutti i richiedenti l'asilo in Svizzera.
Nella media pluriennale, la quota dei RMNA oscilla tra l'1,5% e il 3 % di tutte le domande d'asilo presentate in Svizzera. In luglio, circa 300 RMNA hanno presentato una domanda d'asilo in Svizzera, ciò che corrisponde a una quota del 7,9 %. Molti RMNA provengono dall'Eritrea. Secondo la prassi vigente della Confederazione, alla maggior parte di essi viene concesso il diritto di rimanere. Nell'autunno 2014, nel Cantone dei Grigioni è stata creata un'offerta di collocamento speciale presso il Centro di transito Landhaus a Davos Laret. Appena questi minorenni saranno riconosciuti quali rifugiati, avranno il diritto di rimanere in Svizzera in modo permanente. Essi hanno diritto alle misure necessarie nel quadro della protezione dei minori. Al fine di promuovere la loro integrazione e, (almeno) a medio termine, la loro indipendenza economica, essi hanno bisogno di assistenza e di una struttura diurna, nonché di formazione nel quadro della scuola obbligatoria e della formazione professionale. Al fine di rendere possibile un'organizzazione della vita autonoma ed economicamente indipendente, queste offerte e misure (protezione, assistenza, formazione e integrazione) non devono essere garantite soltanto fino al raggiungimento della maggiore età, bensì fino alla conclusione di una prima formazione adeguata.
In merito al punto 1:
La competenza durante la procedura d'asilo è del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, più precisamente dell'Ufficio della migrazione e del diritto civile. Nel caso di un riconoscimento quale rifugiato o di un'ammissione provvisoria, la competenza passa al Dipartimento dell'economia pubblica e socialità, più precisamente all'Ufficio del servizio sociale. Misure adeguate per il collocamento, l'assistenza e la promozione scolastica o professionale dei minori interessati sono state esaminate e stabilite a livello sovradipartimentale. Esiste un piano per una struttura di collocamento e di assistenza adatta. Questo piano prevede per i RMNA principalmente il collocamento presso un centro di transito con struttura di assistenza e diurna adeguata, nonché per i rifugiati minorenni non accompagnati delle soluzioni successive fino alla conclusione di una prima formazione adeguata. Le corrispondenti offerte sono differenziate a seconda dell'età e del sesso dei giovani. L'attuazione del piano è stata avviata nel luglio 2015.
In merito al punto 2:
I costi per i RMNA devono essere assunti interamente dal Cantone. Per contro, i costi per i rifugiati minorenni non accompagnati rientrano nella sfera di competenza dei comuni. Condividendo l'opinione delle firmatarie e dei firmatari dell'incarico, il Governo è dell'avviso che questi costi non debbano essere assunti unicamente dai comuni di soggiorno, bensì in misura proporzionale da tutti i comuni. Quale chiave di ripartizione per i costi dei rifugiati minorenni non accompagnati si presta il numero di abitanti dei comuni. Questa chiave di ripartizione viene già oggi utilizzata per la quota di partecipazione dei comuni ai costi per le misure d'integrazione per stranieri. Per le misure del Cantone richieste dall'incarico e per la chiave di ripartizione dei costi dovrà ancora essere creata una regolamentazione legislativa. In essa andrà disciplinata anche la copertura dei costi per le misure eventualmente disposte dall'autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) a favore degli interessati.
Per un periodo transitorio dal 1° gennaio 2016 al momento dell'entrata in vigore di una regolamentazione legislativa definitiva, il Governo intende coprire le spese tramite una quota parte della forfetaria globale messa a disposizione dalla Confederazione per i rifugiati non esercitanti un'attività lucrativa. Attualmente, ai comuni non viene versata l'intera forfetaria globale. La quota parte per i costi di assistenza pari quasi a un milione di franchi all'anno viene trattenuta e utilizzata dall'Ufficio del servizio sociale per coprire i corrispondenti costi dei servizi sociali. Per il 2016 si prevede di adeguare lo scopo di questa quota di partecipazione e di utilizzarla per coprire i costi generati dagli interessati. I costi netti per i servizi sociali cui dovranno fare fronte i comuni a partire dal 2016 aumenteranno di conseguenza di circa 4 franchi per abitante. A complemento di questi fondi, il Cantone dispone dell'intera forfetaria globale pari a circa 1500 franchi al mese per i giovani non esercitanti un'attività lucrativa da esso assistiti. È difficile stimare in particolare il numero di giovani da assistere e i costi delle misure dell'APMA. Qualora i fondi complessivi disponibili non dovessero essere sufficienti, il Governo dovrebbe aumentare l'attuale quota parte cantonale della forfetaria globale della Confederazione a carico dei comuni.
In merito al punto 3:
Ai sensi di misure immediate per singoli gruppi di minorenni non accompagnati, già a partire da luglio 2015 sono state realizzate delle offerte adatte. Ad esempio, le giovani donne vengono collocate e assistite presso l'offerta St. Catherina del convento di Cazis. Questa struttura mette a disposizione anche le offerte scolastiche per i giovani uomini.
Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico ai sensi di queste spiegazioni.
27 agosto 2015