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Sessione: 18.10.2016

Numerosi indizi lasciano presumere che i comuni concedenti e i Cantoni di ubicazione della forza idrica in futuro dovranno accettare perdite in relazione ai canoni d'acqua. Nei Grigioni vi è la particolarità secondo cui i canoni d'acqua vengano di norma ripartiti a metà tra i comuni concedenti e il Cantone. Nel Comune di Albula/Alvra e in tanti altri comuni concedenti, una parte considerevole delle entrate consiste in canoni d'acqua. Una perdita farebbe quindi molto male al bilancio di questo e di altri comuni concedenti.

 

A questo proposito, poniamo al Governo le seguenti domande:

 

1. A quanto ammonta la quota di entrate dovuta ai canoni d'acqua nei 12 comuni maggiormente interessati?

 

2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui un eventuale riduzione dei canoni d'acqua avrebbe conseguenze incisive per molti comuni concedenti?

 

3. Il Governo è disposto a opporsi, con tutti i mezzi a disposizione, alla riduzione dell'aliquota massima del canone d'acqua insieme ai Cantoni alpini e ai comuni concedenti?

 

4. Il Governo è disposto a proporre eventualmente un adeguamento della legge sulle forze idriche al fine di garantire le entrate dai canoni d'acqua per i comuni?

 

Coira, 18 ottobre 2016

 

Engler (Surava), Thomann-Frank, Müller, Albertin, Bleiker, Blumenthal, Bondolfi, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caduff, Caluori, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Danuser, Darms-Landolt, Dermont, Dosch, Engler (Davos Dorf), Epp, Fasani, Felix (Scuol), Florin-Caluori, Gartmann-Albin, Geisseler, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jeker, Jenny, Koch (Tamins), Kollegger, Kunfermann, Lamprecht, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Niederer, Papa, Paterlini, Pedrini, Pult, Sax, Schneider, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, Zanetti, Berther (Segnas), Bonderer, Cantieni, Ellemunter, Loi, Nicolay, Pfister, Ruckstuhl, Vassella

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1:
Per quanto riguarda i dodici comuni maggiormente interessati risulta la seguente quota agli introiti fiscali dovuta ai canoni d'acqua (base: dati della perequazione finanziaria 2017; per gli introiti fiscali delle persone fisiche e giuridiche la media aritmetica è quella degli anni 2013 e 2014, per i canoni d'acqua la media è quella degli anni 2014 e 2015): Ferrera 634 per cento, Rongellen 414 per cento, Zillis-Reischen 409 per cento, Buseno 333 per cento, Sufers 285 per cento, Avers 266 per cento, Medel (Lucmagn) 253 per cento, Andeer 213 per cento, Casti-Wergenstein 190 per cento, Donat 139 per cento, Safiental 128 per cento e Rossa 126 per cento.

In merito alla domanda 2:
Un taglio o una riduzione dell'aliquota massima del canone d'acqua e quindi delle entrate dai canoni d'acqua avrebbe – a seconda dell'ammontare della riduzione – conseguenze incisive non solo per molti comuni concedenti, bensì in egual misura anche per il Cantone. Le modifiche avrebbero inoltre ripercussioni sulla perequazione finanziaria intracantonale. La nuova perequazione finanziaria grigionese tiene conto anche delle perdite legate ai canoni d'acqua e ha una funzione importante poiché compensa tendenzialmente le variazioni dei canoni d'acqua. Più un comune risulta debole, più questo effetto perequativo sarà forte. La compensazione può raggiungere il 50 per cento.

Nel caso di una perdita di canoni d'acqua aumenterebbe inoltre il volume necessario per la perequazione delle risorse. Il Cantone se ne assumerebbe quasi l'80 per cento e i comuni finanziariamente forti circa il 20 per cento. Per quanto riguarda la capacità finanziaria, i comuni senza canoni d'acqua (degni di nota) e quindi senza perdite (degne di nota) relative ai canoni d'acqua risultebbero rafforzati rispetto agli altri comuni. Insieme al Cantone, anche questi ultimi dovrebbero fornire prestazioni di solidarietà a seguito dei cambiamenti nella perequazione finanziaria. La distribuzione degli oneri tra i comuni sarebbe così sostanzialmente più equilibrata.

In merito alla domanda 3:
Il Governo si è impegnato a fondo già in passato, insieme ai governi degli altri sei Cantoni alpini nonché a quelli dei Cantoni di Argovia e di Berna, contro una riduzione dell'aliquota massima del canone d'acqua. Nelle prossime fasi interverrà nuovamente con forza contro una riduzione.

In merito alla domanda 4:
Come spiegato nella risposta alla domanda 2, perdite rilevanti relative ai canoni d'acqua avrebbero conseguenze incisive per i comuni e il Cantone. I meccanismi di compensazione in caso di perdite di ricavi dei comuni sono disciplinate dalla perequazione finanziaria intracantonale. Un adeguamento della legge sulle forze idriche e quindi un ulteriore aggravio del bilancio cantonale che andasse oltre gli effetti diretti delle perdite di reddito non sarebbero sostenibili e non corrisponderebbero ai meccanismi della perequazione finanziaria grigionese. Un'assunzione delle perdite legate ai canoni d'acqua dei comuni da parte del Cantone avrebbe inoltre quale conseguenza un trasferimento di oneri finanziari dai comuni al Cantone e violerebbe il valore indicativo di politica finanziaria del Gran Consiglio concernente la rinuncia a trasferimenti di oneri. La suddivisione in ragione della metà ciascuno dei canoni d'acqua tra comuni e Cantone dovrebbe anche essere mantenuta per motivi di politica energetica.

La nuova regolamentazione dei canoni d'acqua a livello federale avrà conseguenze a partire dal 2020. Dal 2020 inizia inoltre un nuovo periodo di compensazione della durata di quattro anni per quanto riguarda la perequazione finanziaria della Confederazione (NPC). A questo proposito si prevedono perdite di contributi per i Cantoni beneficiari della NPC. I comuni non saranno interessati da queste perdite. A partire da quella data il Cantone sarà quindi confrontato ad altre forti diminuzioni delle entrate.

In considerazione di queste premesse, al Cantone manca il margine di manovra necessario per accollarsi ulteriori aggravi. Il Cantone sarà al contrario obbligato, al più tardi a partire da quella data, ad adottare misure di risparmio per sgravare il bilancio cantonale.

16 novembre 2016