Dall'avvento della fotografia, innumerevoli fotografi professionisti e dilettanti hanno immortalato in immagini la varietà e l'unicità del Cantone dei Grigioni nonché delle persone che lo popolano. Attraverso la conservazione e la digitalizzazione si intende preservare per il futuro questa eredità fotografica unica nel suo genere e prepararla per la diffusione ai giorni nostri.
A tale compito si dedica tra l'altro la Fotostiftung Graubünden, istituita nell'autunno del 2013. La Mediathek Graubünden è la banca dati di fotografie online della Fotostiftung Graubünden (www.fotoGR.ch). In quanto una delle più ampie collezioni di fotografie online della Svizzera, consente a istituzioni pubbliche e a collezionisti privati di rendere i propri fondi fotografici accessibili alla collettività. In questo modo viene garantito un semplice accesso alla memoria audiovisiva del Cantone dei Grigioni.
Il lavoro di digitalizzazione viene finanziato da fondazioni, benefattori, comuni, dall'associazione Memoriav nonché in parte da contributi dal Fondo della lotteria intercantonale. La digitalizzazione e la preparazione per tutti gli interessati avvengono quindi oggi senza gravare sul bilancio cantonale.
Tra gli altri, anche uffici cantonali intendevano cedere i propri fondi di fotografie alla fondazione affinché questa li digitalizzasse. Questo progetto è stato impedito dall'intervento dell'Ufficio della cultura e dell'Archivio di Stato, il quale è stato motivato tra l'altro come segue:
Una presentazione di fondi fotografici statali deve avvenire esclusivamente ad opera dell'Archivio di Stato nel contesto dell'insieme dei documenti dell'Amministrazione. Una suddivisione dei documenti dell'Amministrazione secondo il tipo (atti e contratti, piani, serie rilegate come fatture e protocolli, documenti singoli, documenti digitali, ecc.) non sarebbe utile. Per farla breve, l'Archivio di Stato rivendica il monopolio per la digitalizzazione dei fondi fotografici statali, il monopolio per la presentazione di queste fotografie al pubblico nonché il monopolio decisionale ovvero la sovranità decisionale esclusiva riguardo alle foto meritevoli di essere conservate. In questo modo il Cantone rinuncia consapevolmente al finanziamento da parte di terzi della digitalizzazione di fondi fotografici. L'Archivio di Stato sostiene del resto la medesima posizione con riguardo ai fondi fotografici di origine privata depositati presso l'Archivio (approssimativamente l'80 % di tutte le fotografie depositate nell'Archivio).
Le firmatarie e i firmatari chiedono al Governo di rispondere alle seguenti domande:
1. Il Governo condivide l'opinione dell'Ufficio della cultura secondo cui i fondi fotografici dei diversi uffici devono essere digitalizzati esclusivamente dall'Archivio di Stato e il materiale digitalizzato deve essere reso accessibile al pubblico soltanto ad opera dell'Archivio di Stato?
2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui la prassi menzionata alla domanda 1 deve valere anche per i fondi fotografici di origine privata che sono stati ceduti per l'archiviazione all'Archivio di Stato?
3. In caso di risposta affermativa alle domande 1 e 2, questa prassi è sensata anche nei casi in cui i fondi fotografici vengono trasmessi per la conservazione all'Archivio di Stato dopo la digitalizzazione e l'Archivio di Stato può pubblicare le copie digitali delle fotografie anche sulle proprie piattaforme?
4. È vero che con questa prassi risulta gravato il budget dell'Ufficio della cultura destinato alla digitalizzazione?
5. In questo modo si rinuncia a mezzi privati per la digitalizzazione di fondi fotografici, ciò che in fin dei conti porta a una riduzione dei mezzi a disposizione di altri progetti in ambito culturale?
6. Il Governo condivide l'opinione secondo cui i fondi fotografici di origine privata che sono stati ceduti all'Archivio di Stato per l'archiviazione possono essere valutati ed eventualmente eliminati esclusivamente dall'Archivio di Stato e non ad esempio essere ceduti alla Fotostiftung Graubünden, affinché quest'ultima possa valutare queste fotografie secondo i propri criteri, che possono divergere da quelli dell'Archivio di Stato, prima del loro smaltimento ed eventualmente conservarle?
Coira, 13 giugno 2017
Caduff, Casty, Thomann-Frank, Berther (Disentis/Mustér), Blumenthal, Bondolfi, Buchli-Mannhart, Caluori, Casanova (Ilanz), Casutt-Derungs, Cavegn, Danuser, Darms-Landolt, Della Vedova, Dermont, Dosch, Epp, Fasani, Foffa, Gartmann-Albin, Geisseler Hans, Jaag, Joos, Kollegger, Kunfermann, Kunz (Coira), Monigatti, Müller, Niederer, Paterlini, Pedrini, Perl, Sax, Schneider, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, von Ballmoos, Berther (Segnas), Bossi, Föhn, Geisseler Severin, Plattner Gerber