A seguito della bassa partecipazione ai costi da parte dell'ente pubblico, in Svizzera le spese per l'assistenza ai bambini complementare alla famiglia risultano più alte della media nel confronto internazionale. In molti casi non risulta pagante che entrambi i genitori esercitino un'attività lavorativa. La riduzione di questo incentivo negativo per quanto riguarda l'attività lavorativa è assolutamente necessaria sia dal punto di vista della politica familiare, sia in considerazione della mancanza di specialisti.
Nei prossimi 5 anni la Confederazione metterà perciò a disposizione circa 100 milioni di franchi per creare un incentivo affinché Cantoni e comuni investano maggiormente nell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia. Da un lato è prevista la riduzione dei costi per l'assistenza e d'altro lato è previsto il sostegno a progetti che coordinino meglio l'offerta di assistenza con le esigenze di genitori che lavorano (ad es. offerte di assistenza durante le vacanze scolastiche o in caso di orari di lavoro irregolari, in particolare nel settore delle cure e nelle regioni turistiche).
1. Quali passi concreti prevede di intraprendere il Cantone per beneficiare dei mezzi federali a disposizione?
2. Qual è il quadro temporale?
In aggiunta, presso gli asili nido si pone la questione del finanziamento in relazione all'integrazione di bambini disabili o con un maggiore bisogno di sostegno.
3. Chi si assume i costi per il maggiore onere in termini di personale risultante dall'assistenza a bambini disabili negli asili nido?
Coira, 14 giugno 2017
Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Atanes, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Deplazes, Gartmann-Albin, Jaag, Locher Benguerel, Monigatti, Noi-Togni, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Thöny