La sicurezza rientra tra le esigenze di base dell'uomo. Un'elevata sicurezza è inoltre molto importante anche quale fattore economico per un'ubicazione attrattiva. Per effettuare una valutazione della situazione relativa alla sicurezza come noto viene fatta una distinzione tra una "sicurezza oggettiva", riscontrabile grazie a dati statistici e ai fatti, e una "sicurezza soggettiva" basata sulla percezione del singolo individuo. Entrambi i tipi di sicurezza sono di fondamentale importanza.
Sicurezza oggettiva: dipende dalle condizioni quadro. In questo contesto il Governo rimanda alla pagina 24 del preventivo e del programma annuale ES 4/22 "sicurezza pubblica", dove viene definito l'obiettivo annuale. Le firmatarie e i firmatari riconoscono gli sforzi del Governo e sostengono tali sforzi senza riserve.
Sicurezza soggettiva: la sensazione di sicurezza da parte della popolazione dipende tra l'altro anche da una comunicazione aperta, trasparente e regolare. Attualmente bisogna purtroppo constatare che tale attività da parte della Confederazione risulta molto lacunosa. Negli ultimi mesi sono stati ad esempio fermati presso le dogane di Campocologno, Müstair e Martina circa 50 rifugiati che sono stati rinviati o portati ad Altstätten presso il centro di competenze. La popolazione non si è praticamente accorta di nulla. Ciò è avvenuto grazie all'eccellente lavoro delle nostre forze di sicurezza attive in prima linea, che con molto impegno e umanità, ma al contempo non senza fatica, hanno gestito i singoli casi. Sulla base di questo fatto si potrebbe ritenere che alle nostre frontiere grigionesi non vi siano problemi. Questa situazione resa più rosea potrebbe essere sfruttata dalla Confederazione quale pretesto per ridurre ulteriormente il reale effettivo delle Cgcf nel nostro Cantone, fatto che viene categoricamente rifiutato.
La presenza di Cgcf e dogane alle frontiere non contribuisce solo all'aumento della sicurezza in senso generale. Provvede contemporaneamente a fare in modo che vi siano posti di lavoro importanti e di grande valore nelle nostre regioni periferiche. In questo contesto le firmatarie e i firmatari si rammaricano molto del fatto che tramite la prevista centralizzazione del servizio di indagini doganali sia prevista un'ulteriore riduzione dei posti di lavoro. Le firmatarie e i firmatari chiedono quindi quali conseguenze avrà per il Cantone dei Grigioni il progetto di riforma DaziT della Direzione generale delle dogane da 400 mio. di franchi, il quale comprende anche una componente organizzativa.
Con stupore siamo costretti a prendere atto del fatto che nonostante diversi interventi, ad esempio anche l'iniziativa cantonale inoltrata poco tempo fa a questo proposito, la Confederazione procederà a un'ulteriore riduzione dei posti di lavoro. Secondo il Governo è necessario opporsi con decisione a questo modo di procedere. Le firmatarie e i firmatari condannano con veemenza un'ulteriore riduzione di posti di lavoro.
Sulla base di quanto esposto in precedenza, il Governo viene incaricato di:
1. richiedere al Corpo delle guardie di confine un'attività di informazione trasparente rivolta al pubblico in merito alla situazione alle frontiere del nostro Cantone e in merito alle conseguenze del progetto DaziT;
2. impegnarsi attivamente e ulteriormente presso la Confederazione contro una riduzione presso le dogane e presso i Cgcf nelle regioni del Cantone dei Grigioni;
3. evitare con tutti i mezzi a disposizione una centralizzazione del servizio di indagini doganali e quindi un'ulteriore riduzione dei posti di lavoro nelle regioni grigionesi;
4. unirsi agli altri Cantoni della Svizzera orientale e comunicare alla Confederazione chiare aspettative riguardo alla dotazione di personale alle dogane e nei Cgcf alle frontiere orientali.
Coira, 6 dicembre 2017
Della Vedova, Salis, Michael (Castasegna), Albertin, Alig, Atanes, Berther (Disentis/Mustér), Bleiker, Blumenthal, Bondolfi, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Caduff, Caluori, Casanova (Ilanz), Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Clalüna, Claus, Danuser, Darms-Landolt, Deplazes, Dermont, Dosch, Dudli, Engler (Davos Dorf), Epp, Fasani, Felix (Scuol), Florin-Caluori, Geisseler, Giacomelli, Gunzinger, Hartmann, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jeker, Jenny, Joos, Koch (Tamins), Kollegger, Komminoth-Elmer, Kunfermann, Kunz (Fläsch), Lamprecht, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Mathis, Michael (Donat), Monigatti, Müller, Nay, Niederer, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pfäffli, Sax, Schneider, Schutz, Steck-Rauch, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Toutsch, Troncana-Sauer, von Ballmoos, Waidacher, Weber, Weidmann, Widmer-Spreiter, Wieland, Zanetti, Antognini, Berther (Segnas), Engler (Surava), Grünenfelder Hunger, Pfister, Wellig