Collegamenti diretti e ben realizzati destinati al traffico lento favoriscono il passaggio dall'automobile alla bicicletta, fatto lodevole e che deve essere favorito.
Affinché i percorsi ciclabili diventino attrattivi per i ciclisti devono presentare un determinato standard di costruzione. Questo fatto è comprensibile, ciononostante il comfort non deve andare a scapito della natura.
Quando vengono realizzate nuove piste ciclabili, sempre più spesso si pianificano e realizzano tratte in asfalto, addirittura in settori che attraversano il bosco. Le piste ciclabili pavimentate, larghe da 2 a 3 metri, alterano la caratteristica del paesaggio e arrecano pregiudizio all'ecosistema.
Si dovrebbe perciò rinunciare ad asfaltare percorsi ciclabili che si trovano in aree sensibili come boschi, prati secchi, ecc. Al fine di garantire l'attrattiva dei percorsi sono necessarie pavimentazioni alternative ed ecocompatibili.
Le firmatarie e i firmatari intendono dare un impulso allo sviluppo di pavimentazioni innovative e invitano il Governo a conferire all'UTE di Coira un incarico finalizzato allo sviluppo di una pavimentazione innovativa ed ecocompatibile per collegamenti del traffico lento, in collaborazione con altre istituzioni e federazioni, come ad es. l'EMPA, la SIA o l'USTRA.
Coira, 25 ottobre 2018
Deplazes (Coira), Schwärzel, Atanes, Baselgia-Brunner, Buchli-Mannhart, Cahenzli-Philipp, Casty, Degiacomi, Della Cà, Gasser, Grass, Hofmann, Horrer, Kappeler, Kunfermann, Locher Benguerel, Müller (Felsberg), Noi-Togni, Perl, Preisig, Rettich, Rutishauser, Thöny, von Ballmoos, Wilhelm, Spadarotto