La mobilità elettrica rappresenterà una sfida per la rete elettrica svizzera. Tuttavia non si pone la domanda se sia disponibile o meno energia sufficiente. La domanda è se è disponibile energia sufficiente al momento giusto e nel posto giusto e cosa fare con l'energia prodotta durante il giorno da impianti fotovoltaici che non viene utilizzata. Le conseguenze sono oscillazioni energetiche che possono comportare pregiudizi a una rete elettrica stabile.
Sempre più privati decidono di installare impianti fotovoltaici sulla propria casa di proprietà. Ciò sarà anche sensato, poiché permette di produrre una parte dell'energia che serve per coprire il proprio fabbisogno energetico. Tuttavia dal momento che i membri dell'economia domestica durante il giorno si trovano al lavoro, l'energia di produzione propria non può essere utilizzata. A meno che non si faccia capo anche in questo caso ad accumulatori. Il signor Walter Sattinger dell'azienda Swissgrid AG ha dichiarato quanto segue, cito: "Presto a livello europeo mancheranno accumulatori a lungo termine, perciò è necessario un consumo di energia elettrica intelligente, non da ultimo per non dover sovradimensionare le reti per singoli picchi", fine della citazione. La mobilità elettrica potrebbe essere convertita in accumulatori mobili. Con il presupposto che venga promossa una corrispondente infrastruttura di ricarica intelligente.
Una buona copertura con stazioni di ricarica può promuovere la mobilità elettrica. Tuttavia questo non deve essere l'aspetto primario; la copertura con stazioni di ricarica per la mobilità elettrica dovrebbe essere realizzata per l'appunto laddove essa è effettivamente necessaria durante il giorno, ossia presso aziende o posteggi dove i veicoli elettrici sono parcheggiati durante il giorno, dove è possibile immagazzinare i picchi di tensione prodotti da impianti eolici e fotovoltaici e contribuire così alla stabilità della rete elettrica della Svizzera. Dubito che gli scenari contenuti nel masterplan relativo alle infrastrutture di ricarica oggi siano ancora adeguati. La raccomandazione "H2 colmare le lacune individuate nella rete di ricarica veloce" ha senso al massimo per il traffico di transito e quello dovuto al turismo, ma comporta sollecitazioni indesiderate per la rete e ha un effetto negativo per la stabilità. Purtroppo quale commerciante non mi ritrovo nemmeno nella raccomandazione H4. Tuttavia, attualmente per le imprese è tutt'altro che economico investire nelle stazioni di ricarica. Crediamo che qui siano necessari degli incentivi se vogliamo davvero continuare sulla strada della mobilità elettrica.
Noi della frazione UDC presentiamo quindi il seguente incarico:
1. Elaborazione di un'analisi della situazione che esamini i seguenti punti:
- Quale effetto hanno gli impianti eolici e fotovoltaici sulla stabilità della rete, in considerazione di una previsione realistica per il futuro?
- Stato attuale e tabella di marcia per quanto riguarda l'ampliamento dell'infrastruttura di rete. A che punto siamo oggi e siamo pronti per il futuro?
- Opportunità e potenzialità della mobilità elettrica per una rete stabile.
2. Il Governo esamina il masterplan relativo alle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica ed elabora un'infrastruttura di ricarica intelligente insieme ai gestori di rete.
3. Elaborazione di misure di sostegno sotto forma di deduzioni fiscali e/o esenzioni dall'assoggettamento per aziende artigianali, aziende, parcheggi che offrono stazioni di ricarica per i dipendenti e/o gli inquilini permanenti.
Coira, 22 ottobre 2020
Gort, Koch, Della Cà, Brandenburger, Favre Accola, Salis, Menghini-Inauen, Renkel