Le località turistiche invernali si stanno preparando intensamente già da settimane e mesi in vista dell'imminente stagione con piani di protezione, biglietterie online e tonnellate di disinfettanti. Hanno investito molto nell'elaborazione dei piani di protezione e i gestori degli impianti di risalita hanno allestito un piano di protezione che è stato giudicato in termini positivi dall'Ufficio federale della sanità pubblica e che è stato associato a investimenti elevati. Ora la stagione invernale è alle porte e determinate cerchie si domandano se potrà essere svolta o se eventualmente potrà essere svolta solo in misura fortemente limitata. Ad esempio diversi Stati europei, tra cui anche Paesi confinanti con la Svizzera quali Germania, Italia e Francia, richiedono che tutti i comprensori sciistici d'Europa rimangano chiusi fino al 10 gennaio 2021. La pressione sulla Svizzera è in aumento e ci sono già i primi Stati che hanno disposto misure per dissuadere gli appassionati di sport invernali da un viaggio in Svizzera: la Francia ha deciso che tutti i turisti dello sci di rientro dalla Svizzera dovranno sottoporsi al test della COVID-19, mentre l'Austria ha disposto un obbligo di quarantena temporaneo per tutti coloro che rientrano da zone a rischio. Naturalmente questi Paesi sono liberi di emanare autonomamente le regole che devono valere sul loro territorio. La Svizzera deve però decidere autonomamente quello che è giusto per lei. Venerdì 4 dicembre 2020 il Consiglio federale ha presentato ulteriori misure e sembra che abbia ceduto almeno in parte alle pressioni provenienti dall'estero. Per poter aprire, i comprensori sciistici necessitano di un'autorizzazione del Cantone, che viene rilasciata soltanto in presenza di capacità sufficienti negli ospedali. I gestori dei comprensori sciistici dovranno inoltre presentare severi piani di protezione in cui siano attuate le prescrizioni uniformate a livello nazionale. Su pressione dei Cantoni di montagna, la Confederazione ha pur sempre rinunciato a limitazioni delle capacità. Tutti i mezzi di trasporto chiusi, per esempio cabinovie e funivie, possono però essere occupati soltanto per due terzi della loro capienza. La regola vale sia per i posti in piedi sia per i posti a sedere. In tutti gli impianti di risalita, anche sulle sciovie e seggiovie, vige l'obbligo della mascherina. Nelle file di attesa deve essere portata la mascherina e rispettata la distanza obbligatoria. Gli ospiti di strutture della ristorazione nei comprensori sciistici possono essere ammessi nei locali chiusi soltanto se è disponibile un tavolo per loro.
La Confederazione ha deciso che i comprensori sciistici non debbano essere chiusi e il Governo si è espresso a favore dell'apertura di questi comprensori, fatto che viene accolto con esplicito favore dalle firmatarie e dai firmatari.
Ciò considerato, le firmatarie e i firmatari desiderano sapere
- come valuta il Governo il rischio di contagio e di diffusione associato all'apertura dei comprensori sciistici e se il Governo dispone anche di un piano B in caso di forte aumento dei contagi.
- quali conseguenze economiche avrebbero per il Cantone dei Grigioni le restrizioni attualmente note stabilite dalla Confederazione o la chiusura dei comprensori sciistici.
- quali misure sono state adottate dai comprensori sciistici grigionesi in vista dell'imminente stagione invernale, come valuta il Governo queste misure, come ne viene garantito il rispetto e a quale dispendio sono associate la pianificazione e la preparazione di queste misure.
- se i provvedimenti previsti da lungo tempo dai comprensori sciistici soddisfano le nuove direttive della Confederazione e dove siano eventualmente necessari degli adeguamenti.
- in che modo il Governo interviene affinché i comprensori sciistici possano rimanere aperti e come il Governo valuta le nuove prescrizioni emanate dalla Confederazione.
- come potrebbero essere configurati gli indennizzi finanziari per i gestori di impianti di risalita, per la ristorazione, il settore alberghiero e paralberghiero, l'artigianato, ecc. a seguito delle restrizioni attualmente note o nel caso in cui i comprensori sciistici debbano essere completamente chiusi.
- come può essere compensata l'assenza di turisti provenienti dall'estero con ospiti nazionali.
- cosa il Governo si aspetta dai test a tappeto e di controllo e se in caso di esperienze positive sia anche disposto ad estenderli ad altre regioni.
Le firmatarie e i firmatari chiedono alla Conferenza dei presidenti di presentare al Gran Consiglio proposta motivata concernente la dichiarazione d'urgenza della presente interpellanza (art. 11 cpv. 4 lett. n ROGC) e al Gran Consiglio di dichiarare urgente la presente interpellanza (art. 66 ROGC).
Davos, 7 dicembre 2020
Crameri, Brunold, Maissen, Berther, Caluori, Cantieni, Casutt-Derungs, Della Vedova, Deplazes (Rabius), Derungs, Epp, Florin-Caluori, Föhn, Geisseler, Kohler, Kunfermann, Loepfe, Paterlini, Ruckstuhl, Sax, Schmid, Schneider, Tomaschett-Berther, Bürgi-Büchel, Heini, Spreiter