A causa della cattiva situazione finanziaria, nel 2016 in seno a Repower si è proceduto a un aumento di capitale e sono arrivati nuovi investitori. Gli azionisti esistenti hanno quindi potuto partecipare all'aumento del capitale. Le quote detenute dagli azionisti che non vi hanno partecipato si sono così indebolite.
Osservando la composizione degli azionisti di Repower nel periodo 2015-2020 è possibile constatare quanto segue:
Azionisti
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31.12.2015
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31.12.2016
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31.12.2017
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31.12.2018
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31.12.2019
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31.12.2020
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Elektrizitätswerke des Kantons Zürich (EKZ)
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-
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28,32%
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29,83%
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29,83%
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32,12%
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33,96%
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Cantone dei Grigioni
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58,30%
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21,96%
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21,96%
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21,96%
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21,96%
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21,96%
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UBS Clean Energy Infrastructure KG (UBS-CEIS)
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-
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18,88%
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18,88%
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18,88%
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18,88%
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18,88%
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Axpo Holding AG
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33,70%
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12,69%
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12,69%
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12,69%
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12,69%
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12,69%
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Altri
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8%
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18,15%
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16,64%
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16,64%
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14,35%
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12,51%
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Riassumendo si può affermare che la partecipazione di EKZ ha costantemente registrato un aumento, mentre le quote degli altri azionisti principali sono rimaste invariate. A prima vista una tale constatazione non appare drammatica, in quanto in questo momento nessuno detiene la maggioranza delle azioni. Tuttavia, se si considera che un fondo può anche adattare i propri investimenti sulla base della propria strategia d'investimento, appare altrettanto possibile che tale fondo decida prima o poi di lasciare la partecipazione oppure che il fondo venga sciolto. In questo caso, la sua quota del 18,88 per cento sarebbe nuovamente disponibile. Se EKZ rilevasse questa quota, secondo lo stato al 31.12.2020 deterrebbe il 52,84 per cento e di conseguenza la maggioranza assoluta delle azioni. Nel 2016, con una quota del 47,20 per cento non sarebbe ancora stato possibile detenere la maggioranza assoluta delle azioni. Ora, la nostra percezione soggettiva ci mostra qui lo scenario di un'acquisizione "ostile" longa manus.
Lasciamo ora da parte le cifre e prendiamo in considerazione un'altra stranezza, ovvero il gestore del fondo UBS Clean Energy Infrastructure KG (UBS-CEIS), quel fondo che appunto come detto partecipa a Repower con una quota del 18,88 per cento dal 2016. Il gestore del fondo è la società Fontavis AG, del cui consiglio d'amministrazione è membro, secondo il registro di commercio già dal 2013, l'attuale consigliere agli Stati e membro del consiglio d'amministrazione di Repower Dr. Martin Schmid. Consultando il registro di commercio saltano all'occhio altri due nomi: quello di Leuenberger Roland, che apparentemente, stando al registro di commercio, è stato membro del consiglio d'amministrazione della Fontavis AG dal 2011 al 2018 ed è l'attuale CEO di Repower; e quello di Huber Beat, membro della direzione della Fontavis AG e successore di Roland Leuenberger nel consiglio d'amministrazione di Repower.
Chiediamo pertanto quanto segue al Governo:
- Supponiamo che il Governo fosse stato al corrente dei legami tra la Fontavis AG e il consigliere agli Stati Dr. Martin Schmid, l'attuale CEO di Repower Roland Leuenberger e il membro del consiglio d'amministrazione di Repower Beat Huber. Il Governo può escludere che la società Fontavis AG e i relativi membri del consiglio d'amministrazione abbiano potuto approfittare di vantaggi, quali ad esempio conoscenze privilegiate?
- In considerazione delle evidenze precedentemente menzionate e dei legami tra la Fontavis AG e il consigliere agli Stati Dr. Martin Schmid, l'attuale CEO di Repower Roland Leuenberger e il membro del consiglio d'amministrazione di Repower Beat Huber, si pone la domanda se il Governo ritenga la situazione priva di rischio dal profilo giuridico e morale.
- Quale membro del consiglio d'amministrazione rappresenta gli interessi del Cantone dei Grigioni? In considerazione della vicenda summenzionata, escludiamo il Dr. Martin Schmid.
- Come garantisce il Governo che gli interessi del Cantone, dei comuni e della popolazione grigionese quali sicurezza energetica, posti di lavoro, canoni d'acqua ecc. siano rappresentati nel consiglio d'amministrazione? Il Governo attribuisce incarichi concreti ai relativi rappresentanti? Oppure come ci si deve immaginare la situazione?
- Esistono convenzioni tra azionisti che disciplinano la ripartizione delle azioni in caso di uscita dalla partecipazione del fondo UBS e il Governo esclude che, in caso di uscita del fondo UBS, il capitale azionario passi a EKZ e che di conseguenza il controllo di Repower lasci il nostro Cantone?
Coira, 27 agosto 2021
Gort, Favre Accola, Della Cà, Brandenburger, Grass, Hefti, Hug, Salis, Adank-Arioli, Roner, Stocker