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Sessione: 27.08.2021

L'aumento costante del numero di grandi predatori, in particolare dei lupi, ha delle conseguenze sulla gestione dell'agricoltura e dell'economia alpestre. Forme di gestione che esistono da decenni sono minacciate o sono possibili solo con oneri elevati in termini finanziari e di personale. La sollecitazione psichica e fisica per le famiglie contadine e il personale degli alpi aumenta. Progetti pluriennali di Confederazione e Cantone volti a promuovere l'insediamento decentralizzato, lo sfruttamento dell'agricoltura e dell'economia alpestre e di conseguenza il mantenimento e l'aumento della qualità dello spazio vitale per l'essere umano e gli animali nella zona di montagna sono messi in questione in breve tempo. Nello scenario peggiore esiste il rischio di uno spopolamento delle valli e dell'inselvatichimento del paesaggio rurale alpino. Questo comporterebbe conseguenze gravi per un Cantone di montagna e turistico come i Grigioni. È necessario contrastare questo processo graduale. Per procedere a una valutazione della situazione concreta, le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di condurre un sondaggio tra tutte le aziende agricole nonché le aziende d'estivazione. Il Gran Consiglio dovrà essere informato in merito ai risultati del sondaggio in forma adeguata.

Il sondaggio relativo alla presenza dei grandi predatori per i diretti interessati dovrà considerare le seguenti domande qualitative e quantitative. I sondaggi saranno diversi per le aziende agricole di origine e quelle d'estivazione:

  • Ci sono stati dei cambiamenti per quanto riguarda delle categorie di animali o alcune categorie non sono addirittura state considerate presso le aziende agricole di origine e quelle d'estivazione?
  • Alcune categorie di animali non vengono più estivate?
  • Le aziende d'estivazione, parti di esse o superfici agricole utili non vengono più pascolate?
  • È stato necessario scaricare prima del previsto le aziende d'estivazione o le superfici agricole utili?
  • Sono disponibili animali d'estivazione sufficienti per raggiungere il carico abituale necessario?
  • Sono stati effettuati degli investimenti nella protezione del bestiame, se del caso in che misura?
  • Gli investimenti previsti per le infrastrutture non verranno o non sono stati effettuati?
  • Ci sono stati dei cambiamenti nel personale degli alpi e come viene valutato il reclutamento futuro?
  • È stato constatato un aumento delle sollecitazioni psichiche o dello stress fisico tra il personale degli alpi e tra le famiglie dei capiazienda?

(La lista non è esaustiva e va adeguata e ampliata.)

27 agosto 2021

Michael (Donat), Crameri, Bettinaglio, Berther, Bondolfi, Brunold, Buchli-Mannhart, Caluori, Casty, Casutt-Derungs, Clalüna, Danuser, Della Vedova, Deplazes (Rabius), Derungs, Ellemunter, Epp, Fasani, Florin-Caluori, Föhn, Gugelmann, Hardegger, Kohler, Kunfermann, Lamprecht, Loepfe, Maissen, Märchy-Caduff, Müller (Susch), Niggli-Mathis (Grüsch), Paterlini, Ruckstuhl, Sax, Schmid, Schneider, Tanner, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Landquart), Bürgi-Büchel, Büsser, Costa, Gujan-Dönier, Heini

Risposta del Governo

Il Governo condivide la valutazione descritta nell'incarico degli effetti della presenza dei grandi predatori nei Grigioni nell'entità attuale. Nei Grigioni il numero di lupi aumenta di anno in anno. A ciò si aggiunge il comportamento problematico dei predatori, in particolare perché a seguito del loro status di protezione perdono il timore naturale nei confronti dell'essere umano, delle sue strutture e infrastrutture. Inoltre imparano gradualmente ad aggirare le misure di protezione delle greggi. Senza un intervento questo comportamento problematico si tramanderà di generazione in generazione. Di fronte a questa situazione, la protezione delle greggi non è più efficace e le direttive legislative nel settore della gestione e della regolazione del lupo impediscono di adottare contromisure adeguate e di gestire la problematica in modo adatto alla situazione. Questo mette sempre più a rischio la disponibilità di coesistenza tra la protezione della specie/lupo e l'agricoltura, il turismo e la società.

La situazione di fatto è nota al Governo nonché ai dipartimenti e agli uffici interessati, che lavorano a stretto contatto. Il Cantone cura anche contatti regolari con gli agricoltori, gli interessati del settore e altri attori. Inoltre l'Unione grigionese dei contadini ha istituito una commissione specialistica per i grandi predatori nella quale siedono anche rappresentanti dei Cantoni.

Il Cantone si impegna con perseveranza per ottenere dalla Confederazione una gestione del lupo adeguata e mirata e corrispondenti possibilità di regolazione (anche preventive); il Governo è inoltre fermamente convinto che misure più incisive sarebbero possibili anche nel quadro della legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici vigente (LCP; RS 922.0) e che il margine di manovra della Confederazione stabilito nell'ordinanza sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (OCP; RS 922.01) non è sfruttato completamente. Inoltre il Governo ritiene che sia necessario un nuovo tentativo per ottenere una revisione della LCP. Insieme ai Cantoni membri della Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CGCA), il Governo segue da vicino e sostiene gli sforzi fatti a livello federale volti ad adeguare le basi giuridiche. Inoltre il Cantone ha profuso anche il maggiore sforzo possibile nella protezione delle greggi. Ulteriori misure di protezione delle greggi non sono né ragionevoli né opportune.

Un sondaggio tra le aziende agricole e di estivazione può difficilmente migliorare la situazione descritta. Tuttavia potrebbe essere interessante fare luce sulla situazione delle singole aziende agricole e d'estivazione direttamente interessate dalla presenza dei grandi predatori. Questo in particolare come strumento per documentare con i fatti il cambiamento nella gestione delle aziende d'estivazione.

Pertanto il Governo è disposto a condurre un sondaggio con il coinvolgimento di un'azienda esterna specializzata, al fine di presentare al Gran Consiglio e al pubblico una panoramica delle risposte in merito alle domande poste alle aziende agricole di origine e d'estivazione.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di accogliere il presente incarico.

22 ottobre 2021