Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 02.09.2022

Nell'edizione del Bündner Tagblatt del 6 agosto 2022 il Consigliere di Stato Cavigelli ha rilasciato un'intervista di due pagine relativa alla crisi energetica attuale. Come già diceva il titolo «Laufende Skilifte und geheizte Stuben», l'articolo trattava soprattutto l'argomento «scilift operativi e soggiorni riscaldati». L'aumento dei prezzi e le conseguenze che ne risultano per l'economia non sono purtroppo stati affrontati durante questa intervista. Ciò desta il timore che il Governo grigionese abbia valutato in modo sbagliato la serietà della situazione. Non si tratta soltanto del fatto se il prossimo inverno avremo o meno energia a sufficienza. Si tratta in particolare del fatto se ci si potrà ancora permettere o meno l'energia e delle conseguenze economiche che questo avrà soprattutto per i grandi consumatori che devono acquistare sul libero mercato e che per il 2023 non dispongono ancora di nessun contratto (circa il 40 per cento). L'aumento dei prezzi dell'elettricità pari al 20-60 per cento nell'approvvigionamento di base (clienti privati) ipotizzato dall'AES sarà ancora sopportabile per la maggior parte dei clienti; la situazione è tuttavia più precaria per i grandi consumatori con oltre 100 000 kWh/anno, dato che attualmente qualsiasi fabbisogno di elettricità non può nemmeno essere acquistato per via del mercato poco liquido. Fino a quando la situazione rimarrà invariata, si assisterà a una gara dei prezzi.

Come già ricordato sopra, ciò comporta gravi conseguenze economiche per tutti coloro che non hanno ancora stipulato un contratto per la fornitura di elettricità per il 2023.

Un esempio:

  • Cliente di mercato xy con un consumo di elettricità annuo pari a 1 Gwh (un milione di chilowattora, corrisponde a un albergo di medie dimensioni nei Grigioni)
  • Attualmente il prezzo si attesta a 6,0 cts./kWh (piuttosto elevato)
  • Il prezzo (giorno di riferimento 10.08.2022) per il 2023 si attesta a 56,96 cts./kWh
  • Costi al prezzo attuale (6,0 cts./kWh): CHF 60 000 / anno
  • Costi al prezzo del 2023 (56,96 cts./kWh): CHF 569 600 / anno

>>>I costi dell'energia aumentano di CHF 509 600 / anno ovvero del 949 per cento

Si deve partire dal presupposto che solo pochissime imprese, a prescindere dal settore, possano farsi carico di costi supplementari così giganteschi. Qualora la situazione non dovesse distendersi, delle chiusure saranno inevitabili.

Le firmatarie e i firmatari pongono pertanto al Governo le seguenti domande:

  1. Il Governo è consapevole della situazione estremamente esplosiva in relazione ai prezzi dell'energia e dell'influsso che questi prezzi dell'energia elevati avranno sull'economia e sull'immagine dei Grigioni, se ad esempio circa il 40 per cento delle infrastrutture turistiche verrà chiuso?
  2. Il Governo è in grado di stimare quante aziende sono esposte al prezzo di mercato (vale a dire non fanno capo all'approvvigionamento di base) per l'acquisto della loro energia, di dire da quali settori provengono queste aziende e quali reazioni a catena potrebbero essere scatenate da eventuali chiusure di aziende?
  3. Cosa fa il Governo, per distendere la situazione relativa ai prezzi dell'energia?
  4. Di quale piano d'emergenza dispone il Governo per impedire chiusure aziendali di massa durante l'alta stagione?
  5. Anche la FR ne è interessata e, se sì, quali conseguenze comporta questo fatto con riguardo alla struttura dei prezzi e all'offerta, come vengono finanziati o compensati i costi supplementari?
  6. In che forma è prevista la comunicazione in relazione all'adozione di misure allo scopo di garantire l'approvvigionamento di elettricità all'interno del Cantone dei Grigioni?

Coira, 31 agosto 2022

Gort, Favre Accola, Grass, Adank, Brandenburger, Butzerin, Candrian, Casutt, Cortesi, Della Cà, Dürler, Hefti, Hug, Koch, Krättli, Lehner, Menghini-Inauen, Metzger, Morf, Rauch, Roffler, Salis, Sgier, Stocker, Weber

Risposta del Governo

La situazione attuale sui mercati dell'energia ha condotto a grande scompiglio. Perciò non è più improbabile che alla fine dell'inverno 2022/23 in Svizzera possa verificarsi una situazione di carenza di elettricità e/o di gas. Una situazione simile avrebbe conseguenze di ampia portata per la popolazione e per l'economia. La situazione di carenza, ma anche gli effetti dei conseguenti prezzi elevati, si ripercuoteranno in modo molto diverso sui vari consumatori di elettricità. Non sono esclusi casi di rigore.

In merito alla domanda 1: il Governo è consapevole della situazione precaria cui si trovano confrontate le imprese quale conseguenza del forte aumento dei prezzi dell'energia. Nell'economia la percezione per quanto riguarda il fabbisogno di energia e il potenziale di risparmio varia tra i singoli settori e le singole aziende. Mentre le industrie che hanno un consumo energetico particolarmente elevato (ad es. produzione di cemento o settore chimico) già da lungo tempo intraprendono grandissimi sforzi per ridurre il proprio consumo di elettricità a livello di singola azienda, anche altre imprese, sulla base di raccomandazioni settoriali (ad es. hotelleriesuisse Grigioni, Prix Watt d'Or), hanno a loro volta intrapreso passi importanti. Gli impianti di risalita, il settore alberghiero e le fabbriche di mattoni ad esempio hanno iniziato nelle scorse settimane, a livello dell'intero settore, a esaminare la propria efficienza energetica e a definire i propri obiettivi di risparmio. Al problema dei costi nell'economia contribuisce il fatto che i grandi consumatori sono volontariamente e consapevolmente passati al libero mercato, ciò che in passato ha permesso loro di ridurre in modo molto importante i costi per l'energia. L'inversione di questo vantaggio concorrenziale causa ora problemi anche per via del fatto che, in conformità alle disposizioni vigenti del diritto federale (legge federale sull'approvvigionamento elettrico, LAEl; RS 734.7), un ritorno al mercato protetto non è più possibile (principio: una volta nel mercato, sempre nel mercato). Rimane tuttavia da osservare che un numero non trascurabile di queste imprese ha garantito contrattualmente il proprio acquisto di elettricità sul libero mercato a medio termine (2–5 anni) nonché in modo graduato e che per queste imprese gli effetti attuali risultano perciò attenuati.

In merito alla domanda 2: stando al rapporto di attività 2021 della Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom), in Svizzera 34 539 consumatori finali hanno il diritto di accedere liberamente al mercato (lo 0,6 per cento di tutti i consumatori finali). Di questi, il 68 per cento, vale a dire 23 394 consumatori finali (lo 0,4 per cento di tutti i consumatori finali), ha fatto uso di questa possibilità. Con riferimento ai Grigioni si stima che siano tra le 400 e le 500 aziende ad avere un consumo di energia elevato e a muoversi probabilmente in prevalenza sul libero mercato. Suddivise per settore, presentano un elevato consumo energetico: alcune aziende del settore industriale (come Hamilton Bonaduz AG, EMS-CHEMIE AG, Landqart AG, Holcim AG), seguite da imprese del settore turistico (come impianti di risalita, alberghi, centri termali), della produzione su vasta scala (come panetterie, vernicerie) e da aziende pubbliche (istituzioni pubblicamente accessibili come ospedali, Amministrazione cantonale, comuni). Le conseguenze si manifestano quindi in tutti i settori, anche se in modo differente. Per via della complessità della problematica, non è possibile indicare quali reazioni a catena potrebbero essere innescate da eventuali chiusure di aziende.

In merito alla domanda 3: il problema dei prezzi elevati dell'energia si inserisce in un contesto internazionale e deriva dal market design del mercato svizzero dell'elettricità (LAEl; legge sull'energia, LEne, RS 730.0). La Confederazione adotta diverse misure per sostenere l'offerta di energia e valuta possibilità di indurre un'attenuazione della situazione a livello nazionale tramite misure di politica economica. In qualità di Cantone di montagna e turistico è molto importante fare valere i nostri interessi. Il Governo si impegna a fondo a questo riguardo (forza idrica, dati economici) ed è disposto a prendere in esame misure di politica economica.

In merito alla domanda 4: come già spiegato in relazione alla domanda 3, si tratta di un problema del market design del mercato nazionale dell'elettricità che lascia al Governo solo poco margine di manovra nell'esecuzione.

In merito alla domanda 5: per quanto riguarda l'elettricità ferroviaria, la FR è assicurata mediante contratti fino a ottobre 2024. La FR ha concentrato e assicurato il rimanente fabbisogno di elettricità in parte quale grosso cliente. Eventuali costi supplementari risulteranno quindi con ritardo e potranno essere coperti in conformità all'accordo d'indennizzo stipulato dalla FR con Confederazione e Cantone, senza che i costi supplementari debbano essere riversati sugli utenti TP.

In merito alla domanda 6: attualmente il Cantone sta allestendo una piattaforma di comunicazione nel quadro del nucleo di Stato maggiore parziale "sicurezza dell'approvvigionamento energetico" e la attiverà in autunno. Essa è intesa quale piattaforma intracantonale e dovrà fornire in modo rapido e diretto alla popolazione e all'economia tutte le informazioni relative alla situazione energetica, ma anche al potenziale di risparmio di energia.

2 settembre 2022