Diritti di rappresentanza
Rappresentanza legale
Il coniuge o partner registrato ha un diritto di rappresentanza se non sussiste un mandato precauzionale né una direttiva del paziente. Ciò a condizione che tale persona viva in comunione domestica con la persona che diviene incapace di discernimento o che le presti regolare assistenza. Il diritto di rappresentanza comprende gli atti necessari al mantenimento e l'amministrazione ordinaria del reddito e dei beni per la quotidianità. Il diritto di rappresentanza consiste anche, se necessario, nel potere di aprire e sbrigare la corrispondenza. Per attività di rappresentanza straordinarie (ad es. vendita di un immobile) deve tuttavia essere coinvolta l'APMA. Se gli interessi della persona incapace di discernimento sono esposti a pericolo o non sono più salvaguardati, l'APMA istituisce – se necessario – una curatela.
Rappresentanza in caso di provvedimenti medici
Se qualcuno non ha definito alcuna rappresentanza e non vi è neppure una curatela con un diritto di rappresentanza in caso di provvedimenti medici, le persone vicine definite nel Codice civile ricevono un diritto di rappresentanza per la persona incapace di discernimento in caso di misure mediche stazionarie e ambulatoriali. Se non vi sono persone con diritto di rappresentanza legale, l'APMA nomina un curatore.