Le regioni periferiche si battono per rimanere e svilupparsi il più indipendente possibile e per creare e mantenere i presupposti per una buona base di vita ivi inclusa la necessaria infrastruttura. La perequazione finanziaria rappresenta un aiuto più che apprezzato, ma non può essere l’obiettivo puntare solo su questo sostegno.
Le zone periferiche, ma non solo queste, si impegnano per rimanere il più possibile finanziariamente indipendenti. Esse sostengono progetti innovativi, si impegnano a creare delle condizioni quadro favorevoli all’insediamento di nuove piccole e medie aziende come pure per permettere un potenziale sviluppo alle aziende già operative sul territorio. Ogni singolo posto di lavoro è di fondamentale importanza per il cantone, ma ancora di più per le zone periferiche.
Si nota con grande preoccupazione che sempre più spesso a questi posti di lavoro non viene data l’importanza, l’attenzione che meritano. Purtroppo, da parte dei dipartimenti, dell’amministrazione, si presentano soluzioni e riorganizzazioni che non solo non tengono conto a sufficienza del principio di decentralizzazione, di rafforzamento dell’attività commerciale-artigianale locale, ma che parzialmente si contrappongono agli interessi locali.
La collaborazione non sempre ottimale tra gli uffici cantonali rende, a volte, ancora più difficile la ricerca di soluzioni locali sensate da parte dei comuni.
Durante la sessione di giugno a Pontresina sono stati fatti diversi esempi in questo senso: polizia in Bregaglia, compiti e competenze da lasciare ai comuni, centralizzazione lenta e inesorabile, sassi che sono stati trasportati dalla Valposchiavo in Prettigovia ...
In questo contesto si chiede al lodevole Governo di rispondere alle seguenti domande:
1. Il Governo è cosciente delle difficoltà che i comuni riscontrano perseguendo l’obiettivo di rimanere indipendenti e svilupparsi il più indipendentemente possibile?
2. Qualora ci sono posizioni divergenti tra gli uffici cantonali, il governo viene informato a riguardo?
3. Il Governo condivide l’opinione che è necessario prestare massima attenzione al mantenimento dei posti di lavoro esistenti generati dalle aziende private e alla creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni periferiche?
4. Il Governo condivide l’opinione che nell’ottica della decentralizzazione vadano presi seriamente in considerazione anche i posti di lavoro dell’amministrazione cantonale nelle regioni e che in casi concreti debbano venir interpellati preventivamente i comuni direttamente interessati?
5. Il Governo condivide il principio secondo il quale in caso di valutazione degli interessi tra diverse posizioni degli uffici cantonali si debba dare più peso alla soluzione locale-regionale?
Coira, 30 agosto 2019
Jochum, Müller (Susch), Maissen, Aebli, Atanes, Berther, Bigliel, Bondolfi, Brandenburger, Brunold, Buchli-Mannhart, Cantieni, Casty, Censi, Della Cà, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Derungs, Dürler, Ellemunter, Engler (Davos Dorf), Epp, Fasani, Favre Accola, Flütsch, Gartmann-Albin, Geisseler, Giacomelli, Gort, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hefti, Hitz-Rusch, Hofmann, Holzinger-Loretz, Jenny, Kasper, Koch, Kunfermann, Kunz (Coira), Loi, Michael (Castasegna), Müller (Susch), Müller (Felsberg), Natter, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pfäffli, Preisig, Rettich, Rüegg, Salis, Schmid, Schutz, Schwärzel, Tanner, Thomann-Frank, Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, Waidacher, Weidmann, Wellig, Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Sent), Zanetti (Landquart), Costa, Davaz, Federspiel