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Sessione: 04.12.2019

In Engadina l'aumento graduale del numero di autocarri di 40 tonnellate fino ad arrivare a un vero e proprio asse di transito di merci pesanti nord-sud è uno scenario che deve essere evitato con fermezza. Un collegamento largo e veloce tra Landeck e Chiavenna è la base per un altro asse di transito alpino che porta da Monaco a Milano.

La discussione se permettere agli autocarri (veicoli di 40 tonnellate) di circolare regolarmente in Engadina è iniziata nel 2001. All'epoca la Confederazione ha stipulato l'accordo sul trasporto terrestre tra la Svizzera e l'UE (RS 0.740.72), adottato dal Governo grigionese. I tonnellaggi ammessi sono stati aumentati gradualmente da 28 a 34 tonnellate e a 40 tonnellate sull'A13 (San Bernardino), allora ancora con otto contingenti al giorno.

Il 28 maggio 2002 in Gran Consiglio si è dibattuto a lungo sull'asse del San Bernardino e su quello dello Julier: https://www.gr.ch/Deutsch/Institutionen/Parlament/Protokolle_Sessionen/mai2002/28mai-vow.pdf.

Nel 2005 è seguito il via libera ai veicoli di 40 tonnellate sulle strade cantonali (strada dello Julier, strada dell'Engadina) e su molte altre strade di collegamento. Tuttavia il loro utilizzo per il traffico pesante era possibile solo in misura limitata a causa delle numerose strettoie e delle tratte a velocità ridotta.

Negli ultimi anni la strada che porta dall'Engadina Bassa in Bregaglia così come la strada dello Julier che porta dalla Domigliasca in Engadina sono state ampliate gradualmente, ossia livellate e allargate. Entrambi gli assi, ad eccezione di poche tratte corte con strettoie, sono percorribili senza ostacoli per veicoli di 40 tonnellate. Anche l'adattamento dei veicoli da parte delle ditte di spedizione ha avuto luogo in modo graduale e parallelo. La strada dell'Engadina, come quella dello Julier, del Maloja e del Bernina vengono già percorse regolarmente da grandi autoarticolati.

Dal 1° gennaio 2020 la strada dello Julier verrà riclassificata da strada cantonale a strada nazionale N29. Di conseguenza sarà la Confederazione a decidere quali e quanti veicoli con un certo numero di tonnellate potranno percorrere la strada. Proprio in vista del presumibile aumento del traffico e in considerazione dell'obbligo del Cantone di proteggere la popolazione da un simile traffico nonché dall'aumento delle immissioni, i firmatari e le firmatarie pongono al Governo le seguenti domande:

1.     Come e in che misura l'utilizzo esistente che dovrebbe essere registrato nel quadro della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP viene inserito nella strategia del Governo relativa alle immissioni?

2.     Esistono previsioni concrete sul futuro fabbisogno di traffico pesante sulla strada dello Julier (con crescita economica invariata) come

a) strada di accesso all'Engadina?

b) tratto per un asse Thusis-Tirano?

c) tratto addirittura per un asse Thusis-Chiavenna (come variante alla galleria dello Spluga, una volta presa in considerazione)?

d) circonvallazione trasversale di un asse Landeck-Chiavenna?

3.     Il Governo riconosce la conseguenza della riclassificazione della strada dello Julier che a medio termine permetterà al 100% la percorribilità di veicoli di 40 tonnellate (a pieno carico)?

4.     In che misura il Governo è disposto a opporsi a un asse di transito per il trasporto di merci di libero accesso (incluse circonvallazioni trasversali) attraverso l'Engadina?

5.     In che modo il Governo intende affrontare il dilemma tra i propositi della strategia climatica 2050 di ridurre la quantità di merci trasportate e la promozione senza ostacoli della crescita economica, nonostante il trasferimento su rotaia sia in stallo e un disaccoppiamento tra crescita economica e consumo di risorse per il momento rimanga solamente un desiderio?

Coira, 4 dicembre 2019

Preisig, Salis, Clalüna, Atanes, Baselgia-Brunner, Berweger, Brandenburger, Brunold, Cahenzli-Philipp, Casutt-Derungs, Caviezel (Coira), Degiacomi, Deplazes (Coira), Ellemunter, Flütsch, Gartmann-Albin, Gasser, Hofmann, Horrer, Jochum, Kappeler, Kienz, Kunfermann, Lamprecht, Maissen, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Müller (Felsberg), Natter, Noi-Togni, Papa, Perl, Rettich, Ruckstuhl, Rüegg, Rutishauser, Schwärzel, Thomann-Frank, Thöny, Thür-Suter, Ulber, von Ballmoos, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Wilhelm, Zanetti (Sent), Padrun-Valentin, Pajic, Spadarotto

Risposta del Governo

Nel quadro del nuovo decreto concernente la rete (NEB) con effetto al 1° gennaio 2020 il tratto stradale Thusis –Tiefencastel–Silvaplana è stato riclassificato come strada nazionale N29 diventando di proprietà della Confederazione. Il NEB comporta un trapasso di proprietà e un passaggio delle competenze per quanto riguarda le strade esistenti. In linea di principio l'Ufficio federale delle strade competente USTRA continuerà a gestire il tratto stradale Thusis–Tiefencastel–Silvaplana nel suo stato attuale e come strada nazionale di terza classe (con traffico in senso inverso, traffico misto, con accessi a siti confinanti e senza recinzioni di protezione dalla selvaggina). La strada mantiene così il suo carattere di strada principale con segnaletica invariata. Secondo le informazioni dell'USTRA la strada dello Julier non è adeguata alla deviazione del traffico merci e per questo motivo non le verrà attribuito un ruolo nel quadro della gestione del traffico all'interno della rete stradale nazionale. Tuttavia la strada dello Julier è fondamentale per il collegamento con l'Engadina e con le limitrofe valli meridionali. Di conseguenza il Governo si impegnerà anche in futuro per un ampliamento moderato e per l'eliminazione delle strettoie da parte della Confederazione.

In merito alla domanda 1: la gestione delle immissioni causate dal traffico e le misure per il rispetto dei valori limite rilevanti sono disciplinati dalla legislazione federale sulla protezione dell'ambiente. L'applicazione di tali atti normativi è di competenza dei detentori degli impianti; nel caso della strada nazionale N29 la competenza spetta quindi alla Confederazione. Di conseguenza le possibilità di intervento del Cantone sono limitate.

Tuttavia nel piano dei provvedimenti "Massnahmenplan Lufthygiene, Novellierung 2016 und 2018, V3 ökologische Gütertransporte" il Governo ha adottato diverse misure per il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla Ferrovia retica. Questo potrà portare dei benefici anche alla strada dello Julier.

In merito alla domanda 2: per quanto riguarda il trasporto merci su strada, ci si aspetta un aumento importante in tutta la Svizzera. L'aumento del trasporto merci sulla strada dello Julier quale strada di accesso all'Engadina e alle limitrofe valli meridionali dipende in particolare dall'attività economica, dalla crescita degli insediamenti nonché dal fabbisogno proprio della regione. Dal punto di vista del Governo a lungo termine la strada dello Julier non acquisirà importanza quale asse di trasporto merci transalpino (ad es. come tratto degli assi Thusis–Tirano, Thusis–Chiavenna o Landeck–Chiavenna). Ciò è dimostrato da un lato dal fatto che, nonostante la chiusura del tunnel del Gottardo non si sia registrato un aumento significativo del traffico pesante sulla strada dello Julier. D'altro lato i sondaggi condotti nel 2011 dall'Ufficio tecnico cantonale hanno dimostrato che solamente circa il 15 per cento del trasporto merci sulla strada dello Julier ha come punto di partenza o come destinazione le valli italiane confinanti; di conseguenza il trasporto merci non rappresenta un traffico di transito.

In merito alla domanda 3: già prima del rilevamento da parte della Confederazione la strada dello Julier era percorribile da veicoli di 40 tonnellate. Di conseguenza la riclassificazione della strada dello Julier non influisce sulla circolazione di veicoli da 40 tonnellate (a pieno carico).

In merito alla domanda 4: come spiegato nella risposta alla domanda 2, secondo il Governo in futuro la strada dello Julier non acquisirà importanza quale asse di trasporto merci transalpino nemmeno a lungo termine.

In merito alla domanda 5: il trasporto di merci con la Ferrovia retica, ad es. per grandi distributori o per lo smaltimento di rifiuti, rappresenta oggi una quota importante e continuerà a essere promosso (cfr. domanda alla risposta 1). Inoltre il Governo riconosce che il fattuale legame esistente oggi tra la crescita economica e il consumo delle risorse necessita, dove possibile, di una dissociazione. Di conseguenza questa problematica rappresenterà uno degli assi d'azione del piano d'azione "Green Deal per i Grigioni".

5 marzo 2020