Con lettera del 6 gennaio 2023 l'Ufficio per la natura e l'ambiente (UNA) e l'Ufficio per lo sviluppo del territorio (UST-GR) hanno informato i comuni grigionesi in merito al fatto che nell'inventario nazionale dei biotopi sono iscritti prati e pascoli secchi (PPS) di importanza nazionale che si trovano sul loro territorio. L'inventario PPS è stato aggiornato dal Consiglio federale nel 2021. Se su PPS si intende realizzare progetti quali ad esempio condotte o impianti di risalita, risultano conflitti con le disposizioni di protezione dell'ordinanza sulla protezione dei prati e pascoli secchi d'importanza nazionale (OPPS; RS 451.37). L'OPPS prevede che i progetti che non rientrano nell'interesse nazionale possano essere realizzati soltanto in presenza di un cosiddetto comprensorio di valorizzazione. La prassi attuale di UNA e UST-GR secondo la quale simili progetti venivano evasi applicando uno strumento semplice che valutava l'intervento e la prestazione sostitutiva non è più ammessa a seguito della più recente prassi giudiziaria. Ne consegue che l'autorizzazione di progetti che interessano zone PPS subiscono lunghi ritardi se non sono stati delimitati comprensori di valorizzazione. In una prima fase i comprensori di valorizzazione devono essere elaborati fondandosi su basi specialistiche ed essere rettificati con gli interessati e con l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM); in una seconda fase devono essere determinati nella pianificazione dell'utilizzazione. L'UNA e l'UST-GR terminano la lettera summenzionata con la seguente raccomandazione: «Per evitare che in futuro, a seguito di conflitti con zone PPS nazionali, progetti previsti nel vostro Comune subiscano ritardi inutili, vi raccomandiamo urgentemente di verificare il bisogno nel vostro Comune riguardo all'attuazione dell'inventario PPS con lo strumento del comprensorio di valorizzazione e di delimitare preventivamente i comprensori di valorizzazione secondo l'OPPS nella pianificazione comunale dell'utilizzazione.»
I comuni si vedono quindi confrontati a nuovi compiti i quali prevedono che dapprima devono essere cercati, trovati e determinati comprensori di valorizzazione. Devono essere consultati e convinti anche i proprietari dei fondi. Poi il tutto deve essere inserito nella pianificazione locale del comune.
Le firmatarie e i firmatari si rivolgono pertanto al Governo con le seguenti domande:
- Il Governo condivide l'opinione secondo la quale questo compito pone i comuni e i proprietari dei fondi interessati di fronte a grandi sfide?
- A quanto stima il Governo l'onere per l'elaborazione delle basi specialistiche e per la rettifica con gli interessati (prima fase)?
- I comuni vengono indennizzati per l'onere supplementare cui sono confrontati e i proprietari dei fondi vengono indennizzati per eventuali restrizioni di diritto pubblico della proprietà conseguenti alla determinazione?
- Secondo il Governo in che modo è possibile evitare che si decida senza considerare il parere dei proprietari dei fondi?
- Il Governo è disposto a impegnarsi affinché si miri a una revisione parziale dell'OPPS con l'obiettivo di evitare la determinazione di comprensori di valorizzazione nonché nuovi e inutili processi pianificatori che gravano ulteriormente la pianificazione locale dei comuni?
Coira, 15 febbraio 2023
Crameri, Roffler, Loi, Altmann, Beeli, Berther, Berweger, Binkert, Brandenburger, Brunold, Butzerin, Casutt, Censi, Collenberg, Della Cà, Derungs, Donatsch, Dürler, Epp, Föhn, Furger, Gansner, Hartmann, Hohl, Holzinger-Loretz, Jochum, Kienz, Kohler, Laim, Lamprecht, Loepfe, Luzio, Maissen, Messmer-Blumer, Michael (Donat), Righetti, Saratz Cazin, Sax, Schutz, Sgier, Spagnolatti, Städler, Tanner, Thür-Suter, Tomaschett, Ulber, von Tscharner, Weber, Wieland