Epizoozie
Il Servizio epizoozie è responsabile dell'applicazione della legislazione federale sulle epizoozie (LFE, SR 916.40 e OFE, SR 916.401).
Nella lotta contro le malattie altamente contagiose, si è dimostrata valida la stretta collaborazione con i pionieri della lotta contro le epizoozie dell'UMPC (Ufficio del militare e della protezione civile) dei Grigioni e della Hauptabteilung Militär und Zivilschutz del Canton Glarona.
Anche diverse malattie non altamente contagiose o addirittura non elencate nell'ordinanza sulle epizoozie svolgono un ruolo importante nel mantenimento della salute degli animali. Si tratta principalmente di malattie con un potenziale zoonotico, di malattie che possono interagire con le popolazioni di animali selvatici e di malattie che possono causare perdite economiche significative e sono rilevanti per il benessere degli animali.
Tubercolosi nella selvaggina
Nella Silbertal e nella Klostertal (distretto di Bludenz, Vorarlberg), la popolazione di cervi è in parte fortemente contagiata dalla tubercolosi (mykobakterium caprae).
È noto che in autunno gli effettivi di cervo del Vorarlberg e del Tirolo migrano verso sud-ovest e trascorrono i mesi invernali in Prettigovia e in Engadina Bassa sul versante sud del Rätikon.
La zona a rischio nel Cantone dei Grigioni si trova nella regione di confine con il Vorarlberg e il Tirolo, segnatamente nella zona tra il confine nazionale, il Reno, la Landquart, la strada del passo del Flüela e l'Inn.
Al fine di proteggere gli effettivi grigionesi di selvaggina e di animali da reddito in questa zona a rischio ogni anno vengono effettuate delle analisi di monitoraggio e nel territorio confinante con l'Austria è stato disposto un divieto di foraggiamento su base privata degli animali selvatici. Il divieto è stato prorogato a tempo indeterminato il 3 giugno 2024.
Nell’autunno 2024 l’epizoozia si è ulteriormente diffusa in direzione dei Grigioni. Conformemente all’ordinanza sulle epizoozie, ciò richiede l’adozione di provvedimenti per potenziare il monitoraggio a protezione della popolazione di animali selvatici e degli animali da reddito grigionesi. L'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali (USDA) ha perciò delimitato una zona di osservazione (Cartina zona di osservazione, Decisione d'ufficio) in cui cervi rossi abbattuti e trovati morti devono essere analizzati per determinare la presenza della tubercolosi. Il provvedimento riguarda i territori dei Comuni di Seewis, Grüsch, Schiers, Luzein, Küblis e la frazione di Saas a Klosters, che si trovano a nord-est della Landquart.
Divieto di foraggiamento:
Carta divieto di foraggiamento
Stop al foraggiamento degli animali selvatici
Zona di osservazione:
Decisione d'ufficio
Cartina zona di osservazione
Pubblicazioni:
Manuale
Booklet
Altre informazioni utili:
Monitoraggio sanitario della fauna selvatica
Sorveglianza tubercolosi fauna selvatica 2023
Febbre catarrale (Bluetongue, BT)
La febbre catarrale (Bluetongue, BT) è una malattia virale non contagiosa che colpisce i ruminanti e i camelidi e viene trasmessa tramite insetti pungitori (vettori). La malattia non costituisce un pericolo per l'essere umano.
Esistono almeno 26 sierotipi diversi del virus della febbre catarrale (BTV), con virulenza e diffusione diverse. A seconda del sierotipo, la malattia ha un decorso diverso.
Finora in Svizzera era attivo soprattutto il sierotipo BTV-8.
A fine agosto 2024 è stata riscontrata per la prima volta in Svizzera la presenza del sierotipo 3 (BTV-3).
L'infezione da BTV-3 causa sintomi gravi soprattutto negli ovini. I sintomi includono febbre, infiammazioni delle mucose, edemi e zoppia. Il tasso di mortalità può essere molto elevato. Nei bovini la malattia ha spesso un decorso più lieve, ma anch'essi possono in parte presentare sintomi gravi e una diminuzione della produzione di latte.
Al momento in Svizzera non esiste un vaccino omologato contro il BTV-3. Mediante misure di protezione mirate contro le zanzare Culicoides si intende limitare l'esposizione degli ospiti ai vettori per ridurre al minimo il rischio di un'ulteriore diffusione.
Ulteriori informazioni utili:
Presentazione USDA – in tedesco
www.blv.admin.ch
Raccomandazioni sulla vaccinazione di animali contro il sierotipo 3 della febbre catarrale ovina (BTV-3)
Peste suina africana (PSA)
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale non pericolosa per l'uomo. Tuttavia, i suini e i cinghiali infetti muoiono solitamente entro pochi giorni. A parte la febbre resistente alla terapia e le morti improvvise, si verificano solo sintomi aspecifici.
La PSA si sta diffondendo nella popolazione di cinghiali in Europa. Il rilevamento della PSA più a nord in Italia si trova a circa 60 chilometri dal confine Sud del Ticino. La PSA rappresenta quindi un serio rischio anche per la Svizzera. La popolazione e i viaggiatori in particolare possono fare molto per prevenire un'epidemia di PSA in Svizzera.
Ulteriori informazioni utili:
www.blv.admin.ch
Informazioni tecniche per i comuni
Flyer per la popolazione
Flyer per i cacciatori
Flyer per i proprietari di bestiame
Locandina di avvertimento sulla PSA
Lotta nazionale alle zoppina
Il 1° ottobre inizierà il programma. Dopo aver combattuto con successo per anni la diffusa malattia degli unghielli nei cantoni dei Grigioni e di Glarona con programmi di monitoraggio, l'intera Svizzera sta ora seguendo l'esempio. A causa del regolare traffico intercantonale di animali, per ridurre l'incidenza della malattia è necessario un controllo coordinato a livello nazionale.
La lotta a livello nazionale richiede la collaborazione tra l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), gli uffici veterinari cantonali e l'intero settore ovino, compresi gli allevatori.
Punti chiave del programma nazionale di lotta alla zoppina:
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Inizio: 1 ottobre 2024
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Tutti gli allevamenti di ovini vengono controllati una volta all'anno per 5 anni.
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Il periodo di monitoraggio va dal 1° ottobre al 31 marzo dell'anno successivo.
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Alle aziende che non vengono testate durante il periodo di monitoraggio verrà vietato il traffico di animali a partire dal 1° aprile fino a quando non presenteranno un risultato negativo.
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Nel caso di allevamenti risultati positivi, il traffico di animali è vietato fino al loro risanamento.
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L'obiettivo del programma di lotta è garantire che, dopo cinque anni, la zoppina sia presente in meno dell'1% degli allevamenti ovini.
- Desintec® Hoofcare Special D è il bagno per zoccoli preferito. È disponibile anche presso il veterinario.
Grazie al loro impegno, negli ultimi anni gli allevatori di pecore grigionesi e glaronesi hanno acquisito una grande esperienza nella lotta contro la zoppina. Per loro il programma di lotta nazionale non comporterà molti cambiamenti.
Punti da tenere in considerazione:
- Gli allevamenti ovini grigionesi e glaronesi che al 1° ottobre 2024 non sono sottoposti a sequestro e i cui animali sono correttamente registrati nella banca dati sul traffico animale (BDTA) non sono soggetti a restrizioni del traffico di animali.
- La formaldeide 40% (formalina) non potrà più essere utilizzata come bagno per degli unghioni a partire dal 1° ottobre 2024.
- I campionamenti sono organizzati dall'USDA ed vengono eseguiti dai veterinari di controllo designati.
Costi:
- I costi del campionamento e delle analisi di laboratorio del monitoraggio annuale e per eventuali primi esami supplementari negli allevamenti ovini sono coperti dal finanziamento speciale per la lotta alle epizoozie.
- I contributi per le epizoozie saranno aumentati di un franco per pecora per un periodo di cinque anni.
- Il proprietario del bestiame paga un contributo di 30 franchi per ogni pool testato, fino a un massimo di 90 franchi per gregge.
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I costi di risanamento e di consulenza sono a carico dei detentori di animali.
I dettagli del programma di lotta nazionale saranno ulteriormente elaborati nei prossimi mesi. Vi terremo aggiornati.
Ulteriori informazioni si possono trovare qui:
Zoppina negli ovini: misure di lotta nazionali – Zoppina (USAV)
Servizio consultivo e sanitario per piccoli ruminanti– Zoppina (SSPR)
Articolo nel Bündner Bauer l 29/30/31, 2024 (19.07.2024)
Documenti evento informativo per i detentori di pecore
Istruzioni per la costruzione di un bagno podale
Elenco consulenti zoppina
Influenza aviaria
Negli anni 2020-2022 si sono verificati più di 6.000 casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici in Europa. Nel 2022, per la prima volta, sono state colpite anche diverse centinaia di uccelli selvatici in estate. Il virus ha cambiato le sue caratteristiche: sempre più speci di pollame e di uccelli ne sono infettate. Il pericolo non è più limitato ai corsi d'acqua principali. Il rischio di introduzione in Svizzera è particolarmente elevato in inverno, perché gli uccelli migratori provenienti dall'Europa nord-orientale arrivano qui per svernare.
Anche il pollame da allevamento può essere colpito dal virus altamente contagioso dell'influenza aviaria H5N1. La priorità assoluta è impedire che il virus si diffonda negli allevamenti di pollame. Ciò richiede una maggiore attenzione e collaborazione da parte degli allevatori e dei tenitori di pollame.
Quanto più precocemente viene individuata un'epidemia, tanto maggiori sono le possibilità di un controllo efficace. L'Ufficio per la sicurezza alimentare e la salute degli animali (USDA) e l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (UFV) www.blv.admin.ch forniscono informazioni aggiornate sull'influenza aviaria in Svizzera sul loro sito web. Qui troverete anche informazioni su cosa fare in caso di sospetto.
Altre informazioni utili:
Manifesto zona controllo
Stazione igienizzanti
Informazioni tecniche - la detenzione amatoriale del pollame
Diarrea virale bovina (BVD)
La diarrea virale bovina è una malattia virale che provoca numerose perdite. Ne sono interessati i ruminanti, principalmente bovini, ma anche ovini e caprini o ruminanti selvatici possono essere contagiati dal virus BVD. La malattia è innocua per l'essere umano.
Grazie a una lotta e una sorveglianza intense, la diarrea virale bovina è quasi scomparsa in Svizzera. Oltre il 99% degli allevamenti bovini svizzeri sono ufficialmente riconosciuti come indenni da BVD. Tuttavia, se il virus giunge nel traffico di animali senza essere individuato, può diffondersi di nuovo rapidamente e causare ingenti danni agli allevamenti colpiti. Per evitare che ciò accada e a seguito della situazione attualmente favorevole con un numero basso di casi, il settore bovino sta collaborando con l'USAV e con i servizi veterinari cantonali per eradicare il virus della BVD a lungo termine.
Il 1° novembre 2024 ha iniziato l’ultima tappa verso l’indennità da BVD. Nel corso di una fase di transizione di due anni, le detenzioni di animali hanno tempo per raggiungere il nuovo status della BVD "libero dalla DVB". A questo serve il semaforo BVD che indica durante questo periodo il rischio DVB rappresentato da un’azienda. A partire dal 1° novembre 2026, il traffico di animali per aziende non libere dalla BVD sarà fortemente limitato.
Trovate maggiori informazioni sul tema ultima tappa verso l’indennità da BVD e il semaforo BVD sul sito web dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
Altre informazioni utili:
Eradicazione della BVD
FAQ – Domande e risposte sull’ultima tappa dell’eradicazione della BVD
FAQ supplementari sul semaforo BVD
Programmi di sorveglianza annuali e notifica di epizoozie nei singoli Cantoni
Oltre alla lotta attiva delle epizoozie, vengono effettuati programmi di monitoraggio annuali. In conformità con le direttive tecniche federali, campioni casuali di animali vengono testati per determinati agenti patogeni al fine di verificare l'assenza di malattie come l'IBR nei bovini (rinotracheite infettiva bovina), la brucellosi negli ovini, la PRRS (sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini) nei suini o la salmonellosi nel pollame.
Risultati positivi scaturiti da questi programmi di campionamento e da altre indagini vengono registrati nella banca dati InfoSM dell'USAV.
Per individuare precocemente le epizoozie, non viene monitorata solo la situazione nazionale, ma anche quella internazionale. Con il Bollettino Radar l'USAV pubblica mensilmente informazioni sulla situazione delle epizoozie all'estero e valuta i rischi di introduzione in Svizzera.