La TTPCP porta ad una maggiore equità: coloro che viaggiano molto
pagano di più, coloro che viaggiano poco rispettivamente meno. Diventano
quindi meno appropriati lunghi viaggi per raggiungere la destinazione.
Per quanto concerne la lunghezza dei percorsi, le imprese indirizzate al
mercato regionale verranno con ciò protette rispetto la concorrenza sita
in centri distanti all'interno del Paese e all'estero. La TTPCP serve
soprattutto a trasferire il traffico di transito e la circolazione
extraurbana su rotaia. Questo è anche quanto corrisponde all'obiettivo
dichiarato della Convenzione sulla protezione delle Alpi. Se si vuole
assecondare tale commutazione si rende indispensabile il rincaro del
traffico pesante su strada. Altrimenti si produrrebbe un
sovvenzionamento del traffico su rotaia non più sostenibile dal profilo
finanziario.
Tenere conto delle particolari circostanze nei Grigioni
Per il nostro Cantone, le condizioni si presentano sempre in maniera
singolare; ciò vale in particolar modo anche per quanto concerne la
TTPCP. Gran parte del territorio cantonale non è raggiungibile in
ferrovia. Il trasporto merci in queste valli poco insediate è possibile
soltanto su strada. Le nostre imprese di trasporto potranno aumentare il
limite di tonnellaggio da 28 a 40 tonnellate solo in misura limitata.
Una gran parte della nostra rete viaria non entra in considerazione per
autoveicoli di 40 tonnellate. In queste regioni non ha effetto la
redditività risultante dall'aumento del limite di tonnellaggio. Il
trasporto merci subisce dunque un rincaro. In realtà, la maggioranza
della popolazione grigione abita tuttavia in regioni accessibili agli
autoveicoli di 40 tonnellate. Le spese di trasporto costituiscono di
regola soltanto una minima parte del prezzo di vendita di un prodotto.
I proventi TTPCP superano notevolmente gli oneri
L'onere a carico dell'economia e della popolazione è fortemente
superato dai proventi TTPCP che al nostro Cantone spetteranno in una
quota superiore. Giusta la Costituzione e il diritto, nella ripartizione
delle quote cantonali vanno considerate le maggiori ripercussioni della
tassa nelle regioni di montagna e periferiche. Con l'ottenimento, nel
2005, dell'intera tassa il nostro Cantone potrà avvalersi di una
quota-parte di proventi ammontante tra 45 mio. e 50 mio. di franchi. Ciò
corrisponde ad una media di 600 - 700 franchi per ogni economia
domestica il che supera notevolmente l'onere provocato dalla TTPCP. Gli
svantaggi dovuti dall'ubicazione del nostro Cantone vengono quindi
sicuramente pareggiati. Questi mezzi in fin dei conti fluiscono a favore
dell'intera popolazione del Cantone. Questo aspetto espressivo è celato
dagli oppositori alla proposta. Il Cantone può e deve impiegare i
proventi della TTPCP per migliorare la manutenzione dell'infrastruttura
stradale, al fine di indennizzare e ridurre i cosiddetti costi esterni
causati dal traffico come pure per parificare il significativo onere a
carico dell'economia e della popolazione causato nelle regioni
periferiche. In primo piano si situano misure nell'ambito della
costruzione e della manutenzione di strade nonché del traffico
ferroviario regionale (FR). Questi sono settori che riscontreranno
comunque un forte aumento del dispendio. La TTPCP contribuisce infine
anche a mantenere in equilibrio il nostro bilancio pubblico senza dover
ricorrere ad un'aumento del tasso fiscale.
Ogni importante proposta comporta vantaggi e svantaggi - soprattutto
quando si tratta d'introdurre ulteriori tasse. Senza dubbio la TTPCP
causa particolari pregiudizi, in particolare per il nostro Cantone di
montagna talmente esteso. Se si cerca però di analizzare su larga scala
tutti gli elementi da un'ottica rivolta a lungo termine, evidentemente
prevalgono i vantaggi. L'assetto e la ripartizione dei proventi dalla
tassa sul traffico pesante tengono pienamente conto della nostra
situazione cosicché, nell'insieme, possono essere valutati positivamente
e a fin dei conti la proposta significa un chiaro progresso per il
nostro Cantone.
Organo: Dipartimento delle finanze e militare
Fonte: it Consigliere di Stato, on. Aluis Maissen