In virtù
della legge federale sull'assicurazione malattie gli ospedali e gli
assicuratori devono stabilire di comune accordo una tariffa per la cura
dei pazienti assicurati nel reparto comune. Malgrado lunghe trattative e
diversi tentativi di mediazione da parte del Dipartimento di giustizia,
polizia e sanità fino alla fine del 1997 non si è riusciti ad ottenere
un risultato. Il Governo ha quindi dovuto stabilire per tale motivo le
forfettarie giornaliere nel reparto comune degli ospedali grigioni sulla
base di propri calcoli. Le tariffe sono vincolanti sia per gli ospedali
che per gli assicuratori. Prima di determinare tali somme, sono stati
ascoltati: la Federazione delle casse malati grigioni, l'Associazione
degli ospedali grigioni e il preposto federale alla sorveglianza dei
prezzi. Sono state considerate le loro prese di posizione. Vengono
stabilite con effetto retroattivo a partire dagli inizi di gennaio 1998
le seguenti tariffe:
Ospedale cantonale e regionale Coira: finora 325
franchi / ex novo 335 franchi
Ospedale dell'Engadina Alta, Samedan
205.- / 212.-
Kreuzspital Coira: 297.- / 318.-
Ospedale regionale,
Surselva, Ilanz: 231.- / 280.-
Ospedale di Davos: 271.- /
334.-
Ospedale regionale Schiers: 225.- / 246.-
Ospedale di
Thusis: 206.- / 247.-
Ospidal Engiadina Bassa, Scuol: 213.- /
250.-
Ospedale della Bregaglia, Promontogno: 226.- /
227.-
Kreisspital Surses, Savognin: 189.- / 184.-
Ospidal Val
Müstair, Santa Maria: 172.- / 172.-
Ospedale cantonale delle donne
Fontana, Coira: 229.- / 354.-
Le nuove rette comprendono anche le
spese di cura dei neonati sani per i quali non vanno più riscosse rette
a parte. Questo fatto risulta in particolare per quanto concerne la
forfettaria giornaliera dell'ospedale delle donne.
L'aumento rispetto
alle tariffe stabilite nel 1996 risulta complessivamente in un onere
aggiuntivo di soli 1.2 per cento. Ciò non dovrebbe avere ripercussioni
sui premi poiché una parte delle forfettarie giornaliere viene
compensata dalla riduzione del numero dei giorni di cura negli ospedali.
Negli ultimi anni la durata della degenza è infatti costantemente
diminuita.
Le indennità forfettarie giornaliere che gli assicuratori
devono rimborsare agli ospedali coprono soltanto una parte dei costi
effettivi, in media circa il 39 per cento. L'ente pubblico si assume la
differenza a carico del rispettivo deficit ospedaliero. Gli investimenti
non sono considerati. Questi vengono finanziati separatamente dal
rispettivo ente responsabile dell'ospedale e dal Cantone.
All'atto di
computare le tariffe per le assicurazioni malattia vengono effettuate
determinate riduzioni dai costi effettivi degli ospedali. Tra l'altro
per la formazione del personale medico, la ricerca, la sovracapacità
(questa è data quando gli incarichi assunti si situano al di sotto
dell'85 per cento) o per un'insufficiente trasparenza nella
presentazione dei costi (in particolar modo quando i costi dei reparti
privati e comuni non sono registrati e non figurano separatamente).
Giusta il diritto queste aliquote dei costi non vanno assunte dalle
assicurazioni e quindi non rimunerate a titolo di premi. La legge
stabilisce inoltre che gli assicuratori devono assumersi al massimo il
50 per cento dei costi computabili verificati. La rimanenza nonché tutti
gli investimenti vanno finanziati per il tramite dell'ente pubblico. Con
ciò si vuole evitare che i premi della cassa malati diventino un onere
insostenibile per la popolazione. Questo spiega quindi l'eccessivo
deficit riportato ogni anno dagli ospedali: si tratta di quote del
finanziamento principale dell'ospedalizzazione da parte dell'ente
pubblico, voluto dal legislatore.
Se i pazienti del reparto comune di
un ospedale pubblico del nostro Cantone devono essere curati
stazionariamente, ad essi non risultano di conseguenza ulteriori spese
mediche. Devono infatti semplicemente pagare la franchigia in base alla
scelta individuale (230 fino 1500 franchi all'anno) e l'aliquota
percentuale del dieci percento della fattura dell'ospedale. L'ospedale
effettua il pagamento direttamente con la cassa malati (almeno giusta
l'attuale contratto) anche se la legge determina il paziente quale
debitore primario. Si auspica, che anche grazie all'atto legislativo
emanato dal Governo rimanga assicurata la liquidazione diretta tra i
fornitori di prestazioni e gli assicurati.
Persone
contattabili:
Claudio Candinas Segretario di concetto, tel. 081-257
25 12 (di mattina)
Tino Morell, capo dell'Ufficio dell'igiene, tel.
081-257 26 41
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria di Stato