Una volta disponibili i risultati relativi agli accertamenti
necessari per la valutazione definitiva del caso Mario Murgoski, la
procedura è stata portata a termine. A Mario Murgoski è stato rilasciato
un permesso di dimora della Polizia degli stranieri per il soggiorno
presso sua madre a Sent. L'Ufficio federale degli stranieri ha approvato
la regolamentazione presa.
In considerazione dell'importanza e dell'interesse pubblico
attribuito al caso Mario Murgoski, il Dipartimento di giustizia, polizia
e sanità nonché la Polizia degli stranieri del Cantone dei Grigioni
hanno deciso d'informare sull'esito del caso.
Già dall'entrata in Svizzera di Mario, le autorità cantonali erano
disposte ad offrire il loro appoggio per una composizione amichevole
della faccenda. Tramite le rappresentanze svizzere in Romania e
Macedonia la Polizia degli stranieri ha, a tale scopo, eseguito gli
accertamenti relativi alla presentazione dei documenti e dei mezzi di
prova necessari. Da questi è risultato che per quanto concerne il padre
di Mario e il soggiorno presso i nonni in Romania, nella procedura di
domanda sono state rilasciate indicazioni erronee e che Mario era invece
il figlio naturale della madre domiciliata nei Grigioni. I ritardi
venutisi a creare nella procedura sono esclusivamente dovuti alle
indicazioni erronee rilasciate nonché al comportamento delle persone
richiedenti e non al procedimento delle autorità. Per il bene del
bambino e in base ai risultati degli accertamenti nell'ambito del potere
discrezionale della Polizia degli stranieri, si è infine rinunciato alla
disposizione di ulteriori mezzi di prova. Al fine di tutelare gli
interessi del bambino sono stati contratti diversi accordi
internazionali relativi alla protezione dell'infanzia. La convenzione
dell'Aia sulla protezione dei fanciulli relativa agli aspetti di diritto
civile internazionale sulla sottrazione di minori, che trova
applicazione nel presente caso, entrata in vigore tra la Romania e la
Svizzera ad inizio ottobre 1994, ha come scopo che il diritto di
custodia e di visita vigente in uno Stato contraente sia effettivamente
osservato anche negli altri Stati contraenti. I bambini tenuti a vivere
in un altro Stato contraente devono poter essere riportati nel Paese
d'origine o di domicilio. I legami dei figli con entrambi i genitori, e
quindi i rapporti tra madre e padre di un figlio portato all'estero,
vanno in tal senso chiariti approfonditamente. Poiché i documenti e gli
atti richiesti sulla base della citata convenzione dell'Aia non sono
stati consegnati dai richiedenti nonostante diverse sollecitazioni, la
Polizia degli stranieri ha dovuto chiarire se si poteva trattare di una
sottrazione di minori.
Mario Murgoski, nato il 5 settembre 1991 a Sent, ha lasciato la
Svizzera assieme alla madre poco dopo la sua nascita. Il 19 settembre
1998, all'età di sette anni, Mario entrava come turista a Sent dalla
madre nel frattempo sposatasi. Fino alla sua entrata ha vissuto in
Romania, separato dalla madre, per quattro anni e mezzo. Durante il suo
soggiorno quale turista, la madre presentava alla Polizia degli
stranieri dei Grigioni la domanda per il permesso di dimora della
Polizia degli stranieri per il soggiorno definitivo di Mario in
Svizzera. Nonostante ripetute sollecitazioni a presentare i documenti
necessari per una regolamentazione di soggiorno del figlio, gli atti
richiesti dalla Polizia degli stranieri non sono mai stati inoltrati.
Organo: Dipartimento di giustizia, polizia e sanità dei Grigioni
Fonte: it Dipartimento di giustizia, polizia e sanità dei Grigioni