Il Governo accoglie il ricorso presentato dalla ditta di telefonia
mobile diAx contro il divieto generale, decretato dal Comune di Küblis,
di posizionare antenne per cellulari nella zona edificabile. Non è
pertanto possibile approvare la relativa disposizione di interdizione
contemplata nella legge edilizia del Comune.
Nel tentativo di proteggere la popolazione residente dalle
radiazioni elettromagnetiche emesse dalle antenne per la telefonia
mobile, gli aventi diritto di voto del Comune di Küblis hanno accolto a
fine 1999 un'iniziativa che prevedeva di completare la legge edilizia
comunale con un divieto generale di collocare antenne per cellulari
nelle zone edificabili. L'iniziativa è sorta in risposta ad una domanda
concreta presentata dalla diAx di posizionare un'antenna all'interno
dell'insediamento comunale. Contro tale interdizione la diAx ha
presentato un gravame di pianificazione territoriale al Governo, il
quale è al contempo autorità di approvazione per atti normativi in
materia di pianificazione locale e quindi anche di legge edilizia.
Un'iniziativa non conforme al diritto
Nella sua decisione su ricorso il Governo è giunto alla conclusione
che il divieto di collocare antenne per la telefonia mobile violi sia il
diritto sulla pianificazione territoriale sia la legge federale sulle
telecomunicazioni e che, a seguito di questa sua illegittimità, debba
essere abrogato. Il Governo intravede un'infrazione del diritto
pianificatorio in quanto le antenne per la telefonia mobile, quali parti
integranti dell'insediamento, appartengono in linea di principio alla
zona edificabile. Relegare questi impianti, a titolo generale e senza
effettuare il necessario esame del vincolo a un'ubicazione, in una zona
al di fuori di quella edificabile costituisce, agli occhi dell'Esecutivo
cantonale, una violazione del principio fondamentale per la
pianificazione territoriale che prevede la separazione fra territorio
edificabile e area non edificabile. Provvedimenti volti a tutelare le
persone dalle ripercussioni dell'elettrosmog rientrano senza ombra di
dubbio nell'interesse pubblico; tuttavia si deve presupporre che,
all'atto di emanare la recente ordinanza sulla protezione dalle
radiazioni non ionizzanti (ORNI), il Consiglio federale abbia tenuto
sufficiente conto, anche in nome della precauzione, di tale interesse
pubblico. Sempre secondo il Governo retico il divieto imposto dal Comune
di Küblis contravviene pure alla legge federale sulle telecomunicazioni,
la quale mira fra l'altro a garantire servizi di telecomunicazione
concorrenziali e di alta qualità a favore della popolazione e
dell'economia. Il Governo ritiene che l'interdizione di posizionare
antenne non sia in sintonia con l'obiettivo perseguito dalla
legislazione federale. Qualora l'Esecutivo cantonale accettasse una
simile interdizione, questa situazione di non conformità al diritto
rischierebbe persino di acutizzarsi in quanto altri comuni potrebbero
decidere di imitare Küblis.
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria di Stato dei Grigioni