La caccia alta quest'anno ha dato buoni risultati. Per la prima
volta durante la caccia alta grigione sono stati abbattuti tre
cinghiali. Grazie alla raffinata regolazione ottenuta con la caccia
autunnale si riescono a compensare gli animali giovani e le femmine e le
disparità regionali nel numero di capi abbattuti. In questo modo si
raggiunge l'obiettivo di adeguare gli effettivi di selvaggina ai
quartieri invernali.
La caccia alta grigione si è svolta sotto l'influsso di una
vegetazione già autunnale e della comparsa prematura dell'inverno nelle
Alpi grigioni a metà della seconda settimana di caccia. Fatta esclusione
per le valli dei Grigioni meridionali, queste condizioni hanno
facilitato la caccia al cervo. Le temperature miti dello scorso inverno
e le pasture abbondanti all'inizio dell'estate e durante tutta la
stagione hanno permesso la sopravvivenza a un gran numero di piccoli di
capriolo e di camoscio. Ciò ha fatto sì che ci fossero meno capriole
senza piccoli con la conseguenza che il bottino di femmine di capriolo e
di camoscio è stato un po' inferiore a quello dell'anno scorso.
Risultati
5'392 (l'anno scorso 5'434) cacciatrici e cacciatori hanno preso
parte alla caccia alta abbattendo complessivamente 9'004 (l'anno scorso
8'878) capi di ungulati. Quest'anno l'81,7% dei cacciatori grigionesi ha
portato a casa un animale; si può dire perciò che il risultato della
caccia alta è stato buono.
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Totale |
maschi |
femmine |
rapporto
maschi/femmine |
Cervo |
3'060 |
(2'749) |
1'692 |
(1'483) |
1'368 |
(1'266) |
1 : 0.81 (0.85) |
Capriolo |
2'331 |
(2'352) |
1'393 |
(1'305) |
938 |
(1'047) |
1 : 0.67 (0.80) |
Camoscio |
3'610 |
(3'777) |
1'681 |
(1'768) |
1'929 |
(2'009) |
1 : 1.15 (1.14) |
Cinghiale |
3 |
(0) |
2 |
(0) |
1 |
(0) |
|
Totale ungulati: |
9'004 |
(8'878) |
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Il piano di abbattimento dei cervi è completato per più del 70%
La caccia al cervo soprattutto ha approfittato dello stato avanzato
della vegetazione e del sopraggiungere dell'inverno nella seconda metà
del periodo di caccia. Ad eccezione delle valli del Grigione
meridionale, in tutto il cantone il bottino di cervi è stato buono, se
non molto buono. Rispetto all'anno scorso sono stati abbattuti 200
maschi e 100 femmine di più.
I caprioli in ripresa
Il bottino di caprioli è simile a quello degli ultimi tre anni,
anche se quest'autunno sono stati abbattuti decisamente più maschi e
meno femmine. Il maggior numero di maschi è in parte da imputare alla
mitezza dell'inverno scorso e all'elevato popolamento dei quartieri
invernali.
Grazie all'inverno mite meno camosci ammessi all'abbattimento
Con 3'610 capi abbattuti, la caccia al camoscio può essere
classificata da modica a buona. Poiché per poter sparare ad un maschio
occorre aver prima abbattuto una femmina, il minor numero di femmine
senza piccoli ha fatto sì che il bottino sia stato piuttosto esiguo,
nonostante gli animali fossero in buon numero.
Tra i trofei di caccia anche il cinghiale
A titolo di novità si annovera l'abbattimento di tre cinghiali nella
bassa Mesolcina. Già da qualche anno dei cinghiali singoli dal vicino
Ticino si spingono in Mesolcina. Per la prima volta durante la caccia
grigione sono stati abbattuti due maschi adulti e una femmina giovane.
Tempo da marmotte
Il bottino di marmotte, che conta 4'462 animali (l'anno scorso
3'570), è la prova che durante la caccia alta le belle giornate
autunnali hanno indotto le marmotte ad uscire dalle tane e i cacciatori
a lasciare le baite.
Caccia autunnale al cervo e al capriolo
L'obiettivo principale della caccia, che è quello di andare verso
l'inverno con effettivi di selvaggina adeguati al loro habitat (sul
piano quantitativo) e bilanciati (sul piano qualitativo), nel caso di
cervi e caprioli in molte parti del nostro cantone può essere raggiunto
solamente per mezzo della caccia autunnale. Non si tratta puramente di
completare numericamente i piani di abbattimento, bensì anche di
ottenere un rapporto equilibrato tra maschi e femmine intervenendo così
sulle classi di animali giovani. La composizione naturale di una
popolazione di selvaggina permette anche di ridurre l'insorgere di
malattie e parassiti e di sopravvivere ad inverni rigidi decisamente con
minori perdite. Per quanto riguarda i cervi mancano ancora 947 (1'121)
capi per completare qualitativamente i piani di abbattimento. Nelle
regioni Schanfigg, Dreibündenstein e Bregaglia i piani di abbattimento
sono già completi.
Il piano per la caccia autunnale al capriolo presenta un altro
scenario. Il concetto perfezionato per i caprioli, variabile da regione
a regione, mette a confronto il bottino attuale con il maggiore degli
ultimi dieci anni. In questo modo nella pianificazione di caccia si
tiene conto del fondamento biologico alla base delle forti oscillazioni
nelle popolazioni di caprioli. Ciò permette di proteggere le popolazioni
deboli e di cacciare più intensamente quelle forti. Il bottino
decisamente maggiore di maschi rispetto all'anno scorso ma minore per
quel che riguarda le femmine richiede una correzione corrispondente del
rapporto squilibrato maschi/femmine (1 : 0.67). Nelle regioni
Heinzenberg, Mesolcina-Calanca, Bregaglia, Herrschaft-Seewis, Untervaz e
Felsberg la caccia al capriolo è già conclusa.
Alla caccia autunnale si sono iscritti 2'044 (2'149) cacciatrici e
cacciatori. Partecipando alla caccia autunnale essi svolgono una
funzione di regolazione, adeguando gli effettivi di selvaggina ai loro
quartieri invernali. Ciò permette di evitare uno sfruttamento eccessivo
dei quartieri invernali e contribuisce ad evitare grosse perdite dovute
all'inverno e a ridurre la quota di selvaggina perita. Ma l'adeguamento
degli effettivi permette anche di evitare o ridurre i danni al bosco e
alle colture agricole.
Allegati
-
Piano della caccia autunnale al cervo 2002
-
Piano della caccia autunnale al capriolo 2002
-
Tabella dei risultati della caccia alta 2002 e piano della caccia
autunnale 2002
Organo: Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni
Fonte: it Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni