La nuova riduzione dei premi e quello che c'è ancora da dire in
proposito
Del Consigliere di Stato dott. Peter Aliesch
Direttore del Dipartimento di giustizia, polizia e sanità dei
Grigioni
I costi della sanità sono un tema molto scottante, tra cui i premi
delle casse malati danno adito alle discussioni più accese. Tutti noi li
riteniamo forse sempre troppo elevati. Chi non vorrebbe già oggi le
prestazioni sanitarie di domani al prezzo di ieri? Ma purtroppo ciò non
è realizzabile. È per contro giustificata la richiesta di mantenere il
carico dei premi entro limiti sopportabili da tutte le economie
domestiche; e proprio questo è l'obiettivo che ci proponiamo di
raggiungere con le due proposte cantonali in votazione il 3 marzo. Mi fa
particolarmente piacere quindi vedere che le nostre proposte incontrano
consenso da tutte le parti: dal Gran Consiglio, dalle reazioni tra la
popolazione e dai commenti dei mass media giungono attestazioni secondo
cui la nuova legislazione, che viene presa ad esempio da tutto il paese
costituisce un modello a carattere pionieristico, esemplare sotto il
profilo sociopolitico. Quale Consigliere di Stato responsabile, reazioni
di questo tipo mi fanno naturalmente molto piacere. Le collaboratrici e
i collaboratori del mio Dipartimento, in stretta collaborazione con
altri responsabili del progetto, sono riusciti a realizzare le mie idee
e le mie intenzioni in modo magistrale. Cosa resta ancora da dire?
Piuttosto poco sulla legislazione vera e propria, mentre va detto ancora
qualcosa sugli scenari che hanno fatto da sfondo al progetto, il quale
potrebbe senz'altro essere preso come guida anche per legislazioni in
altri settori della politica.
Tra le ragioni per le quali raccomando a tutte le cittadine e a
tutti i cittadini di accogliere le due "proposte di riduzione dei
premi", vorrei accennare solo a tre punti centrali. Primo: il nuovo
sistema porterà una considerevole riduzione dei premi a tutti coloro che
ne hanno veramente bisogno. Secondo: è previsto l'esonero totale dei
premi per coloro che beneficiano dell'assistenza pubblica e di sussidi
di maternità nonché di prestazioni complementari all'AVS/AI. Terzo e
ultimo: l'aumento dei premi, purtroppo inevitabile anche in futuro,
dovrà essere assorbito completamente da sussidi supplementari. Gli
aumenti dei premi perdono così buona parte del carattere di spauracchio
per coloro che per forza di cose si trovano a dover gestire i mezzi
finanziari di cui dispongono con meticolosa parsimonia.
Vorrei spiegare, almeno in parte, perché siamo riusciti a mettere a
punto una nuova legislazione, che oggi viene vista come un modello a
carattere pionieristico. Non si dice a torto che il successo ha molti
padri. Questo è il caso anche per le due proposte in votazione sulla
riduzione dei premi. A questo proposito vorrei citare l'iniziativa
presentata dal PS grigione e dai sindacati il 1° maggio 2000. A mio
giudizio all'iniziativa va riconosciuto il merito di aver accelerato
considerevolmente il processo decisionale in sede politica. Ha
esercitato pressione, ha spronato ad elaborare una proposta ancora
migliore ed ha facilitato una più completa e rapida realizzazione delle
idee del Dipartimento. I concetti chiave della nuova legislazione a dire
il vero li avevamo già formulati alla fine degli anni '90. In materia di
riduzione dei premi, volevamo trovare la via per passare dal meccanismo
puramente politico finanziario quale è stato finora a uno che avesse
come motore ragioni sociopolitiche. Fino ad ora infatti il Gran
Consiglio era chiamato a decidere solo sui mezzi finanziari da stanziare
per la riduzione dei premi; quindi una decisione puramente di politica
finanziaria, quando oggi invece tutti parlano di nuovi modelli
amministrativi, di gestione dell'Amministrazione volta all'efficacia, di
New Public Management.
Si chiede di fissare obbiettivi e azioni, operando nell'ottica del
cliente. Se tuttavia si vuole evitare che queste dichiarazioni d'intenti
restino solo tali, devono trovare realizzazione concreta nella
legislazione. Con il nostro progetto di riduzione dei premi, a mio
avviso, questo è avvenuto per la prima volta in modo coerente.
Innanzitutto abbiamo definito chiari criteri-guida e obiettivi di
carattere sociopolitico. Il passo successivo è stato quello di fissare
quale quota massima del reddito di un'economia domestica si può
ragionevolmente destinare al pagamento dei premi delle casse malati. Il
Governo, nella sua nuova composizione, dal 1999 ha fatto propri e
sostenuto questi nuovi pensieri: è stato un ulteriore ed importante
passo avanti nel lavoro di progetto, che come altri tasselli era
imprescindibile per la formulazione delle due proposte di voto. Con
l'accettazione da parte del Popolo dei Grigioni, l'anno prossimo
verrebbero stanziati circa 80 milioni per la riduzione dei premi. Sono
circa 25 milioni in più rispetto a quest'anno. Con il nuovo sistema nel
2003 potremo attingere a circa 60 milioni di mezzi finanziari della
Confederazione. Un doppio sì a entrambe le proposte di riduzione dei
premi ridurrà in modo decisivo la pressione su quelle cittadine e quei
cittadini dei Grigioni che maggiormente sono gravati dai premi delle
casse malati.
Organo: Consigliere di Stato Peter Aliesch
Fonte: it Consigliere di Stato Peter Aliesch