La Legge federale sui disabili entra in vigore nel gennaio 2004. Due
ordinanze ne regolano i dettagli: una disciplina i requisiti per i
trasporti pubblici accessibili ai portatori di handicap. L'altra è
pronta sotto forma di disegno e regola tra gli altri i compiti
dell'Ufficio per l'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili,
indicando i criteri secondo cui gli interessi dei disabili in caso di
adattamenti di edifici debbano essere ponderati nei confronti degli
interessi della protezione dell'ambiente, della natura e del patrimonio
culturale. Dalla nuova "Ordinanza sull'eliminazione di svantaggi nei
confronti dei disabili ODis" si può inoltre evincere come vanno
calcolati i valori massimi prescritti dalla legge per le spese
d'adattamento.
Il Governo grigione sostiene sostanzialmente il disegno
dell'Ordinanza. Resta tuttavia poco chiaro se i Cantoni debbano o meno
creare una propria base legale per il settore "costruzioni adatte ai
portatori di handicap". Il Governo auspica inoltre una chiara
regolamentazione linguistica. È determinante se, ad esempio, con nozioni
del tipo "accesso agli edifici" si intenda l'area dell'entrata
principale oppure l'accesso a tutti i locali. Non è inoltre chiaro
perché il datore di lavoro debba giustificare i motivi per cui non
assume persone con handicap, mentre i candidati e le candidate senza
handicap non possano rivendicare questo diritto. La nuova Ordinanza
entrerà in vigore, come la Legge federale sui disabili, nel gennaio
2004.
Questioni riguardanti gli stranieri: sforzi d'integrazione laddove
sono sensati
La Confederazione intende migliorare l'accettazione sociale e
l'indipendenza finanziaria delle straniere e degli stranieri che sono
stati accolti in Svizzera soltanto in via provvisoria. Essi dovranno
poter beneficiare di cosiddette "prestazioni d'integrazione". Fra queste
vi sono ad esempio anche il "rafforzamento della competenza sociale" per
poter tornare nel loro paese d'origine. La Confederazione intende
raggiungere questo obiettivo sottoponendo l'Ordinanza sull'integrazione
ad una revisione; il Governo grigione vi si oppone. A questo gruppo di
persone è infatti stato negato dalla legge il soggiorno permanente in
Svizzera. Di conseguenza non ha senso promuovere con ulteriori misure la
loro integrazione in Svizzera. Misure per il rafforzamento della
competenza sociale potrebbero invece essere realizzate sotto forma di
aiuto al ritorno nel quadro di una procedura d'aslo. Il Governo
considera tuttavia legittima l'intenzione di aspettarsi da loro un
contributo attivo per la propria integrazione.
La cosiddetta "Ordinanza che limita l'effettivo degli stranieri"
disciplina il ricongiungimento familiare di concittadine e concittadini
dotati di un permesso di dimora. Secondo la "Legge federale concernete
la dimora e il domicilio degli stranieri LDDS" deve in tal caso essere
garantita la formazione di base dei figli, motivo per cui il Consiglio
federale intende sottoporre l'Ordinanza che limita l'effettivo degli
stranieri ad una revisione, affinché il ricongiungimento familiare debba
in linea di massima essere richiesto entro cinque anni. All'obiettivo
principale della revisione di integrare i giovani a livello
professionale il Governo grigione non ha niente da eccepire. Rimane
tuttavia scettico per quanto riguarda la strada intrapresa. Al fine di
poter integrare giovani stranieri a livello professionale, questi ultimi
non dovrebbero ancora aver compiuto i 14 anni al momento del loro arrivo
in Svizzera. Il Governo propone pertanto di fissare nell'Ordinanza l'età
massima invece che il termine d'inoltro della domanda di cinque anni.
Entrambe le Ordinanze rivedute dovranno entrare in vigore nel gennaio
2004.
Cancelleria dello Stato dei Grigioni
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni